3. La Tavola di Ahkmenrah

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Nick venne insieme a me e il faraone durante il giro turistico.. ( perdonate la mia formalità, ma ancora non riesco a chiamarlo per nome. Insomma non riesco a credere di averlo in carne ed ossa davanti a me). Visitammo tutte le varie aree e conobbi molti personaggi, che ormai erano grandi amici di mio padre, i più simpatici, a parer mio sono Ottavio e Jed ma piccoli dettagli, insomma sono tutti fantastici. Come arrivammo all'area dedicata alla Tomba del Faraone sussultai dalla gioia, forse papà ha ragione sono veramente malata. Come arrivammo davanti a due grandi statue, le guardie del faraone rimasi imbambolata a guardarli e a fissare l'interno finchè non fui richiamata dal faraone.
" Hey Evelin ti senti bene?" mi girai stordita verso di lui e arrossendo balbettai "Si.. si tutto bene scusa ero rimasta imbambolata, è che non ho mai visto niente del genere"
" Ah ma questo non è niente. Se fossi nata ai mie tempi ne avresti viste di splendori, come le piramidi ad esempio"
" Già credimi lo avrei desiderato tanto essere nata in quel periodo" sorrisi e continuammo la visita. Ci portò dentro e notai immediatamente la sua enorme tomba d'oro. Mi avvicinai cauta, mentre Nick e il faraone parlavano degli sport egiziani "ah uomini" pensai sorridendo. Toccai delicatamente la parte superiore della bara e ammirai estasiata tutti i dettagli, contorni anche i più piccoli che contenevano i motivi egiziani regali, tipici delle tombe dei più grandi faraoni. Ero talmente persa nell'ammirare la tomba che non sentii mio fratello avvicinarsi, infatti lui ne approfittò e mi urlò praticamente dentro l'orecchio. Sobbalzai dallo spavento e andai addosso al faraone che rise per la mia reazione, dietro a quel cretino di mio fratello. Appena mi accorsi di essere andata a sbattere addosso ad Akh e che lui mi teneva stretta per non farmi cadere, mi scansai di botto sussurrando un "scusa" che nemmeno i morti riuscivano a sentire e abbassai la testa arrossendo come un peperone, mentre lui mi fissava sorridendo. Per spezzare l'imbarazzo mi girai verso la tavola che permetteva questa magnifica magia ogni notte e subito i miei pensieri ripiombarono al popolo egiziano e a quanto fossero fantastici. Akh ( ok si lo so ho tolto ogni tipo di formalità 😆) ci raccontò la storia della sua tavola, ma i segreti che essa conteneva, come già detto erano oscuri anche a lui. Finito il tour nel reparto egiziano uscimmo dalla sua "tomba" e completammo gli ultimi reparti del museo. Quando oltrepassammo le statue egiziane mi girai per l'ultima volta ad ammirare l'interno, mentre Nick e Achk si erano già incamminati. Ad un certo punto mio fratello mi chiamò:
" Eve avanti non abbiamo tutta la notte. Potrai vederlo quando vuoi" mi girai verso di lui " si si arrivo" e girandomi per un'ultima volta li seguii. Da dietro mi scoprii a fissare il giovane faraone davanti a me, e dovevo ammetterlo non era per niente male, alto e fisico slanciato e quelle braccia, Santo Cielo sento ancora la sua stretta ferrea attorno a me,un brivido mi percorse la schiena. Scossi la testa " devo smetterla con questi pensieri. Lui non è vivo ok Eve, non è vivo" ma qualcosa dentro di me mi diceva che qualcosa sarebbe accaduto nel mio cuore.
Finito tutto il tuor del museo ritornammo da nostro padre,
" Heyy allora che ne pensi? Ti piace?"
" È fantastico papà davvero, potrei rimanere cosi in eterno. Specialmente al piano di sopra in un certo posticino pieno di geroglifici egiziani e altro" feci un sorrisino furbo che fece ridere mio padre " sei incorregibile" e ridemmo.
Da quel momento passai delle magnifiche ore in compagnia di tutti, ai quali feci mille e mille domande, e scoprii che erano molto disponibili e simpatici soprattutto Jed e Ottavio, mi facevano sbudellare quei due insieme e poi se agguungiamo il fatto che mio fratello gli dava corda, bè era meglio scappare se non vuoi morire di crampi allo stomaco per il tanto ridere. Notai che ogni tanto Achk mi lanciava delle occhiatine di nascosto e io feci lo stesso, non riuscivo a trattenermi. "Cosa diamine mi prende, non può piacermi, insomma non siamo della stessa epoca poi lui è un faraone, non starà di certo a interessarsi per una come me. Ma che cosa diamine dico, è del tutto impossibile. Primo l'ho conosciuto stasera, cioè in realtà lo conosco, tramite i libri ma vabb non c'entra nulla e poi non può essere perchè è una mummia ,insomma Eve riprenditi" mi diedi uno schiaffo in testa per riprendermi, ma col risultato di essermi solo fatta male "Ahii" lo urlai un po troppo ad alta voce che il soggetto in questione si girò e guardandomi divertito disse
" Che fai ti picchi da sola?"
" Mamma questo accento gli dona proprio" scossi la testa provocandomi un capogiro che mi dovetti reggere e schiarendomi la gola imbarazzata dissi " Ma noo, che dici. C'era una mosca che mi ronzava intorno e per mandarla via mi sono colpita. Tutto qui tranquillo" sorrisi arrossendo per la figuraccia appena accaduta, e lui con quel suo magnifico sorriso si girò a parlare con Attila, il capo degli unni. Mi girai sospirando e dandomi ancora una volta della cretina, dopodichè raggiunsi mio fratello ad attendere le prime luci dell'alba, il momento in cui tutto il museo sarebbe tornato al suo quieto silenzio.
La mattina dopo mi dispiacque molto andarmene, ma non potevo di certo stare tutto il giorno al Museo ad aspettare la notte successiva. Lo avrei fatto a casa, tanto c'erano i compiti ad aspettarmi. Si altro che compiti, ormai la mia testa viagguava da sola chissà dove, anzi non chissà dove ma da chi, lo sappiamo solo noi.

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