Sorry prof..

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(Contenuti a luci rosse, se non volete leggerlo saltare quella parte, in caso contrario, buona lettura!)

-Bene ragazzi la lezione di oggi è finita, ci vediamo domani per continuare a parlare dell'anatomia umana, mi raccomando, puntuali!- sento un coro di "arrivederci prof" che si leva dall'aula dell'Università in cui lavoro, anche se sono stranamente giovane per insegnare medicina a dei ragazzi di diciannove o vent'anni. Se ve lo stiate chiedendo si ho venticinque anni e si mi sono già laureata e specializzata in medicina e chirurgia. Lo so, sono un prodigio, non restatene stupiti, l'ho sentito fin troppo troppo spesso.
Sorrido agli studenti che lasciano l'aula è mi salutano cordialmente, guardando anche gli altri che stanno ancora raccogliendo le proprie cose dai micro-banchi di quest'aula. Sospiro leggermente chiudendo il computer, raccogliendo i vari fogli sulla cattedra, iniziando a sistemarli nella borsa che mi porto dietro, dove metto anche il computer una volta scollegato dai vari cavi, sentendo la porta chiudersi per via di uno studente.

-Scusi prof..- alzo lo sguardo su una studentessa che mi sorride leggermente, ricambio il sorriso avvicinandomi a lei. Devo dire che è anche molto carina, non avrà più di vent'anni, la vedo molto spesso a lezione, di solito si mette sempre tra le prime file.

-Dimmi pure.- le dico dolcemente mantenendo il sorriso cordiale di prima, appoggiandomi alla cattedra. La vedo muoversi a disagio sui suoi stessi piedi, leccarsi le labbra secche e finalmente alzare lo sguardo su di me.

-Volevo chiederle delle delucidazioni su un paio di cose che ha spiegato.- aumento di poco il mio sorriso smagliante, annuendole mentre prendo la borsa tenendola in mano.

-Certo, tanto qui non deve venire nessuno e ho io le chiavi dell'aula, dimmi pure.- si morde il labbro inferiore, poggiando una dispensa sulla cattedra e aprendola su una pagina in particolare, riguardante l'anatomia femminile.

-Volevo chiederle a proposito di questo, cioè non ho ben capito tutte le differenze tra l'anatomia maschile e quella femminile.- guardo la pagina, leggendo qualche frase velocemente e annuisco sorridendole leggermente, notando però che mi sta fissando le labbra e la scollatura della mia camicetta. Sorrido maliziosa leccandomi le labbra, mi volto verso di lei, alzandole il volto prendendole il mento tra il pollice e l'indice, vedendola arrossire leggermente.

-Come ti chiami?- le chiedo in tono leggermente malizioso, mordendomi il labbro, godendomi la sua espressione confusa.

-Madison Hashton prof.- mi dice in tono sicuro che mi fa sorridere e alzare un sopracciglio, mi avvicino al suo volto, notando ancora il suo sguardo cadere per un secondo sulle mie labbra.

-Bene Madison, le differenze tra l'anatomia femminile e maschile sono semplici tra loro e anche intuibili. Una di queste è la resistenza in diverse circostanze fisiche, soprattutto nel dolore. In fatto le donne hanno una resistenza maggiore ad esso rispetto agli uomini.- le dico con calma mantenendo il contatto visivo con lei. La vedo annuire mentre si morde il labbro, gesto che mi fa impazzire, lo ammetto. L'ho sempre notata da quando è entrata la prima volta nella mia aula e durante le lezioni non ho problemi ad ammettere che la fissavo molte volte.

-C'è anche la struttura ossea diversa in certe parti no?- mi riscuoto dai miei pensieri annuendole e sorridendole ampiamente, leccandomi le labbra, mi avvicino un po' di più a lei, mostrandole la comparazione tra i due scheletri, illustrata su una pagina della dispensa.

-Già, per esempio le donne hanno un bacino più ampio che permette un maggiore equilibrio oltre a poter ospitare un feto, mentre gli uomini lo hanno più stretto. Per questo noi riusciamo a camminare sul tacco quindici.- ridacchio leggermente, vedendola sorridere ampiamente e sentendola ridere piano, mordendosi poi il labbro. Questa ragazza lo fa apposta, io lo so.

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