"Perché mai dovrei alzarmi? Oh, Gesù... E chi ne ha voglia?" penso questo ogni lunedì mattina e oggi non fa eccezione, anzi, credo di essere più convinta che mai del fatto che non ci sia nessun valido motivo per il quale valga la pena anche solo provare ad alzarmi dal mio comodo letto. So che non è così ma "who cares?" penso illudendomi del fatto che lui non mi troverà.
Per un attimo mi sento in colpa ma poi penso "beh...dopotutto non c'è nessuno che mi costringa ad andare a scuola..." ancora sento il senso di colpa;
Sospiro "ribadisco! Non vedo nessun motivo per il quale valga la pena anche solo provare ad alzarmi dal mio comodo let-" il filo dei miei pensieri viene interrotto da un rumore: qualcuno sta provando ad aprire la porta
"lui è qui..."
terrorizzata faccio finta di dormire.
Dopo un po' riesce ad aprire la porta "certo che è proprio intelligente" penso con un misto di orgoglio e terrore
"beh...dopotutto cosa potrebbe mai farmi? Non ha nessun' arma..." lo sento avvicinarsi al mio letto a passo felpato e cerco di far' sembrare il mio respiro il più regolare possibile (è importante mantenere la calma in certe situazioni) non devo sbagliare.
Potrebbe essere consapevole del fatto che sono sveglia e continuare comunque a tenermi sulle spine. Che crudeltà.
Ad un certo punto non lo sento più e mi preoccupo
"ok tranquillizzati...devi mantenere la calma. È un predatore, fiuta la paura. Se starai calma ti assicuro che nessuno riuscirà a farti alzare da questo let-"
"AHHHHHHHHH! MA CHE CAZZOOOOO!?" salto in aria. Che freddo. Porca troia! Sembro uscita dalla doccia! Mi giro furiosa
"Che colpo basso! Sul serio?! Rovesciarmi l'acqua addosso? TI FACCIO CASTRARE!" il mio gatto mi osserva con aria innocente e seria.
Sospiro rassegnata e scuoto la testa.
Peter è troppo intelligente per i miei gusti, insomma! Un gatto dovrebbe fare solo cose da gatti, no?! Sospiro di nuovo e accarezzo la sua testolina multicolore
"Hai vinto- gli dico -mi preparo per andare a scuola"
Entro nel bagno pensando a tutte le cose che devo fare oggi "Rilassiamoci. Iniziamo con una vera doccia" e così faccio: entro nella doccia e seleziono l'unico tasto che sono certa non mi traumatizzerá *risveglio mattutino*. L'acqua è fredda ma dopotutto è meglio non rischiare di addormentarsi in piedi.
"Chissà se l'ha capito..." penso, ma elimino subito quel pensiero dalla mia mente.
Impossibile, per quanto sia intelligente nemmeno un umano che abbia tanta fiducia e che tenga a me in me nel modo in cui lui lo fa lo capirebbe
"oppure l'ha capito e ti accetta per come sei!" dice una vocina nella mia testa
"Illusa" mi dico da sola per poi chiudere bruscamente il getto d'acqua.
Esco dalla doccia, mi preparo e scendo a fare colazione
****
"OH MIO DIO PETER! QUANTO DRAMMA! Ora ti do da mangiare, tranquillo! Non morirai!" dico guardando il mio gatto che ricambia lo sguardo come se mi chiedesse di piantare dell'erba gatta sopra la sua tomba.
Prendo del sashimi avanzato da ieri e glielo do. So già che accetterà con piacere ed infatti così fa.
Prendo una tazza (precisamente quella con su scritto "plus ultra") e ci verso del tè verde. Già. Questa è la triste realtà di chi ha la nausea mattutina

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Funny but not too much
Tiểu Thuyết ChungUn'enorme casa vuota, un gatto e una ragazza irresponsabile. Questo libro parla di burro di arachidi, ragazzi, amicizie, cibo e drammi ma non è una commedia sugli adolescenti americani. Ci sono vari litigi, teorie complottistiche da non prendere sul...