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People do bad things in order to survive

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People do bad things in order to survive.

Il ragazzo correva sempre più veloce anche se all'estremo delle sue forze. Aveva in mano il suo amato coltellino svizzero di un color rosso acceso e nell'altra il piccolo sacchetto di sale - un tesoro prezioso ai suoi occhi -molto raro da trovare.

Il sole era ormai calato lasciando il castano nel buio più totale ma non poteva fermarsi, il gruppo di ragazzi che lo stava inseguendo si stava sempre più avvicinando a lui. Non poteva deludere tutti i suoi compagni facendosi catturare in quel modo - almeno a parere suo - da deboli, doveva assolutamente uscire da quel labirinto di tronchi e cespugli che lo circondava.

"Un ultimo sforzo" si ripeteva tra un respiro e l'altro.

Era sempre stato uno di quei ragazzi che non si accontentavano molto facilmente, che volevano anzi pretendevano sempre che potevano fare di meglio, la sconfitta insomma non era mai un opzione, tutto - a suo parere -era possibile. Fin da quando era piccolo infatti era sempre stato molto competitivo, odiava perdere ma fortunatamente aveva un dono naturale nel riuscire bene in praticamente qualsiasi cosa facesse, che fortuna eh? Soprattutto nelle faccende fisiche era sempre stato uno dei migliori, un motivo in più per muoversi ad uscire da quel maledetto bosco e ritornare dai suoi compagni .

"Sali! Veloce!"

Gli urlò il suo amico dai capelli blu spenti -anche se con una lieve ricrescita nera - tenendogli la porta del furgoncino aperta, era bianco e pieno di graffiti fatti da lui e gli altri.
Salì velocemente e quando posò entrambi i piedi sul pavimento sporco del mezzo su cui era appena montato iniziò a muoversi, facendogli perdere per un attimo l'equilibrio.
Si stavano pian piano allontanandosi dal bosco, cioè il territorio dei ppalgan. Alzò il braccio e osservò il sacchetto di sale, che era appena riuscito a rubare ma il tutto venne interrotto dall'amico alla guida

"perché ci ha messo tanto Jungkook?!"

Jin aveva un tono preoccupato ma anche arrabbiato, probabilmente aveva aspettato insieme all'altro per una buona mezz'ora nel terrore che il castano fosse stato catturato da quei maledetti selvaggi che però erano pieni di materiale importante o difficile da trovare.

"Già infatti, siamo rimasti qui ad aspettare per troppo tempo!"

"Erano più organizzati di quanto avevamo previsto"

Rispose immediatamente il ragazzo, che aveva finalmente ripreso un respiro normale, alla tinta blu che lo stava guardando ancora apparentemente arrabbiato anche dopo la spiegazione dell'altro.

Taehyung era molto serio nel fare il suo compito, come ad esempio, degli specie di piani in casi del genere, rubare oggetti utili dalle altre "gang" nei dintorni o combattere quegli schifo mostri che vivevano tra gli umani. Lavorava giorni interi perché sapeva che lui era fondamentale per far andare avanti il gruppo - come tutti - e forse non era arrabbiato con il ragazzo che stava guardando ma con se stesso perché aveva messo in pericolo, come se non lo fosse già abbastanza, la vita dell'altro.

I feel broken in this dead world (bts au)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora