Old Spell

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Con la musica altissima a malapena sento la perenne risata di Hope mentre guarda la folla che balla, è un piccolo angeletto in mezzo al caos.

Siamo fuori ormai da quasi due ore e lei non si è stancata nemmeno un pò, continua a spalancare quei suoi occhioni per cogliere ogni dettaglio del carnevale e, sinceramente, non posso darle torto, la festa è veramente fantastica.

Però il sole sta già calando quindi è meglio se cominciamo a tornare a casa.

<<Hey, lucciola, dobbiamo andare a casa, il sole sta scendendo>>

<<No dai, ti prego, è tutto così bello>>

Dice tristemente, io le sorrido e sono sul punto di infrangere la regola di Klaus, ma ho la sensazione di essere osservata.

Con la coda dell'occhio vedo delle persone intorno a noi che ci stanno fissando, sento la loro energia e sono streghe, ma sono cattive.

<<Mi dispiace lucciola, ma dobbiamo davvero andare>>

Dico prendendo il telefono con una mano mentre tengo la manina di Hope con l'altra.

Scrivo un messaggio a Klaus dove gli spiego brevemente che stiamo tornando e perché è quando siamo esattamente davanti al cancello sento dei sussurri dietro di noi.

<<Zia Kahya, chi sono quelli? >>

Dice Hope guardando dietro di noi mentre apro il cancello.

<<Hope ascoltami attentamente, corri dentro casa e vai in camera di tuo padre, ok? Qualsiasi cosa succeda, non uscire se non entra qualcuno dei nostri, tieni questo, se passa troppo tempo chiama papa o mamma, ok? Loro due o gli zii Elijah, Rebekah o Freya, nessun'altro intesi? >>

Dico dandole il mio telefono, lei annuisce cominciando correre.

Chiudo il cancello e mi giro vedendo davanti a me cinque donne e uomini che mi fissano cominciando a dire tutti la stessa cantilena:

Il finto eroe cadrà
A noi non sopravivrà
Troppo pieno secondo il vuoto
Oceano di lacrime attraversato a nuoto
Cuore di pietra che la rovinerà
Ricordi sfocati che al sogno la porterà
Le vene si bloccano stranamente
E il respiro le manca-

Sento i polmoni chiudersi e non riesco a respirare mentre un dolore lacinante in tutto il corpo mi fa cadere in ginocchio, conosco la cantilena, è una vecchia tortura in cui le streghe trasformavano in ghiaccio il sangue delle vittime così morivano doloranti e lentamente.

Però si interrompono proprio all'ultima strofa, facendo cessare il dolore e respirare mi sembra la cosa più bella del mondo ora.

Alzo lo sguardo e vedo Kol davanti a me, mi tira su e con agilità e velocità mi porta in un vicolo, inchiodandomi al muro.

<<Un po di privacy non fa male, ora, cosetta, noi due dobbiamo parlare>>

⚜OLD⚜²Kol MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora