"Buongiorno principessa" mi dice Charlie anche se sono le 12:00 quando apro gli occhi, mi giro verso di lei e all'improvviso vengo investita dai ricordi del giorno precedente. Scatto in piedi e mi precipito fuori dalla camera, scendo le scale barcollando e appoggiandomi al muro per lo stordimento ma testarda e ostinata come non mai continuo a correre
"ALEEEEEEEEEC! VIENI FUORI BRUTTO MANIACO!" urlo correndo per il primo piano.
Mentre corro per il corridoio inciampo su bicchieri, bottiglie, scatole di pizza, persone ed un poliziotto con la faccia scarabocchiata.
Ad un certo punto si apre una porta e fa capolino Reece "Ah, sei sveglia" dice stropicciandosi gli occhi ancora mezzo addormentato "Pensavo ci fosse un terremoto" ironizza e capisco che è di cattivo umore
"Dov'è Alec?" gli chiedo ignorando il suo commento
"L'ho buttato fuori e ho distrutto la fotocamera" mi rassicura "Che ne dici di andare a fare colazione?" mi domanda cambiando velocemente discorso
Sento che il mio stomaco approva e, anche per farlo contento, chiamo Charlie e andiamo a fare colazione tutti insieme
"Allora...- inizio mentre apro il frigorifero -ieri ero ubriaca fradicia, vero?"
"Si" rispondono in coro Charlie e Reece
"Charlie anche se ubriaca ha chiamato te e Lucas..." prendo la torta avanzata da ieri
"Si"
"Alec mi ha fatto delle foto molto compromettenti volendole poi condividere..." prendo un cucchiaino dallo scolapiatti
"Si"
"Siete arrivati voi..." mi siedo con gli altri a tavola
"Si"
"Avete distrutto la fotocamera di Alec..." inizio a mangiare
"Si"
"L'avete buttato fuori..." mando giù un boccone
"Si"
"E tu e Lucas mi avete vista in biancheria intima" dico indicando Reece con il cucchiaino
"Si..." ammette Reece imbarazzato
"Non fa niente, grazie per ieri" dico sia a lui che a Charlie e sono veramente grata "Dovrei ringraziare anche Lucas ma a quanto pare non c'è o non è sveglio"
E dopo questa frase Reece diventa rosso come un pomodoro, così rosso che mi sembra di riuscire a vedere un picciolo tra i suoi capelli castani
"Oh beh... In realtà è sveglio..."
Gli rivolgo uno sguardo interrogativo mentre sono impegnata a finire la torta
"Ha paura che tu lo possa uccidere" mi spiega e faccio spallucce
"Peggio per lui; io la torta non gliela lascio" penso e ne prendo un'altra cucchiaiata per assorbire l'alcool che è ancora in circolazione nel mio corpo; ad un certo punto mi sorge un pensiero improvviso in mente
"PETER!" esclamo mandando quasi di traverso l'ultimo cucchiaino di torta, per risposta sento un miagolio e il mio gatto spunta dal nulla scavalcando una scatola di pizza
"Ma che ca-" Charlie mi tappa la bocca prima che io possa finire di pronunciare la prima parolaccia del giorno
"Niente volgarità di prima mattina. Sono andata io a prendere Peter a casa tua visto che ho la copia delle chiavi"
Prendo Peter in braccio e ringrazio Charlie mentre cerco qualcosa da dargli per colazione
"No ma fai come se fossi a casa tua" sento dire a Reece mentre prendo una scatoletta extra large di tonno al naturale, non gli rispondo e decido che gli parlerò in seguito.
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Funny but not too much
General FictionUn'enorme casa vuota, un gatto e una ragazza irresponsabile. Questo libro parla di burro di arachidi, ragazzi, amicizie, cibo e drammi ma non è una commedia sugli adolescenti americani. Ci sono vari litigi, teorie complottistiche da non prendere sul...