Finalmente arrivammo dai genitori di Ahk e fui sollevata nel vedere che i suoi occhi erano di nuovo espressivi come lo sono sempre, la cupezza che c'era prima era sparita e grazie alla vista dei suoi genitori. La madre gli andò incontro abbracciandolo aveva gli occhi lucidi nel rivedere suo figlio, non conosco bene come si siano lasciati prima della loro morte, ma a giudicare dalla reazione della madre deduco che gli sia mancato moltissimo, va bè come darle torto un genitore per un figlio morirebbe. Dopo l'abbraccio con la regina d'Egitto Ahk salutò suo padre con la riverenza che un figlio di re doveva mostrare, e dopo Ahk ci presentò ai suoi " padre, madre loro sono i miei amici di Brooklyn, Larry Daily e i suoi figli Nick e Evelyn, e loro sono i miei compagni del Museo di Storia Naturale, Attila re degli Unni, Teddy Rooswelt presidente americano, Jed e Ottavio capi dei loro eserciti romano e del vecchio Texas, Sacajawea indiana e guida degli americani e lui è la nostra scimmietta Dexter" salutammo tutti i genitori di Ahk e il faraone Merenkhare disse a mio padre " io sono il faraone della settima dinastia del grande regno d'Egitto. Baciami lo scettro" papà lo guardò in modo strano " non voglio baciarti lo scettro. Non posso" il faraone si indurì " ti ho detto baciami lo scettro", ook dopo un po di minuti papà lanciò un bacio volante allo scettro e per fortuna intervenì Ahk " padre siamo qui per la tavola. Sta iniziando a corrodersi e noi ci stiamo spegnendo insieme a essa. Cosa sta succedendo? Non mi hai mai svelato i segreti della tavola" il padre lo guardò preoccupato, ma con fermezza disse " non è ancora il momento per svelarteli" Ahk si stranì lo vidi nei suoi occhi " ma padre sono passati 4000 anni " a quel punto il faraone sospirò e iniziò a raccontare " la sera che nascesti ringraziai gli dei per il più bel dono che ci avevano concesso, te figlio mio e per non perderti dopo la morte feci costruire una tavola in oro, la tavola di Ahkmenrah, benedetta dagli dei sotto la luce della grande luna che ci avrebbe permesso di restare uniti per l'eternità. Perciò ora " disse il faraono rivolto a mio padre " dovete assolutamente volgere la tavola sotto la luce lunare. È l'unico modo per salvare la magia " in quello stesso momento la tavola ricominciò a corrodersi e riaccadde il panico per gli altri, il faraone si rivolse di nuovo a mio padre " salva mio figlio" papà rispose deciso "ci penso io". Purtroppo c'era solo un piccolo problema e lo feci notare a tutti " papà temo ci sia un piccolo problema" si girarono tutti verso di me, cosi rivolsi lo sguardo nel cielo " se notate bene il cielo è coperto dalle nuvole e la luce della luna è molto debole, dovremmo attendere che le nuvole vadano via" Ahk intervenne " Eve ha ragione. Dovremmo aspettare e forse è meglio farlo qui. Poi non puoi nemmeno procedere con il braccio ferito" lo guardai con un sorriso per farlo tranquillizzare " io sto bene, siete voi che avete bisogno di riposo. Si vede dai vostri visi questa storia e la tavola vi stanno affaticando parecchio. Quindi visto che dobbiamo aspettare che la nostra cara luna torni tra noi, penso sia meglio che vi mettiate comodi e vi riposate. Capito giovani!" tutti risposero " ok capo" la regina rise e disse " molto caparbia vostra figlia signor Larry " papà sorrise " si quando si mette una cosa in testa non la ferma nessuno ", Nick e Ahk risposero in coro " giusto" scoppiai a ridere insieme agli altri " ma grazie bella figura che mi fate fare davanti ai sovrani di Egitto" e risi di nuovo. Dopo gli altri si sedettero chi da una parte e chi dall'altra a chiacchierare, ma soprattutto riposarsi,non volevano ammetterlo ma erano sfiniti. Ahk parlò con il padre avevano tante cose da dirsi,mentre papà con Nick continuavano a parlare riguardo il futuro di Nick come dj, chissà se papà lo accetterà mai. Io decisi di sedermi a un angoletto per controllare la fasciatura, purtroppo stavo continuando a perdere sangue e il braccio non accennava a smettere di bruciare, cercai di togliere la fasciatura ma non ci riuscivo con una sola mano a sciogliere il nodo, sembrava che Ahk ci avesse messo la colla. Ad un tratto mi si avvicinò la regina " questo braccio andrebbe medicato" sobbalzai un poco per la sorpresa di trovarmela li, e mi alzai di scatto procurandomi una fitta " mia signora perdonatemi non vi avevo sentito avvicinarvi" e mi inchinai " tranquilla mia cara, comunque vieni con me dall'altra parte della stanza ti aiuterò a curare quella ferita. Mio figlio ha ragione non puoi andare avanti nella missione in questo stato e credimi che se lui si mette una cosa in testa è più testardo di un dromedario del deserto, e quelli si che sono testardi" risi a quella battuta " avete ragione mia signora è molto testardo, ma credo di essere molto peggio di lui" lei mi guardò con un sorrisetto " lo so l'ho notato prima e non è stata l'unica cosa che ho visto" e facendomi l'occhiolino mi fece cenno di seguirla, cosi andai chiedendo a me stessa cosa avesse notato la regina. Entrammo nell'altra stanza dove erano riposti i sarcofagi dei genitori di Ahk, essi erano simili al suo sarcofago solo un poco più grandi e molto più dettagliati. La regina mi fece cenno di sedermi sull'enorme pietra che separava i due sarcofagi e prese all'interno di uno di essi un vasetto di terracotta e lo aprì, al suo interno c'era un unguento, lo avevo visto in un libro di storia, e veniva usato dai medici di corte per curare le ferite di guerra meno gravi, come era possibile che si trovasse all'interno della tomba della regina ed era comlletamente intatto. Guardai la regina confusa " come è possibile che sia intatto. Che io sappia, da come ho studiato questo unguento veniva usato dai curatori di corte una/ due volte massimo per una ferita e dopo veniva sostituito cone uno nuovo per evitare che la troppa esposizione all'aria possa rovinarlo e creare cosi delle infezioni. Eppure ora mi sto chiedendo come è possibile che sia riuscito a sopravvivere dopo 4000 anno rinchiuso in un sarcofago" la regina mi guardò con un sorriso rassicurante " vedo che sai un bel po di cose sul nostro regno " arrossii abbassando la testa " si bè.. ecco io sono innamorata dell'Antico Egitto fin da piccola e da quando ho iniziato a interessarmi passo tutti i miei giorni in biblioteca a leggere e studiare, quindi diciamo che si so un bel po di cose" sorrise di nuovo " ne sono compiaciuta, comunque si hai ragione questo unguento non poteva essere utilizzato per più di due volte, ma questo che posseggo io è un unguento speciale. Devi sapere che ogni oggetto che venne seppellito insieme a me e mio marito ha subito lo stesso trattamento che abbiamo subito noi con la tavola di Ahkmenrah" rimasi a bocca aperta " cioè volete dire che anche questa medicini in qualche modo rigenera le sue proprietà senza mai essere cambiata grazie alla tavola?" la regina annui " esattamente. E ora slacciamo questa fasciatura che è diventata più rossa di prima" la regina aveva ragione stavo perdendo molto più sangue di prima, di sicuro la ferita deve essersi riaperta. Con molta cura la regina tolse la fascia e come avevo detto io notammo che in effetti si era aperta di qualche centimetro di più, qui ricorrevano assolutamente dei punti, ma al momento non potevo permettermelo. La regina prima di tutto mi pulì la ferita cone delle garze pulite, anche quelle prese dal sarcofago, e come detto prima anche quelle erano completamente bianche e pulite, dopodichè iniziò a spalmare quella sostanza sulla ferita, mi morsi il labbro per non urlare, ma dopo mi accorsi che pian piano il dolore svaniva e con sorpresa vidi la ferita richiudersi del tutto, lasciando come risultato solo un segno rosso chiaro, non sembrava nemmeno una cicatrice " come è possibile?" la regina sorrise alla mia reazione " come detto in precedenza è la magia della tavola che si manifesta in ogni sua parte" pensai tra me e me che quel ragionamento ci azzeccava in tutti i sensi. Ringraziai la regina e prima che se ne andasse di la dagli altri, le chiesi se potevo rimanere un po a riflettere, finchè non ricordai un particolare importante " mia signora aspettate"le si girò " cosa succede cara?" ero imbarazzata non sapevo come chiederlo " ecco prima, quando eravamo di la voi mi avete detto che avete notato più di una cosa. Posso chiedere cosa intendevate? Sempre se mi è permesso chiedere e sa...sapere.. be si questo " abbassai la testa, qualcosa avevo intuito e avrei voluto sbagliarmi, ma avevo ragione, lei disse " sai a cosa mi riferisco. Riguarda mio figlio Ahkmenrah ho notato come lo guardi. Sei innamorata di lui" e mi sorrise come solo una madre sa fare " io... si" lo avevo ammesso e il mio imbarazzo cresceva sempre di più " non devi vergognarti mia cara Evelyn, l'amore è una cosa stupenda" la guardai " lo so mia regina, ma sappiamo entrambe che è impossibile per più e più cose. Primo lui torna in vita sola di notte, quindi è morto ed è una mummia, anche se non è quello il vero problema perchè a me non importa nulla di questo fattore, secondo lui è un faraone, uno dei più grandi re d'Egitto e cosa se ne fa un re di una ragazzina semplice e plebea come me, nulla. Si tra noi è nata l'amicizia come il resto del gruppo, ma non credo che mi guarderà mai con altri occhi. Insomma io non sono alla sua altezza" avevo gli occhi lucidi, ho sempre saputo la verità in fondo al mio cuore ma non ho mai voluto ammetterlo e ora dirlo ad alta voce mi aveva ferita e non poco, la regina mi si avvicinò e mi alzò il viso " ora ti dirò io due cose, primo non devi mai sottovalutare ciò che sei, non conta di quale rango siamo o dove siamo nati, nè l'epoca o l'età che ci contraddistingue. Conta ciò che siamo e cosa abbiamo da offrire agli altri, conta ciò che noi dimostriamo di essere prima di tutto a noi stessi, e credimi mi è bastata una sola ora per conoscerti. Si sarai una semplice ragazza di Brooklyn, se non ho errato il nome, ma sei bella, forte, leale e coraggiosa e soprattutto hai tanta bontà nel cuore che ti fa mettere gli altri al primo posto, anche prima di te stessa. Quindi come seconda cosa ricorda che non esistono persone all'altezza di un'altra. Si una volta ai nostri tempi i matrimoni erano convenzionali per il bene della dinastia, ma ora non siamo più in quell'epoca, e anzi credimi nostro figlio avrebbe dovuto sposarsi con una principessa di un regno vicino l'Egitto, ma non lo ha fatto. Lui credeva nell'amore e lo crede tuttora, infatti è da quella stanza che ho capito che lo ha trovato" la guardai meravigliata,ma anche confusa per quelle ultime parole " come?" chiesi " ha trovato te" balbettai " io.. io non capisco. Me?" la regina sorrise " si te. Quando ti guarda lo fa con ammirazione e ti degna di occhi diversi, rispetto a qualsiasi altra persona. Credimi non ha mai guardato nessuna ragazza in Egitto come guarda te ogni volta" non credevo alle mie orecchie, sarà vero ciò che la madre ci Ahk dice,lo speravo tanto ma avevo paura che fosse solo un sogno. Ad un certo punto fummo interrotte proprio dal diretto interessato " ho interrotto qualcosa? " arrossii di botto e per svagarmela mi grattai la testa ridacchiando " ehm no no tranquillo vieni pure, con tua madre stavamo parlando delle mie conoscenze riguardo il vostro regno" Ahk si avvicinò " Ah capisco. Visto mamma come è alquanto fissata" lo guardai corrucciata " ehi io non sono fissata" e scoppiammo tutti e tre a ridere "oh ragazzi miei io ora vi lascio, raggiungo tuo padre figlio mio. Poi credo che voi due abbiate un bel po di cose da dirvi " e mi fece l'occhiolino. Ci credete se vi dico che vorrei sotterrarmi in questo preciso istante, Ahk si girò confuso verso di me " di cosa dobbiamo parlare?"...
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~L'ultima notte?~
RomanceE se Larry avesse anche una figlia, Evelin, riservata, dolce, attratta dalle grandi epoche del passato, soprattutto dalle grandi dinastie del regno d'Egitto. Una sera si troverà a fare i conti con lo "strano' lavoro del padre, ma soprattutto si trov...