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"Come mi starebbe questo?" Chiede Maria, girandosi e facendoci vedere un vestito corto e rosso. Ha uno scollo a cuore non troppo marcato, un corsetto stretto che risalterebbe i fianchi senza farne notare i difetti e una gonna che arriva fino a metà ginocchio.
"Dico che staresti 'na bomba, tesoro mio." Le risponde Sofia ridacchiando. "Ah! Se non fossi etero..." Dice con un sorrisetto.
"Sofia!" La rimproveriamo noi ridendo.
"Che c'è?" Chiede lei innocentemente.
"Tu non sei etero." Le sorrido e la vedo scoppiare a ridere, accompagnando la risata con un:' è vero.'
Maria si gira verso lo specchio. "Secondo voi gli piacerò con questo?" Ci chiede, sempre riferita al vestito di prima.
Mi avvicino a lei e le appoggio una mano sulla spalla. "Ovvio gli piacerai."
Lei, dallo specchio, mi rivolge un sorriso.
"Vallo a indossare. Dopo ti aiuteremo a truccarti." La vedo annuire e sparire nel bagno.
Mi siedo sul letto e lascio un sospiro. "Ha finalmente trovato ciò che cercava." Sorrido a Sofia, seduta accanto a me. "Tu, invece? Quando lo ammetterai che ti piace Joel?"
Abbasso lo sguardo. "perché non lo so nemmeno io." La guardo negli occhi. "Sto iniziando a provare qualcosa oltre al semplice volersi bene, ma comunque non voglio correre troppo. E poi non è che mi piaccia più così tanto." Inizio a fissare le mie scarpe, diventate improvvisamente interessanti.
Vedo un sorriso spuntarle sulle labbra. "Sarò lesbica, ma non scema." Mi alza il viso e mi guarda dritta negli occhi. "Buttati Carmen. Prima o poi devi rischiare."
"Ho paura Sofy." Le mie labbra tremano appena.
"Di cosa?"
"Di un rifiuto, che se anche ci mettessimo assieme lui mi lasciasse con la tipica frase da ragazzi:' era solo uno scherzo.' Ho paura di tutto questo." Stringo la sua mano.
"Non devi. Joel non ne sarebbe capace."
"Come fai ad esserne così sicura?" Le chiedo.
"Perché si vede." Mi sorride. "Quando ti guarda, quando ti parla, quando ti cerca. Il sorriso che ha stampato sulle labbra quando tu ridi o quando vi scrivete. E a volte tu sei uguale." Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi accarezza il viso. "Buttati per una buona volta. Premi invia su quel messaggio che hai tanto paura di mandare, e se dice no allora non sa cosa si è perso. Fuma, bevi tanto moriremo lo stesso. La vita è una, va vissuta a pieno delle possibilità."
"Lo farò."
"Ragazze, venite!" La voce di Maria interrompe il nostro discorso.
"Arriviamo." Dico alzandomi e dirigendomi verso il bagno, seguita da Sofia.
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"Di conseguenza, l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie avverrà il ballo di Natale. Ricordate che è solo per le classi quarte e quinte. I fondi ricavati per l'organizzazione saranno utilizzati per migliorare l'istituto. Chiunque voglia dare una mano nella preparazione della sala può venire in palestra oggi alle 15. Bene, buona giornata." Si sente il click di chiusura del microfono.
"Cavoli. Il ballo di Natale!" Grida Maria esaltata.
"Calmati amore, mh?" Le dice Richard. "Ma con chi mi sono andato a fidanzare?" Sussurra a me e Sofia.
"Ti ho sentito!" Gli dice la mora mentre gli tira degli schiaffetti sul collo.
"Basta!" Dice lui ridendo.
"Te le meriti tutte Camacho." Gli faccio una linguaccia, che lui ricambia.
"Ciao raga." Dice Chris sedendosi al nostro tavolo.
"Gli altri?" Con lo sguardo cerco Joel.
Come per magia, eccoli che spuntano.
"Eccoci!" Urla Zebdiel.
"Zeb, prima o poi la smetterai di gridare?" Gli chiede Joel.
Lui si siede e addenta il suo panino.
"Chi verrà al ballo voi?" Chiede Maria.
"Io vengo, con o senza dama." Dice Sofia.
"Io anche senza cavaliere." Faccio spallucce e sento lo sguardo di Joel bruciarmi addosso.
"Io bho." Dice Zebdiel continuando a mangiare.
"Tu Joel?" Chiede Chris.
"Non lo so. Magari nemmeno ci andrò." Risponde rubando una patatina dal piatto di Zebdiel, che lo guarda male e si allontana
"E invece devi." Risponde Richard.
"Perché?" Chiede il riccio mentre io prendo la bottiglia d'acqua e bevo qualche sorso.
"Perché c'è la ragazza che ti piace." Risponde Sofy al suo posto.
L'acqua mi va di traverso e inizio a tossire. "Scusate..." Mormoro mentre divento rossa per la tosse.
"Calma. Respira." Mi dice Chris, accanto a me.
"Va meglio ora, grazie."
Vedo le spalle di Joe rilassarsi e mi viene quasi da sorridere.
La campanella suona.
"Torniamo in classe, dai." Dice Joel prendendo il suo vassoio e mettendolo dove tutti gli altri ragazzi lo stavano mettendo.
"È cotto di te." Sussurra Rich al mio orecchio.
"Non lo so Rich, non lo so."
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"Scusami Carmen, ti rubo qualche minuto. Posso parlarti?" Mi chiede Lucas, un ragazzo della scuola.
"Si certo." Dico alzandomi dal pavimento della palestra e mettendomi di fianco a lui. "Arrivo subito."
"Giusto qualche minuto, lo giuro." Dice lui mettendo una mano sul cuore.
"Andiamo." Dico sorridendogli.
Lui sorride di rimando e ci allontaniamo.
"Volevi chiederti se ti piacerebbe venire al ballo con me." Dice tutto d'un fiato.
Rimango senza parole. Mi giro verso i miei amici e guardo Joel, distratto in quel momento perché sta sistemando alcune cose.
"Accetto volentieri di venire con te." Dico sorridendo.
Mi stampa un bacio sulla guancia. "Va bene! Allora ci vediamo in giro per la scuola. Ciao!" Si gira e sparisce tra le persone e che stanno dando una mano.
Sfioro il punto in cui mi ha baciata e me ne torno dai miei amici.
"Sorriso ebete a ore 6!" Mi prende in giro Maria.
"Simpatica." Dico sarcastica. "E comunque, l'ebete si è trovata un cavaliere per il ballo."  I suoi occhi si spalancano e vedo, con la cosa dell'occhio, Joel smettere di fare quello che stava facendo e poi ricominciare a farlo quasi con rabbia.
Maria guarda Richard, che con molte probabilità aveva notato il gesto di Joel.
"Allora dovremo trovarti un bel vestito." Dice Sofia.
"Si. Domani usciamo tutte e tre insieme." Propongo sorridendo alle due.
"Si. Volentieri."
Prima di rimettermi a lavorare guardo Joel, che però guarda solo in basso.

*Spazio autrice:
Perdonatemi, perdonatemi, perdonatemi.
Ho avuto molto da fare e il tempo per me stessa era veramente poco.
Adesso che siamo nelle vacanze di Pasqua scriverò spesso e aggiornerò quasi regolarmente.
La mia speranza che la scuola diminuisca compiti e verifiche diminuisce sempre di più con l'avvicinarsi della fine della scuola.
Va be', cercherò di resistere.
Passo e chiudo.
Il koala🐨*

Por una portada •Joel Pimentel•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora