Il nostro scambio di bigliettini mi ha fatto riflettere per tutta la durata della lezione di algebra. Me ne sono rimasta lì, con gli occhi fissi sulle complesse formule scritte alla lavagna e il pensiero rivolto al nostro scambio di battute.
Perchè ha tentato questo riavvicinamento con me ? Cosa l'ha portato a fare un'azione del genere? Spero non sia un altro dei suoi giochetti, sarebbe un po' infantile da parte sua.
E se cosi non fosse, crede davvero che gli spiegherei il perché del mio ritorno, crede davvero che possa essere capace di metterci una pietra sopra e far finta di nulla? Certe cose non si possono mettere da parte, non si possono dimenticare da un giorno all'altro. Ci ho impiegato quattro anni della mia vita per venirne fuori.
Sospiro al suono della campanella di fine ora. Mi aspetta una delle lezioni più terribili: educazione motoria.
Non sono mai stata un'amante dello sport, a parte le brevi corsette pomeridiane per perdere qualche chilo di troppo. Non mi piace mettermi in imbarazzo davanti ai ragazzi della mia età, dimostrare di non essere capace neanche a tenere un pallone in mano.
E sopratutto, mi mette a disagio la divisa sportiva che sono costretta ad indossare: una t-shirt azzurra e bianca e dei pantaloncini grigi.
Ed è proprio questa che tiro fuori dal mio armadietto degli spogliatoi della palestra. Lego i capelli in una coda alta e prima che possa essere del tutto pronta, fanno il loro ingresso alcune ragazze del mio stesso anno, tra cui anche Alexa ed Amy. Quest'ultima mi si avvicina e comincia a cambiarsi accanto a me, sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi.
« Ma guarda un po', finalmente abbiamo modo di parlare con te. » questa volta non è Amy a parlare, ma bensì Alexa, il cui tono di voce non nasconde il disprezzo che prova nei miei confronti. La guardo con odio, stringendo i pugni lungo i fianchi. Mi scocca un sorriso malefico, guardandomi dritto negli occhi. Tutte le sue amiche si voltano a guardarmi ed io vorrei solo scomparire.
Questa è una delle tante cose che temevo, ed ecco che sta succedendo.
« Allora, come è andata la vacanza a New York? Anche lì ti scambiavano per una stupida imbranata? » Sento le guance andare a fuoco, quando le sue compari scoppiano in una risata che coinvolge anche lei. Amy si sposta al mio fianco e guarda con altrettanto odio il gruppo.
« Lasciala in pace, Alex! » Alexa solleva entrambe le sopracciglia, forse sorpresa che Amy abbia preso le mie parti.
« Amy, mi deludi! Difendi questo piccolo insetto fastidioso? » Amy avanza di un passo quasi fino a fronteggiarla, nonostante la sia bassa statura.
« Ti ho detto di smetterla, cosa non capisci di questa parola? » Le due si studiano con odio, fino a quando afferro lentamente il braccio di Amy e la tiro indietro.
« Lascia perdere Amy, non ne vale la pena. » Alexa sposta i suoi occhi glaciali su di me, per poi assottigliare lo sguardo.
« Io ne valgo sempre la pensa, moscerino. Impara a difenderti da sola, piuttosto che farti la pipì addosso, come qualche anno fa. » I miei occhi si riempiono di lacrime, ma con tutta la forza che ho dentro, penso ai miei genitori, ai loro sacrifici, e sopratutto penso a me stessa, le tiro indietro. Mi limito a deglutire a fatica, nello stesso momento in cui la porta dello spogliatoio si spalanca.
« Che sta succedendo qui? » Ecco il diavolo in persona, con addosso soltanto dei pantaloncini grigi e la stessa nostra t-shirt, soltanto che questa gli mette in risalto i muscoli delle braccia, tendendosi sul resto del petto. In un altro momento, in un'altra vita, sarebbe una visione magnifica, ma ora riesco soltanto a guardarlo con odio.

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Fall Out
RomanceEvelyn è tornata in Texas dopo aver trascorso quattro anni a New York. Ricominciare da capo non sempre è facile come sembra. Spesso la buona volontà, la voglia di farcela, non bastano. Lo sa benissimo lei, la cui voglia di tornare alla vecchia vita...