Mi affretto a prepararmi ad un pomeriggio di shopping estremo, quando sinceramente avrei preferito stare a casa sdraiata sul letto con un libro.
Ma oramai conosco Ambra: se si mette in testa una cosa la deve fare. Sarebbe in grado di trascinarmi per tutti i negozi del piccolo centro della nostra città.
Sento il campanello di casa suonare ripetutamente, così corro giù per le scale rischiando di cadere. Apro la porta e trovo Ambra con un sorriso smagliante. Finisco di prepararmi mentre mi elenca tutto quello che vuole comprare, ma io non l'ascolto."Mi stai ascoltando?" Chiede passandomi una mano davanti al viso come per farmi svegliare dal mio stato di trance.
"Ehm... sì certo" le rispondo schiarendomi la voce.
"Non mi mentire, ti conosco troppo bene Maya. Che succede?" So che se non glielo dico non smetterà di insistere
"Alessio... Non lo so, non riesco a fidarmi questa volta ed ho uno strano presentimento. Spero solo che io mi stia sbagliando e che questo 'lavoro scolastico' finisca al più presto"
"Stai tranquilla. Non ti ha mai dato problemi del genere e non credo che lo faccia ora e per di più con quella viscida. Non è tipo da queste cose"
In fondo ha ragione, ma non so, c'è qualcosa che mi turba. Finchè tutto questo non avrà una fine io avrò sempre questo pensiero frullarmi in testa.
Sarà il settimo negozio che giriamo da capo a fondo e Ambra è come sempre instancabile, anzi sembra che ad ogni negozio che entriamo sia più determinata del precedente. Fare shopping con lei è un vero e proprio suicidio e menomale che la accompagno solo una volta al mese altrimenti non so se avrei potuto reggere tutti i weekend questa agonia.
Io ho deciso stranamente di comprare un paio di jeans, giusto per buttare quelli che ho ormai da un paio d'anni. Ambra ha svaligiato tutti i negozi senza tener conto a spese, infatti da quando ha preso la carta di credito non riesce a darsi dei limiti, non che prima se li riuscisse a dare, ma rispetto ad ora era molto ma molto più controllata. Non si può di certo dire che sia una tirchia, su questo non ci piove.
"Alessio?!" Quasi urlo.
"Che stai dicendo?" Mi chiede Ambra guardandosi intorno.
"Guarda" le rispondo indicando più avanti di noi.
"Ales.." la fermo prima che lui si accorga di essere chiamato.
"Seguiamolo" le dico convinta mentre lei mi guarda storto. In effetti non è da me comportarmi da stalker; solitamente queste sono idee di Ambra.
Ad un certo punto si ferma e vedo comparire Jasmine. Non ci posso credere. Cosa dovranno fare? Continuiamo a seguirli mentre Ambra mi scongiura di lasciar perdere, ma non l'ascolto.
Si allontanano dal centro per entrare in un vicolo. E nonostante io sappia che ciò che sto facendo è sbagliato, le mie gambe continuano imperterrite a seguire quei due.
Aprono un cancelletto ed entrano in casa, che presumo sia quella di Jasmine.Sovrappensiero vengo trascinata nuovamente nei negozi fino alla loro chiusura, quindi torno a casa dopo aver accompagnato Ambra che aveva un migliaio di sacchetti pieni di vestiti.
Appena varco l'ingresso trovo mio padre: "ciao tesoro, mi sei mancata" mi dice con un sorriso a trentadue denti. Non mi ricordavo che tornasse oggi. Ho proprio la testa da un'altra parte in questo periodo.
"Anche tu pa'. Dimmi un po' come sono andate le gare"
Inizia a raccontarmi e passiamo tutta la serata così. È bello vederlo così felice, anche quando le gare non vanno per il meglio. Sono fiera di lui e di me stessa per avergli fatto tornare il sorriso.Sto per entrare in doccia quando il mio cellulare suona avvisandomi dell'arrivo di un messaggio.
"Amore scusa se in questi due giorni non mi sono fatto sentire ma ero veramente impegnato. Un bacio. Alessio".
Visualizzo e non rispondo. In questi due giorni ho cercato di chiamarlo ma mi dava sempre irraggiungibile o suonava a vuoto.
Da quando si vede con Jasmine è assente, anche se, come dice lui, si vedono solo per dei progetti scolastici. Spero che ciò finisca presto perché sinceramente mi sto stufando di questa situazione. Sembro io la terza incomodo. E se cio andrà avanti per molto prenderò le mie decisioni e agiró, perché di soffrire non ne ho voglia, soprattutto se la persona che mi provoca dolore non si interessa a me.Domani andrò a scuola e il pomeriggio partirò con mio padre per la sua prossima gara, anche se sarà abbastanza lontana. Ho bisogno di staccare dalla quotidianità e questo è il miglior modo per farlo. Il rombo dei motori sostituirà tutti i problemi mettendoli da parte.
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Capitolo corto lo so, ma non potevo andare avanti altrimenti sarebbe venuto troppo lungo.
Cosa pensate di Alessio?
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Cross d'amore
Romance*EBOOK E CARTACEO* Ottimi voti a scuola, un fidanzato perfetto, un padre perfetto e una vita quasi del tutto perfetta finché qualcosa, o meglio qualcuno, non entra nella sua testa e ci fa un bel casino. Il motocross e lui, la sua più grande pazzia. ...