i hate you || xiuchen

19

mi misi a sedere sul letto e mi prese un colpo quando sentii squillare il mio telefono. chi mi sta chiamando così tardi? mi strofinai un po 'gli occhi e misi la luminosità al minimo.

jongdae.

risposi subito.

"jongdae! parlami, la tua voce mi manca..." sospirai. lui rise.

"minseok, mi dispiace, spero che tu possa perdonarmi." presi un sospiro di sollievo.

"non hai fatto niente, per cosa ti stai scusando? non dovresti." mugolò in risposta.

"stai bene?" mi chiese con voce tremante.

"certamente, e tu?"

"s-sì ..." rise.

"sembri così carino quando balbetti." sbottai a caso. tossì un po' e poi rimase in silenzio.

"jongdae, perché mi chiami se non hai intenzione di parlare con me?" chiesi con un cipiglio.

"u-uh ... io-io chiuderò allora ..." immediatamente riattaccò. sospirai mentre gettavo il telefono sul letto e rimettevo la faccia nel mio cuscino.

mi ritrovai a non riuscire a dormire per tutto il resto della notte.

"minseok! il boss vuole vederti nel suo ufficio!" urlò il mio collega mentre avevo appena preso i documenti dalla stampante. annuii.

sospirai mentre graffettavo i documenti e li davo alla signora della reception, dirigendomi subito dopo verso l'ufficio dei miei capi.

bussai attendendo una risposta. si udì un debole "entra pure", così girai la manopola ed entrai, chiudendo leggermente la porta dietro di me. mi inchinai un po' e poi mi sedetti di fronte al mio capo.

"minseok, sai perché ti ho chiamato?" mi chiese, battendo le dita sul tavolo senza un ordine particolare.

"no signore." risposi onestamente.

"minseok, questo è il tuo ultimo giorno. sei licenziato." il mio cuore si fermò e la mia bocca si spalancò. non osavo rispondere, annuì solamente mantenendo un viso privo di emozioni. mi consegnò un foglio da firmare e, esitante, lo firmai.

mi strinse la mano per l'ultima volta.

cosa farò adesso?