Capitolo II - Degno

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"E così mi sono ritrovato in questa situazione.
Assurdo; sembra quasi che il destino faccia di tutto per mostrarmi la persona che amo...consapevole del fatto che non mi amerà mai. Vivere sotto lo stesso tetto con Whis e Beerus, chi l'avrebbe mai detto! Goku va e viene a suo piacimento, portando cibo di ogni tipo, ma ancora non abbiamo iniziato ad allenarci insieme."
Creai con la materializzazione magica una mela, che mangiai durante la scrittura.
"Dalla finestra osservo gli allenamenti di Goku; ma so che da qui non posso essergli di alcuna utilità. Ho deciso: scenderò in giardino a vederli di persona!"
Così presi il diario, un tomo sulla Storia del Settimo Universo, e li raggiunsi; mi accomodai sul tronco di un albero mozzato, aprendo il libro e infilandoci dentro il diario, cosicché non si capisse dove stavo scrivendo, e ripresi a raccontare.
"Sono qui ancora da soli due giorni, ma sono già riuscito ad abituarmi; Whis riesce a farmi ridere e a mettermi di buon umore, mentre Beerus sembra comportarsi normalmente. Ed in effetti è tutto normale, sono io che vedo tutto distorto, diverso, nuovo. Dannato cuore...è forse questa la mia maledizione? O è forse una punizione per qualcosa che ho fatto o, magari, per qualcosa che non ho fatto? Un amore non corrisposto e impossibile, proprio quello che ci voleva a riempire la mia vita. Sarebbe bello però se, per una volta, qualcuno - lui - mi amasse. Ma va bene così, infondo non ho nulla di speciale, nulla di eccezionale che potrebbe farlo innamorare di me. Lui è fantastico, mentre io sono come...come...Yamcha! Mh, questo è un bel paragone, ma almeno sono sicuramente più forte di lui!"
Ridacchiai, sentendomi un po' in colpa per aver preso in giro il povero Yamcha. Mi resi conto solo in quel momento che qualcuno, alle mie spalle, era rimasto immobile a guardarmi scrivere. Quando mi girai, vidi l'ultima persona che avrebbe mai dovuto leggere il mio diario.
«Che stai facendo?», mi chiese Beerus, vedendomi chiudere il libro con dentro il diario.
«Ah, B-Beerus, buongiorno! Ero nella mia stanza, ma ho pensato che studiare all'aperto, con un buon allenamento di sottofondo, fosse molto più bello...», risposi, balbettando un po', sperando che non avesse letto niente di quello che avevo scritto.
«Studiavi, eh? Beh, al posto di "studiare", dovresti allenarti un po'. Non ti sei nemmeno accorto che ero dietro di te», mi rimproverò, facendo segno delle virgolette con le mani, «Vieni, ti farò capire la differenza dei nostri poteri», concluse, invitandomi a seguirlo. Con la telecinesi, posai il libro che avevo tra le mani sulla finestra della mia stanza. Ci allontanammo giusto un po' da Goku e Whis; mentre camminavamo, osservavo da dietro le sue spalle, che si alzavano ed abbassavano in ritmo con il suo respiro. Il solo pensiero di assaggiare quelle scapole, e lasciare una lunga scia di languidi baci su quella schiena, mi fece girare la testa. Ma perché diamine gli Dei della Distruzione non si vestivano decentemente, come noi Kaioshin?
Ci posizionammo uno di fronte all'altro, impazienti di testarci a vicenda.
«Sappi che non ci andrò leggero con te, e se dovessi risultare troppo debole, ti distruggerò», esordì Beerus, con sguardo serio.
«Beerus-sama, non può farlo! Se Shin muore, anche lei morirà!», urlò Whis dall'altra parte del giardino, col suo solito fare sbadato, mentre Goku spalancava la bocca, incredulo.
«Urca, dici sul serio?! E al contrario, cioè, se Lord Beerus venisse sconfitto?», chiese curioso Goku.
Sembrava quasi come se Beerus non ne sapesse nulla; magari nei millenni lo aveva semplicemente dimenticato...ma io no. Sapere che esiste questo legame indissolubile tra noi è sufficiente per me.
«No», mi intromisi io nel discorso, «io rimarrei in vita».
Beerus si mostrò infastidito e arrabbiato, ma non so dire se a causa mia o di Whis che aveva svelato uno dei suoi segreti.
«Proprio per questo devo testare la tua forza!», urlò, minaccioso. «Ora sono davvero di pessimo umore».
Goku e Whis avevano interrotto il loro allenamento per osservare il nostro scontro che, in effetti, non era mai avvenuto. Semplicemente, Beerus aveva dormito per moltissimi anni, e da quando si era svegliato eravamo sempre stati coinvolti in scontri di ogni tipo.
Mi misi in posizione. Volevo che sentisse i miei sentimenti durante quella lotta, che fuoriuscissero tutti, così da potermene liberare; le mani mi tremavano dall'agitazione, mentre lui rimaneva impassibile, in attesa, di fronte a me.
«Arrivo, Beerus», dissi, avvicinandomi velocemente a lui, per iniziare a colpirlo.
Lui riusciva a schivare tutti i miei attacchi, per poi contraccambiare con forti pugni nello stomaco. Sputai un po' di sangue; era da molto che non combattevo. Mi asciugai in fretta, ripartendo alla carica.
«Così finirai solo per stancarti, Shin. Non funzionano questi pugnetti con me», disse Beerus, continuando a schivare i miei colpi. Ma in realtà, lo sapevo benissimo; stavo solo cercando di guadagnare tempo.
«Goku, guarda con attenzione», sussurrò Whis, «ecco come la mente può aiutarti in uno scontro. Lui non la libera, pensa troppo; eppure la domina».
Un'altro motivo per cui non potremo mai stare insieme: lui, prima o poi, se non riuscirà ad organizzare il suo sonno, si addormenterà nuovamente. Io lo accudirei in quel lasso di tempo, lo aggiornerei sulle novità dell'universo e gli racconterei tantissime favole, fiabe, leggerei in sua compagnia innumerevoli romanzi terrestri, e lo bacerei continuamente. Ma so che queste cose non potrebbero mai accadere.
Infervorato da questi sentimenti, e da questa consapevolezza, utilizzai la mia nuova tecnica: l'accumulo del Ki. Erano mesi che non attingevo alla mia fonte, per cui era colma e traboccante. Feci esplodere la mia aura, che trasmetteva un ki molteplici volte superiore al mio, e appena Beerus tentò di colpirmi, mi abbassai, schivandolo, e assestandogli un pugno nello stomaco.
Fu in quel momento che sentii nuovamente quella scossa di energia contrastante tra di noi; creazione e distruzione.
Che la sentisse anche lui, la tensione tra di noi? Volevo farla sparire, volevo che mi amasse, volevo smettere di soffrire!
Urlai a squarciagola, aumentando la mia aura e, con il pugno ancora nel suo ventre, riuscii a scagliarlo in cielo.
Avendo utilizzato tutta la mia energia, però, caddi in ginocchio al suolo; Beerus, invece, scendeva composto in volo, sorridendo sotto i baffi.
«Ho deciso: da oggi in poi anche tu, come Goku, ti allenerai. Con me».
Non so se ero davvero degno di avere accanto un Dio così straordinario, né di allenarmi con lui ogni giorno. Sentivo in lontananza Whis ridacchiare, mentre spiegava a Goku che non aveva mai visto Beerus prendere con sé un "allievo" da allenare.
Sul punto di svenire, ormai privo di energie, alzai lo sguardo verso il Dio della Distruzione; lui contraccambiò lo sguardo e fu in quel momento che gli sorrisi con tutto l'amore che avevo da offrire. Subito dopo mi accasciai al suolo, perdendo i sensi.

Al risveglio, mi ritrovai nel letto della mia stanza. Goku era andato via, visto che non percepivo più il suo ki sul pianeta; mi girai sul fianco sinistro, dove trovai Beerus addormentato sulla sedia della mia scrivania, con accanto il mio libro e il mio diario.
Trattenni immediatamente il respiro, come se potesse svegliarlo, chiedendomi se avesse letto il mio diario. Mentre combattevo con l'imbarazzo e affondavo maggiormente nelle coperte, continuavo a guardarlo sottecchi. Era bellissimo, ed il suo viso esprimeva una pace e serenità che non mi sarei mai aspettato di scorgere in lui.
Ma perché era lì? Era stanco dall'allenamento ed era crollato nel primo posto disponibile? Ma allora perché Whis non lo aveva portato a letto?
Mentre mi ponevo tutte queste domande, Beerus aprì gli occhi, incontrando i miei.
«Ah, ti sei svegliato», mi disse, stropicciandosi gli occhi, «hai usato davvero molta energia...dove diavolo la tenevi nascosta? È inavvertibile dall'esterno», si lamentò, sbadigliando.
«È un po' difficile da spiegare...ma, Beerus-sama, è meglio che prima vada a riposare», dissi, sperando di non offenderlo in alcun modo. Mentre lottavamo non smettevo di pensarci..."prima o poi si addormenterà, lasciandomi solo".
«Ancora con questi onorifici...che rottura, Shin».
Mi resi conto solo in quel momento di avergli dato del 'lei' e di aver parlato come quando eravamo due completi estranei. Non lo siamo più, vero?
«Scusami, Beerus».
Ma in verità io cosa so di lui? Oltre al suo amore per il cibo, al suo carattere scontroso e alle sue abilità in combattimento, io cosa conosco di lui?
Cosa gli piace fare, quali sono i suoi sogni e desideri, se è mai stato innamorato...io non so niente di lui, così come lui non sa niente di me. Devo smettere di illudermi, starò solo peggio! Concluderò l'allenamento di Goku e tornerò sul mio pianeta, dove cercherò di non rivederlo più, a meno che non sarà necessario. Questo è l'unico modo per continuare ad assolvere degnamente al mio compito di Dio della Creazione.
«Vado a dormire. Riposa anche tu», disse infine, alzandosi e avviandosi verso la porta della mia stanza.
«Buonanotte Beerus», dissi timidamente, prima che lui richiudesse la porta.
Non meritavo di stargli accanto. Ma non potevo starmene con le mani in mano...
Mentre tutti, in quel pianeta, andavano a dormire, io riprendevo il mio allenamento mentale di concentrazione del ki, ma con più foga e forza dei mesi precedenti: solitamente aspettavo che, lentamente, l'energia si accumulasse in modo naturale. Questa volta, mi sarei concentrato per avere il "vaso" di nuovo pieno entro la mattina seguente. Sarò un degno insegnante per Goku: domani gli spiegherò come funziona la tecnica, e andrò via il prima possibile. Mi accorsi di avere il viso bagnato da calde lacrime; ignorai la morsa allo stomaco, il nodo alla gola, repressi i singhiozzi e piansi in silenzio, mentre iniziavo ad accumulare energia.
«Posso farcela, Beerus».

Quella stessa notte il Dio della Distruzione si rigirava nel letto, sbattendo i pugni nel materasso, rosso in viso; Shin, ignaro, concentrava la sua energia, e Whis - dopo aver parlato con Vados, per organizzare un'altra partita di Baseball - dormiva beatamente.
Ma nel frattempo, su un altro pianeta, un essere malvagio perfezionava il suo piano per riprendersi ciò che aveva perso, che gli era stato portato via. La sua ossessione sarebbe stata finalmente soddisfatta, a qualunque costo.
«Shin...aspettami», sussurrò, infilandosi una mano nei boxer, mentre ripensava al periodo passato con il Kaioshin, «presto staremo di nuovo insieme, e questa volta per sempre».

Creazione e Distruzione || Beerus x ShinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora