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he always follow you

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he always follow you...

Il suono dei passi sul cemento rimbombavano in quel piccolo viale dove i due si trovavano, i muri erano rovinati e crescevano delle piccole erbacce tra le crepe della strada.
Si stava avvicinando di nuovo la primavera, una stagione di rinascita, dove i fiori sbocciavano e tutto riprendeva colore. Se solo fosse stato così anche per loro...rinascere, rivedere quella città di nuovo come un tempo, rivedere i bambini giocare a pallone per le strade, i tavoli dei bar pieni, i negozi aperti e illuminati fino a notte fonda.

Sarebbe davvero bello.

Tutti sapevano che ci volevano anni, se non secoli a tornare come prima, a tornare a quella che non era più la normalità ma un paradiso dove si poteva vivere e non andare avanti a zuppe in scatola.

"per fortuna le abbiamo trovate solo al settimo negozio!"

disse felicemente il corvino guardando il più alto - che cercava di tenere il suo passo - giocando con il pacco di garze appena trovato, lui rispose con una vigorosa risata che rimbombò in tutta la città non curandosi del fatto che qualche creatura potesse sentirli. Sì era molto rumoroso. Quei due non passavano molto tempo insieme, non che si stavano antipatici a vicenda o cose del genere solo che non erano mai la prima scelta dell'altro, tutto qui. Jimin faceva molte uscite del di quel tipo, camminava tra i palazzi alla ricerca di medicine o qualcosa di utile per curare le ferite. Di solito chiedeva a Jin ma era andato in una qualche specie di missione con Jungkook e Tae per del sale?...non ne era molto sicuro ma sapeva che a quei tre non poteva chiedere, Joon era impegnato nel lavoro e Yoongi stava dormendo e sinceramente non aveva proprio il coraggio di svegliarlo e comunque era un cecchino, se qualche mostro - cosa abbastanza improbabile - si sarebbe avvicinato non avrebbe potuto fare nulla come lui stesso che più che combattere aveva sempre preferito stare nelle retrovie e curare i propri compagni e comunque dopo l'ultima volta che aveva provato ad allontanarlo dal mondo dei sogni, era successo quello che era successo quindi non osò avvicinarsi. Infine decise di chiedere al rosso che non stava facendo assolutamente nulla.

Si stavano avvicinando al rifugio. A quella piccola industria che li teneva in salvo da quello schifo che era diventato il mondo anche se per arrivarci avevano preferito passare per i vicoli che rendevano il viaggio molto più veloce ma ovviamente il rosso volle fermarsi in un piccolo supermercato dove molto probabilmente anni prima era un posto perfetto per i vecchietti che abitavano proprio li sopra per fare la spesa. 

Entrambi iniziarono a guardare gli scaffali, in cerca di qualcosa di non preciso. Molti oggetti come lattine e pacchetti erano sparsi per terra  e ovviamente la carne era scomparsa probabilmente mangiata da quelle schifose creature perennemente in cerca di carne o magari potevano essere stati benissimo un gruppo dei dintorni ad avere svuotato il reparto, a tutti mancava la carne ma anche semplicemente dei biscotti che non fossero scaduti da un anno o magari del ramen. Dopo un veloce giro uscirono ma qualcosa li aveva seguiti fino a lì.

I feel broken in this dead world (bts au)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora