5. Pareri

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Tornato a casa, scrivo subito sul gruppo dei ragazzi per dirgli di venire da me nel pomeriggio, consapevole che, per quanto sono stanco, non concluderei nulla sui libri.
A questo proposito, controllo l'orario del giorno seguente. Ultima ora di inglese.
Sospiro e mi butto sul letto a peso morto.

«Oh coglione, hai ancora la divisa di scuola addosso!»
È l'unica cosa che sento, indubbiamente da Jin, prima di sentire tre corpi schiacciati sulla mia schiena. Direi proprio di aver dormito tutto il tempo prima del loro arrivo.
Sbuffo e mi alzo per cambiarmi, non ho vergogna davanti a loro.
«Com'è andata oggi, piccolini?» chiede Hoseok, sedendosi sulla sedia accanto alla mia scrivania.
«Quando ci dai un taglio con questi nomignoli se siamo solo un anno più piccoli di voi?» Jimin rotea gli occhi. «Comunque tutto okay, abbiamo conosciuto il sostituto del professore di inglese, è giovanissimo direi!»
«Bel partito?» chiede Seokjin ridendo.
«Sì assolutamente, non è vero Kookie?»
Mi guarda mentre mi appoggio alla scrivania accanto ad Hoseok, appena finito di cambiarmi. Ha qualcosa di strano negli occhi e passano dei secondi di silenzio che sembrano interminabili. Mi accorgo di aver assunto un'espressione strana e rilasso i muscoli della faccia, cercando di eliminare qualsiasi preoccupazione dal viso.
«Mh, sì, no, boh, cioè è un professore, non credo siano pensieri a cui dare retta. Comunque, vi va una partita a GTA?»
Cambio argomento velocemente, per distogliere l'attenzione dalla mia risposta troppo frettolosa. È strano il modo in cui me l'ha chiesto, tutto qua. Non mi meraviglio che ci scambiamo dei pareri su degli uomini, insomma, lui è gay, Jin apertamente bisessuale, mentre Hobi ed io non ci siamo ancora definiti, ma probabilmente non portiamo l'etichetta degli etero.

«Sono due ore che giochiamo, sono esausto e affamato!» Jin si stiracchia.
«Rimanete per cena, non sarà un problema per i miei, o avete da fare?» mi volto verso gli altri che scuotono la testa in segno di negazione. Facciamo sempre così, passiamo giornate intere a casa di uno del gruppo.

«Ragazzi, ora rispondetemi seriamente: che devo fare con Yoongi? È in classe con voi e sa che siete miei amici e non vi ha mai detto nulla di me, però ogni tanto arrivano dei like alle mie foto oppure mi fissa per i corridoi. Okay, potrebbero essere solo delle fantasie mie, però non so a che livello sono pazzo. Insomma, vorrei capire se ha solo voglia di scherzare oppure mi trova un minimo attraente, che so. Voi che dite?» ci guarda uno ad uno Jimin, stringendo le ginocchia al petto. Sembra un bambino impaurito, la tenerezza che può fare.
«Jimin-ah, ti voglio bene da morire e se questa storia ti fa star male allora è meglio che tu la smetta. Quanti ce ne sono là fuori meglio di Yoongi, ah? Facciamoci così, gli diamo una sorta di ultima occasione. Tu non hai mai fatto nulla in risposta ai suoi like tattici da 12enne o alle gare di sguardi manco fosse un latin lover; ora piuttosto, rispondi, mangiatelo con gli occhi, morditi il labbro quando lo guardi, mettigli il doppio dei like. Se neanche così si smuove, lo lasci perdere. D'accordo, Chimchim?» propone Jin, con il suo solito fare da padre del gruppo. Jimin sfoggia un sorriso enorme e poi gli si butta addosso per abbracciarlo.
«Coraggio Kookie, è anche il nostro momento!» ed io e Hoseok ci gettiamo su di loro.
Vorrei ce ne fossero mille di questi momenti.

Teach me. || VKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora