Afresh || Louis Tomlinson

Capitolo 9

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Afresh.

Capitolo 9.

Era tutto confuso, la testa continuava a girargli senza tregua. Si trovava in una stanza che sicuramente non era la sua, pareti colorate di un rosso acceso, si alzò lentamente per via del mal di testa, e guardandosi attorno cercò di capire di chi potesse essere quella stanza e se c'era mai stato prima. Non gli veniva nessuno in mente. Guardò per terra e vide i suoi vestiti sparsi per la camera, solo in quel momento si rese conto di essere completamente nudo. Si passò una mano tra i capelli lasciando che le dita dristichino i nodi, sospirò e cercò di ricordare cosa poteva essere successo la sera prima. Riusciva a ricordare solo che aveva litigato con la sua ragazza e che era entrato in un locale e ordinato qualcosa da bere, dopo di che il buio più totale. Si alzò dal letto raccogliendo i suoi vestiti dal pavimento e dirigendosi nel piccolo bagno della camera. Si vestì e si guardò allo specchio, sembrava uno zombie, la pelle pallida, due grosse occhiaie sotto gli occhi, il mal di testa che continuava a martellare e non solo per la sbronza, anche per la confusione, l'amnesia di certo non aiutava. Si sistemò come poteva i capelli e fece per uscire da bagno quando un conato di vomito lo riattirò verso il water. Dopo aver vomitato si pulì la bocca e uscì per ritornare nella stanza. Si guardò attorno cercando un qualcosa che lo portasse a capire da chi aveva passato la notte. Non trovò niente di particolare, solo un armadio pieno di abiti striminziti, una scarpiera piena di scarpe con il tacco, che più che tacchi a Harry parvero trampoli, essendo abituato a stare con Chiara dove le scarpe più alte che di solito indossa sono le Air Force, iniziò a farsi un' idea di dove poteva essere. Si appoggiò al comò e cercò di calmarsi e di non pensare al peggio. Prese il cellulare per controllare l'ora, erano le 9 del mattino e tutti dovevano ritrovarsi alle 10.30 all'aeroporto, per fortuna era ancora in tempo. Trovò anche molte chiamate perse da Chiara,Zayn,Valeria e Louis. Più alcuni messaggi

'Harry dove sei finito? Ci stiamo preoccupando. xxValeria'

'Hazza perchè non rispondi? Che cosa è successo? Fatti sentire il prima possibile. xxLouis'

'Mi sto veramente preoccupando, rispondi xxZayn'

'Amore, ti prego richiamami, io e Matteo ti stiamo aspettando. Abbiamo bisogno di te, ci siamo detti di parlare di tutti i nostri problemi. Voglio chiarire questa faccenda ti prego. Rispondi. Ti amo. xxChiara'

'Matteo continua a chiedermi dov'è suo papà, ha bisogno di te, ti prego torna xxChiara'

'Mi dispiace tanto che tu ti sia fatto un idea sbagliata di quello che è successo. Io amo solo te, ti prego ne possiamo parlare? xxChiara'

Una lacrima solitaria gli rigò il viso, l'idea di aver commesso il più grande errore della sua vita mentre la sua famiglia e i suoi amici lo aspettavano in albergo preoccupati gli stava divorando la mente. Decise di scendere al piano inferiore per vedere se c'era qualcuno in casa. Mentre scendeva non potè far a meno di notare che in quella casa non c'erano foto appese, quadri, o libri. Era solo piena di vestiti e scarpe col tacco, biancheria intima sexy e mobili moderni e costosi. Più scendeva e più sentiva l'odore di uova e bacon fritto, seguì l'odore che lo condusse in una cucina molto grande con al centro un tavolo di vetro.

"Finalmente ti sei svegliato, ti sto preparando la colazione. Vantatene perchè non lo faccio mai con i miei clienti, beh in realtà non li faccio nemmeno restare a dormire ma insomma, Harry Styles non ti capita tutti i giorni! Ecco perchè non ti farò neanche pagare, insomma mi hai fatto veramente divertire ieri sera. Oh sto parlando troppo? Per questo faccio questo lavoro, non c'è bisogno di parlare, basta solo gemere!" Continuava a blaterare una ragazza dai capelli neri e  dalla carnagione bruna mentre cucinava. Harry iniziò a respirare affannosamente passandosi la mano tra i capelli.