VI - "Vinceremo questo torneo"

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La maga si spostava sicura di sé, mentre avanzava sulla strada che l'avrebbe condotta in città.
Scosse la testa, facendo sì che i suoi capelli si muovessero nel vento. Mantenne lo sguardo fisso davanti a sé, mentre piegò a metà un foglio, che aveva perso ogni valore, per poi riporlo in una tasca.
"Conclusa." Affermò con tono non troppo alto, accennando un ghigno.
"È stato più facile di quanto mi aspettassi." Rivelò il biondo, riferendosi alla missione che avevano appena portato a termine.
"È sempre così." Rei gli rivolse uno sguardo. "È da tanto che non prendiamo una missione impegnativa." Rifletté, incrociando le braccia e mantenendo un leggero sorriso.
"La ricompensa non era affatto male." Le ricordò Sting.
"È esagerata per una missione del genere." Socchiuse gli occhi la rosa. "Però questo non è un problema."
L'exceed di Rei si posò sulla sua spalla. "Penso che la ricompensa fosse adatta. Non era una missione così facile come la stai descrivendo."
La ragazza sospirò. "Allora siamo noi ad essere troppo forti." Disse, senza riuscire a trattenersi dall'ampliare il suo ghigno, per poi alzare leggermente lo sguardo. "Non è così, Ryos?"
Rogue volse lentamente lo sguardo in direzione della maga. "Sì." Disse solo, per poi socchiudere gli occhi.
"Anche Fro lo pensa." Concluse l'exceed del ragazzo.

Da quando la gilda di Phantom Lord si era sciolta erano passati poco più di sette anni. Da allora erano cambiate molte cose nella vita di Rei.
Le differenze nell'aspetto della ragazza non erano difficili da notare: Certamente era cresciuta in altezza e i suoi capelli rosa toccavano la fine della sua schiena, mentre i suoi occhi erano rimasti del classico viola raggiante. Questo perché era felice, si sentiva come si era sentita quando era entrata a far parte di Phantom Lord, anche se ora, sulla sua spalla sinistra, spiccava il colore blu del simbolo di Sabertooth. Aveva deciso che avrebbe mantenuto lo stesso colore del marchio della sua precedente gilda. Il disegno sulla sua pelle era cambiato, ma voleva che ci fosse ancora un sottile legame con il suo passato, inoltre le piaceva quel colore.
Ma se nell'aspetto la Dragon Slayer poteva sembrare soltanto un po' cresciuta, il suo carattere era stato segnato molto da ciò che successe quel giorno.
Aveva preso ad allenarsi molto più duramente, fino ad arrivare a confidare incredibilmente tanto nel suo potere. Si riteneva un degno membro di Sabertooth, sicuramente tra i più forti.
Non voleva che per nessuna ragione al modo qualcuno la considerasse debole e soprattutto voleva essere certa lei stessa di essere forte, aveva bisogno del potere che le serviva per proteggere le persone che amava e Rei sentiva di aver raggiunto il suo obiettivo con gli anni che aveva trascorso ad affinare la propria forza. Era ormai certa che se fosse stata così sette anni prima, sarebbe stata in grado di far fronte all'inconveniente che si era presentato.
In ogni caso la sua forza non era l'unico lato di Rei che era cambiato il quegli anni. Si sentiva a casa con i membri della gilda e con loro si dimostrava spesso allegra. Non le dispiacevano i suoi compagni, ma il legame d'amicizia più forte lo aveva stretto con Rogue e Sting, le piaceva passare il suo tempo con loro e non era raro che andassero in missione assieme, teneva molto ai due Dragon Slayer.
Nonostante alla gilda si sentisse a casa e non avesse problemi a mantenere il suo lato solare, non aveva certo perso la parte fredda del suo essere. Mostrava spesso di essere una ragazza seria, soprattutto in missione. Intelligente e strategica, non si basava solamente sulla sua magia per portare a termine gli incarichi. Non aveva perso la sua capacità di incutere timore nel prossimo, anche se non avrebbe fatto del male a nessuno.
Rei era fatta così. Poteva passare dal suo lato solare, che i suoi amici avevano imparato a conoscere bene, al suo lato freddo come il ghiaccio, che la aiutava ad abbattere tutti i nemici.

"Di questo passo vincere i Giochi anche quest'anno non sarà un problema." Riprese Sting, incrociando le braccia.
"Avevi forse dei dubbi?" Domando Rei, mantenendo lo sguardo fisso davanti a sé.
"No." Socchiuse gli occhi il biondo. "Siamo la gilda più forte di Fiore, non dovremo far altro che difendere il titolo."
"Non avremo problemi a farlo." Rispose la maga sicura di sé.
"Chissà se parteciperanno anche loro." Si domandò lui dopo un attimo di silenzio.
"È probabile." Iniziò Rogue, volgendo lo sguardo verso il suo amico. "Devono riprendersi dopo ciò che è successo sette anni fa."
"Di che state parlando?" Intervenne Rei, sporgendosi leggermente verso il ragazzo che aveva appena parlato.
"Non lo sai?" Chiese Sting, accennando un ghigno.
"Cosa?" Insistette la Dragon Slayer, voltandosi verso di lui.
"I membri di Fairy Tail che erano scomparsi sette anni fa sono tornati." Rispose Rogue.
"Davvero?" Domandò stupita Rei, sgranando gli occhi.
"Spero che parteciperanno ai giochi." Continuò Sting. "Sarebbe bello poter combattere contro Natsu."
"Anche se partecipassero vinceremmo comunque." Mormorò la rosa, abbassando leggermente lo sguardo.
"Sì! Penso di essere abbastanza forte da poterli sconfiggere." Continuò il biondo, guardando in avanti.
"Certo che lo sei, Sting!" Esclamò Lector.
"Tu che ne pensi, Rogue?" Domandò con un ghigno. "Non ti andrebbe di sfidare Gajeel?"
"Non sono interessato." Commentò lui, socchiudendo gli occhi.
Sting sospirò. "E tu, Rei?" Continuò. "Infondo anche tu conoscevi Gajeel."
La maga mantenne il suo sguardo su di lui per alcuni secondi, per poi puntarlo nuovamente davanti a sé. "Voglio solo vincere questo torneo." Affermo. "Non mi importa se per farlo dovremo scontrarci con quelli di Fairy Tail, anche se tra di loro ci saranno anche Gajeel e Juvia..."
Sting sorrise. "Abbiamo la vittoria in pugno."
"Questo è certo." Tagliò corto Rei accelerando il passo solo per poi fermarsi e voltarsi in direzione dei due Dragon Slayer. "Vinceremo questo torneo, a qualunque costo."
Detto questo la ragazza si voltò e riprese a camminare, diretta a casa sua.

Da quando aveva fatto presente ai Dragon Slayer quali erano le sue intenzioni per il torneo, Rei si era separata da loro. La missione era stata portata a termine e lei non aveva intenzione di tornare alla gilda con loro, aveva invece deciso di recarsi a casa sua, mentre il sole calava lento.
Aprì piano la porta, permettendo a lei e alla sua exceed di entrare nel suo appartamento.
"Sono tornati..." Mormorò, facendo qualche passo in avanti. "Credevo che fossero scomparsi per sempre. Non pensavo che avrei sentito ancora parlare di loro." Ammise, lasciandosi cadere sul suo letto. "O forse non lo volevo e basta, mi sarebbe servito per dimenticarmi di loro..."
Prese a fissare il soffitto, mentre i ricordi le invasero la mente.
Aveva totalmente cambiato vita da allora, ma il suo trascorso era ancora vivido nella sua mente.
"Coraggio, Rei. Anche se li rivedessi che problema ci sarebbe?" Chiese Kimi, volando verso di lei. "Ora sei molto più potente di loro e fai parte della gilda più forte! Non devi più pensare ai tempi di Phantom Lord."
La ragazza sospirò impercettibilmente e posò lo sguardo sulla sua exceed per alcuni secondi.
Rei e Kimi si erano conosciute all'incirca un anno dopo che la prima si era unita a Sabertooth ed avevano subito stretto amicizia. Rogue e Sting avevano già conosciuto Frosch e Lector a quel tempo e Rei non si era lasciata scappare l'opportunità di stringere amicizia con Kimi, sembrava quasi obbligatorio per un Dragon Slayer avere un compagno exceed.
Ma la maga non aveva deciso di prendere Kimi con sé solamente per somigliare di più agli altri due Dragon Slayer. Le due avevano legato perché Rei adorava ogni singolo aspetto di Kimi. Si mostrava sempre così dolce e gentile con tutti, soprattutto con Rei, non era dotata di enormi poteri, ma la Dragon Slayer sapeva che avrebbe fatto di tutto per le persone a lei care. Rei la considerava un'ottima amica e la trovava anche dannatamente adorabile, non poteva resistere a quanto era carina, con il suo pelo lilla, che si sfumava sul bianco in alcuni punti del suo corpo e con i suoi occhi azzurro ghiaccio. Rei riteneva che fosse la compagna perfetta per sé.

"Non sono forte come Ryos e Sting." Ammise la Dragon Slayer.
"Non è vero." Ribatté Kimi. "Conosco meglio di chiunque altro la tua forza, tu sei la maga più potente di tutta Sabertooth."
Ovviamente stava esagerando. Da quando Rei aveva deciso di prendere Kimi come compagna, salvandola dalla vita in solitudine che aveva prima, l'exceed aveva iniziato a vederla come una dea, per lei nessuno poteva sconfiggere la sua Rei. Però la visone di Kimi non rispecchiava appieno la realtà.
Rei sospirò leggermente, ben consapevole che non poteva trovare conforto nelle parole di Kimi, in quanto sapeva che non erano vere.
Aprì leggermente gli occhi, solo per vedere un'ombra materializzarsi davanti a sé.
"Perché sei qui, Ryos?" Chiese.
"Seguimi." Disse lui, rivolgendo i suoi occhi alla ragazza.
La rosa si mise seduta sul letto. "Sta calando la notte." Osservò, puntando lo sguardo verso la finestra della sua stanza.
Il Dragon Slayer non rispose, continuando a puntare lo sguardo verso la maga.
"Dove vorresti andare?" Sospirò lei alzandosi in piedi e incrociando le braccia.
"In nessun posto in particolare." Spiegò il corvino, evitando allora di incrociare il suo sguardo, per quanto gli fosse possibile. Ma dovette arrendersi appena si accorse che lei non era intenzionata a parlare o a smettere di fissarlo.
"Cosa?" Domandò lui.
Lei restò in silenzio ancora per alcuni attimi, per poi parlare a sua volta. "Non ti ho dato il permesso per entrare in casa mia." Osservò.
Il mago d'Ombra sospirò leggermente. "Ti da fastidio che sia qui?" Domandò.
Rei socchiuse gli occhi e poi scosse la testa. "Affatto."
Rogue accennò un sorriso. "Quindi mi seguirai?
La ragazza sospirò, ricambiando leggermente il suo sorriso, prima di annuire "Certo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2021 ⏰

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lost in Nightmares 【Rogue Cheney - Fairy Tail】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora