Prologo

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"Non lo accetto. Non ho assolutamente intenzione di sposarmi, mi avete capito padre?! ".

Le urla di rabbia che riecheggiavano nel grande salone del palazzo appartenevano a Jungkook, figlio del conte inglese Ludovic Jeon. E questa grande ira era dovuta semplicemente alla notizia ricevuta dal nobile su un suo prossimo matrimonio combinato con un figlio di un marchese francese. Allora, mettiamo in chiaro un attimo le cose: questo tipo di situazioni erano normalissime in queste classi sociali elevate, letteralmente all'ordine del giorno. Quindi vi starete chiedendo sicuramente come mai questo ragazzo osasse rivolgersi in questo modo inappropriato al padre per una cosa normale come quella di un matrimonio combinato. La risposta è semplicissima: Jungkook era uno spirito libero, amante del divertimento, del gioco d'azzardo e del piacere sessuale. La semplice idea di doversi legare a qualcuno, per di più sconosciuto, e rinunciare alla sua quotidianità, lo faceva imbestialire. Sapeva benissimo di essere in età di matrimonio - 24 anni sono perfetti per legarsi a vita con un'altra persona -, ma lui non si sentiva semplicemente pronto e, probabilmente, non lo sarebbe mai stato.

"Jungkook, non ti permetto di alzare la voce in questo modo con me. Quindi abbassa immediatamente i toni!" rispose prontamente Ludovic, che non tollerava assolutamente questo tipo di comportamento da parte di un suo qualsiasi famigliare. "Con tutto quello che ti ho sempre permesso di fare, con tutto quello che ti ho dato, non sei semplicemente in grado di accettare un semplice matrimonio con un ragazzo francese? Sei davvero un figlio ingrato". Continuò il discorso il padre, con un tono arrabbiato e, al contempo, con una nota di delusione nella voce.

"Ma padre, cercate di capirmi. Sapete bene che tipo di persona sono e quanto ami la mia vita attuale. Per voi farei davvero di tutto, ma perché dovete chiedermi proprio l'unica cosa che mi duole donarvi? Amo troppo la mia libertà per rinunciarvi". Jungkook decise di placare i suoi toni nonostante la rabbia che provava, e questo perché sapeva benissimo che non avrebbe risolto niente con la sua testardaggine e il suo orgoglio, ma, soprattutto, usando un atteggiamento che al padre poteva sembrare di sfida.

"Jungkook, le cose che fai adesso potrai continuare a farle anche dopo. Non devi diventare un bravo marito e non devi essergli per forza fedele, se non solo nei primi tempi. Quindi, si, mi aspetto che tu adempia a questo ordine: voglio che sposi Taehyung, figlio del marchese francese Ernest Kim. Mi hai capito bene?" chiese Ludovic, che iniziava a perdere la pazienza per la testardaggine del figlio. Al conte premeva molto la riuscita di questo matrimonio e questo perché gli interessava semplicemente arricchirsi ulteriormente, vista la classe sociale superiore del ragazzo francese. Per quanto riguardava il marchese Ernest, invece, il motivo era totalmente differente. Quest'ultimo teneva particolarmente a mantenere buoni i rapporti tra Francia e Inghilterra, visto il brutto periodo storico e politico che stavano attraversando entrambi i Paesi. Infatti, Taehyung era un ragazzo molto ambito sia dai nobili francesi che da quelli inglesi, non solo per la sua bellezza angelica, ma anche per la vicinanza che aveva con il principe francese Jimin. Proprio per questo Ernest aveva deciso di dare in matrimonio il suo amato figlio e, su questo punto, aveva diretto la sua scelta verso un ragazzo bello che si avvicinasse all'età del figlio di 23 anni, carismatico, coraggioso e, comunque, di buona famiglia. Per tali motivi, Jungkook si era ritrovato ad essere scelto come futuro marito del piccolo francesino.

"Padre, vi prego, non fat..."

"Ora basta Jungkook! Tu sposerai Taehyung, punto. E non voglio più discutere su questo argomento, chiaro?!" urlò Ludovic, arrivato al limite della sopportazione. Non tollerava assolutamente quando il figlio disobbediva o andava contro ad un suo ordine, soprattutto perché raramente pretendeva qualcosa da lui e, inoltre, non voleva assolutamente che cercasse di scavalcare la sua autorità, sfidandolo in questo modo.

Jungkook rispose prontamente con voce arrabbiata ma, allo stesso tempo, rassegnata: "Si, padre, ho capito benissimo ed esaudirò il vostro desiderio". Detto questo, il castano uscì dal salone per andare nelle sue stanze a prepararsi per uscire e sfogare la sua ira nel divertimento più frenato, alla sua locanda preferita di Londra.

Parlami d'amore - KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora