Capitolo 1

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" nuovo posto....nuova avventura" pensai mentre camminavo in quel posto così nuovo per me con quel enorme scatolone pieno di libri che non mi permetteva di vedere niente.

Era davvero deprimente cambiare di continuo città ; devi sempre cercare di non affezionarti a nessuno perché sai già che non rimarrai molto tempo in quella città... viaggiare ,viaggiare ,viaggiare.... sempre e solo per il lavoro di mio padre.

Non posso farci niente e non posso e non devo avercela con mio padre perché so benissimo che questo lavoro non piace neanche a lui , ma é l' unico modo che ha per mantenermi.

A volte penso quando sarebbe più bella la sua vita senza di me.

Io ho solo lui su cui contare, niente amici , niente fratelli ..non so dove sarei finita dopo la morte di mia mamma se non ci fosse stato lui...davvero non posso essere arrabbiata con lui.

Una lacrima stava già per rigare il mio volto .

"No non devo piangere devo essere forte non" i miei pensieri furono interrotti quando urtai per sbaglio un ragazzo e lo scatolone cadde a terra sparpagliando tutti i miei libri sul marciapiede .

-scusa- dissi con un tono dispiaciuto.

-non fa niente-rispose lui sorridendomi.

Era bellissimo ...alto,capelli biondi, occhi azzurri  e con un piercing sul labbro che gli stava davvero bene .

Si inginocchiò e raccolse un libro - The hunger games davvero un bel libro - disse passandomelo.

-Grazie-

Lui mi sorrise ancora e se ne andò .

Io finí di raccogliere i miei libri .

Arrivai poi alla mia nuova casa.

Era abbastanza grande ma con un minuscolo giardino dove erano piantati fiori di diversi colori.

Entrai, salutai mio padre , salii le scale e appoggiai lo scatolone sulla scrivania   e cominciai a mettere i libri sulle mensole .

Mi fermai su un libro The hunger games che mi fece pensare a quel ragazzo, scossi la testa e lo misi sulla mensola.

-Jenette- urlò mio padre - é pronta la cena-.

Scesi le scale velocemente e mi sedetti ti fronte a mio padre.

Per cena c'era la pasta al pomodoro.

La mangiai senza dire una parola fino a quando mio padre cominciò a farmi le solite domande :

Come stai?

Ti piace questo posto?

E altre domande di questo tipo .

Risposi a tutte le domande con semplici risposte:

Bene

Si

No  ecc.

Finita la cena tornai in camera mia e suonai per un po la chitarra non ero molto brava ma suonarla mi faceva stare meglio

Dopodiché mi sdraiai sul letto mio enorme letto pieno di cuscini a fissare il soffitto.

Non avevo voglia di leggere continuavo solo a pensare a quel ragazzo.

-no, Jenette non ti affezionare.-

Dopodiché mi addormentai .

Ciao a tutti

Scusate se non é un granché ma é la mia prima storia e sto facendo di tutto per creare qualcosa di carino...

Ringrazio subito chi lo ha già letto e chi lo leggerà.

Grazie!

                               Sara

PS mi scuso anche per gli errori (orrori) ortografici che potreste trovare in questo capitolo .

Long way home// Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora