Pensieri di un' adolescente grassa (pt.2)

14/04/2019

Sapete a volte rileggo la mia storia, è come se sentissi la necessità di immergermi di nuovo nel mio vecchio mare in tempesta. Ed è sempre così bello notare che, ciò per cui annegavo prima, ora è ossigeno per i miei polmoni.
È domenica sera, domani comincia la settimana degli esami parziali e per ora i libri sono l'unica cosa che vedo.
Ma non mi dispiace.
Ogni nozione che apprendo so che sarà la base del mio futuro professionale.
Non mi sono mai sentita così tanto nel posto giusto. Il mio cuore sa che sto facendo ciò per cui sono nata.

In merito al cuore volevo invece raccontarvi come nell'arco di pochi mesi ho stravolto quel malsano equilibrio.
Avevo già accennato come, mentre ero in Francia (a Gennaio), avessi sentito una spinta nuova.
E ad essere sincera ne ero terrorizzata.
Col tempo, rimesso fra le catene il ribelle cavallo emozionale, quella sorta di stanchezza pareva essersi acquietata.
Così ho continuato a vivere tranquilla la mia vita (Antonio ovviamente sempre una costante).
Successivamente ho scoperto che quel pensiero aveva messo in moto un meccanismo che ha portato ad una grande, grandissima svolta.
Lasciate che vi racconti: era San Valentino e, come ogni anno, questa ricorrenza mi ha avvolto in una coperta di malinconia. Lo so che è stupido, ma avere 20 anni e non essere mai stati amati pesa quando tutto il mondo festeggia la meraviglia dell'amore (sto per vomitare arcobaleni).
Comunque..
Questo mio malessere ogni anno era seguito da un pensiero: "lui non lo ha festeggiato con te, e non lo farà mai".
Di conseguenza preferivo passare il 14 con tanto gelato ed un film strappa lacrime.
Io e i miei demoni (non è romantico?).
Quest'anno, invece, la mia malinconia era differente.
Ero triste perché ero sola.
Questo è il vero cambiamento: non stavo male perché per l'ennesima volta sbattevo la faccia sul fatto che per Antonio sono solo un'amica, ma perché non ero amata.
Il mio pensiero non lo ha sfiorato nemmeno per un secondo.
Sono pure uscita con delle amiche.
Qualche giorno dopo, riflettendoci, ho notato come molto naturalmente non avevo più bisogno di quella protezione emotiva.
Tutto l'amore che fino a quel momento aveva corroso la mia anima, si era spento. Proprio come quando soffi la candela sulla torta di compleanno.
Ho allora capito che lui per me era ormai solo una protezione. Perché consapevole della mia posizione in quell'amicizia lo ero già da tempo. Ed ogni volta che qualche ragazzo mi si avvicinava, avevo occhi solo per Antonio.
Era il lucchetto che chiudeva la porta del mio animo in modo tale che nessuno potesse entrare.
E per tanto tempo mi sono sentita al sicuro.
Si,sono altamente terrorizzata dal mondo dell'amore.
Amare significa saper mostrare le proprie debolezze, avere l'umore in parte condizionato da un'altra persona e soprattutto, non avere il totale controllo.
Per questo avevo bisogno di uno scudo che mi difendesse.
Ma ora non più.
Sono pronta ad affrontare la mia emotività di petto, senza scorciatoie.
Questo non significa che cercherò il principe azzurro disperatamente, piuttosto accetto il rischio di amare.
E questo fidatevi, è un enorme passo.
Antonio è sempre il mio migliore amico e, anche se non lo sa, gli sono grata per avermi protetto mentre come un fiore mi preparavo a sbocciare.
Lo voglio bene quanto l'anima mia. Ma io ed i miei sentimenti, siamo cresciuti. E di questo folle amore mi porterò sempre una bellissimo ricordo dal profumo agrodolce, che sa di adolescenza.
Ho chiuso questo libro.
Ora ne devo scrivere un altro con le sole mie forze e so, che nel bene e nel male, sarà una storia stupenda.

Ciao belli/e de zia ❤️
Sentivo il bisogno di rendervi partecipi di questo cambiamento.
Ve lo racconto con orgoglio. Ciò che sembra così improvviso è frutto di tanto lavoro interiore.
E voi? Spero che le mie parole vi facciano riflettere, a volte certi amori possono essere il velo che coprono il vostro splendore. Spero siate capaci di rendervene conto.
Al prossimo capitolo ❤️❤️❤️