Un viaggio a Parigi Biemma// Due Lingue e un'unico sentimento 2

Avec moi💗 5^ giorno

E:Tuo nonno?
B:sì,te ne parlo dopo
E:Va bene.

Salto temporale 14:10/15:00
Abbiamo passato il pranzo in tranquillità e ora saliamo le scale per andare nel nostro appartamento.
Mi siedo a tavola mentre Simone è impegnato a riscaldare il tè.

B:Tu come stai? -mi dice ancora concentrato a preparare il tè-

E:io bene,perché?

B:Non c'è un perché,lo sai che mi preoccupo sempre per te.

E:ed è per questo che sei il mio principe.

Dopo avegli rivolto queste parole si gira verso di me,si mette in ginocchio e mi prende la mano per poi baciarmela.

B:Amore non penso che fa caldo perché sei diventata rossa? -mi chiede ironico-

E:Boh

Dopo aver pronunciato questa sillaba abbasso la testa ormai arrossita.

B:Tu arrossisci sempre quando ti porgo queste attenzioni vero?

E:sí,sempre... -dico ancora con la testa bassa-

B:dai! -mi dice dolcemente sollevandomi il mento-

Mi abbraccia dolcemente mentre sussurra tra se e sé la parola :"Amore" che mentre mi stritola tra le sue braccia diventa sempre più dolce.
Questo dolce silenzio si interrompe quando Simone inizia a parlare.

B:Non voglio rovinare questa atmosfera ma ho bisogno di sfogarmi.

E:Sí hai ragione.

Mi da un piccolo bacio sui capelli per poi voltarsi e prendere le due tazzine di tè.

B:Ecco a te.

E:Grazie.

B:Figurati.

Simone interroompe nuovamente il silenzio e incomincia a raccontare.

B:Io tenevo molto a mio nonno ed é venuto a mancare quando io avevo tredici anni.

E:Mi dispiace.

B:In tutto questo cercherò di rimanere chill.

E:tranquillo.

B:Anche Sara era molto legata a lui ma quando eravamo soli,io e nonno, lui mi diceva che io ero il suo preferito. D'estate andavo a dormire sempre da lui. Nella sua enorme villa c'era un prato di rose affascinante.
Principalmente, le rose erano rosse e in certi periodi spuntavano alcune blu e bianche.
Le mie preferite erano quelle blu e quelle bianche.

Mi sorride e poi ricomincia a raccontare.

B:Quando dormivo da lui mi alzavo sempre verso l'alba solo per sentire il cinguettio dei passerotti e il profumo della rugiada che si poggiava sulle rose. Mio nonno credeva molto nell'amore,lui diceva che un sentimento non è il gioco di sguardi in sè ma è quello che si nasconde dietro gli occhi di una persona.
Io non capivo mai il senso di questa frase ma mi diceva che l'avrei capito da grande,quando nella mia vita sarebbe arrivata una persona speciale.
Diceva che le rose potevano rappresentare l'amore:sono raffinate ma allo stesso tempo pungono,fanno male.
Io non capivo questi paragoni che faceva ma...avrei capito da grande.
Mio nonno sarebbe stato molto contento di NOI.
Tu mi hai insegnato ad amare.
Credo di non poter vivere senza di te.

Io ascolto in silenzio mentre dal mio occhio inizia a scendere una lacrima.

B:Ehi. -mi dice facendomi sedere sulle sue gambe-

Appoggio la testa sulla spalla di Simone mentre lui continua a raccontare.

B:Lui pensava anche che le rose in un certo senso si purificano con la rugiada e che essa rappresentava le nostre lacrime: dopo aver pianto noi ci "purifichiamo",ci sfoghiamo e ci sentiamo meglio.
Passavo molto tempo con lui e quando è morto mi sono rinchiuso dentro la mia stanza e non sono uscito per tre giorni.
Se ora sono cosí,lo sono grazie a lui.

Si interrompe lasciando che quella lacrima che da tanto aveva trattenuto dentro di lui bagnasse la sua guancia.
Appoggio la mia fronte alla sua.

B:Lui riteneva che le rose bianche e quelle blu sono rare,come te,ovvio!

Ed ecco che un'altra lacrima,copiosa,scende sul mio viso.
Lui avvicina le labbra alle mie approfondendo sempre di più il bacio e con il suo pollice mi ferma la lacrima mentre sta per scenderne un'altra.

Spazio autrice
Ciao ragazze! Questo è uno degli ultimi capitoli di questo libro...
Spero che questo capitolo vi piaccia❤
A presto❤