È passata una settimana dall'invio delle foto e, come al solito, tutti a scuola mi guardano
"Stupido, piccolo maniaco in preda agli ormoni" ringhio a bassa voce prendendo i miei libri dall'armadietto.
È un anno che questa storia va avanti: un profilo fake, che di solito scompare dopo aver commesso il misfatto, invia foto compromettenti o nude delle ragazze della scuola.
"Non sono riuscita a trovare niente di niente" mi dice Charlie mettendomi una mano sulla spalla.
Io con molta grazia sbatto l'anta dell'armadietto e la guardo furiosa negli occhi. Non sono arrabbiata con lei ma sento che potrei fermare un treno a mani nude per l'irritazione e la frustrazione.
"Chiunque sia" mi dice Charlie "o è molto stupido o molto coraggioso"
Tutti quanti da quando siamo tornate a scuola mi guardano e ridono.
Tutti tranne le vittime del maniaco.
Vorrei tanto capirci di più: durante questa settimana non ho potuto fare a meno di sentirmi in colpa perché ho ignorato la faccenda per tutto l'anno.
A dire il vero ho avuto solo una richiesta riguardo questo caso ma avrei dovuto capire che era molto più grave di quanto pensassi.
Beh, in realtà mi si era presentato attraverso le foto della capo cheerleader Amanda Smith quindi mi sembra plausibile che io avessi sottovalutato il problema (foto di Amanda nuda ne girano molte per la scuola).
Ad un certo punto sento che qualcuno mi tocca la spalla per chiamarmi mi giro, sempre con uno sguardo assassino, e mi ritrovo davanti agli occhi Reece.
Cambio subito espressione.
"Ei, ciao Reece" gli dico sorridendo
Lui mi guarda e si acciglia "Oggi sembri più micidiale del solito"
"Uhmmm... ehmmm... grazie?" lui continua a guardarmi come si guarda un cubo di rubik quando si tenta di risolverlo per la prima volta, sono a disagio quindi mi guardo attorno.
Da lontano vedo un mucchio di giocatori di calcio che ci squadra aspettando il loro capitano (Reece). Il quale sta ancora scrutandomi come per creare una copia di me il più simile possibile all'originale.
"Si beh...dimmi che succede" gli dico scuotendolo dal tranche
"Ah, già. Ti volevo dire semplicemente che ho scoperto che quelle foto sono fatte su commissione"
Lo guardo stupita e gli faccio cenno di andare avanti "i ragazzi della squadra lo fanno spesso" a questo punto lo guardo disgustata e lui si rende conto di quello che ha appena detto e arrossisce mettendomi una mano in faccia "NON IO. NON NE AVEVO IDEA FINO A IERI SERA"
"Questo è il karma"
"Si... Però ahi..."dico a Reece
"Ah scusa. È la tua influenza" mi dice levando la sua mano dalla mia faccia
Lo guardo e non riesco a non farmi uscire un sorrisino pensando a tutte le volte in cui l'ho fatto io.
"Grazie per l'informazione" gli dico "Adesso vai dai tuoi compagni prima che chiamino la polizia o peggio decidano di venire quì a ripenderti di persona e levarti dalle mie grinfie"
Lui annuisce e se ne va, mi giro verso Charlie che mi guarda con un sorriso sospetto stampato in faccia.
"Che cosa trami?" le domando
"Niente" mi risponde lei ma i suoi occhi brillano di una luce furba, si gira e riesco ancora a vedere l'ombra di un sorriso.
Ho l'impressione che mi ucciderà nel sonno.
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Funny but not too much
General FictionUn'enorme casa vuota, un gatto e una ragazza irresponsabile. Questo libro parla di burro di arachidi, ragazzi, amicizie, cibo e drammi ma non è una commedia sugli adolescenti americani. Ci sono vari litigi, teorie complottistiche da non prendere sul...