2-Riyen

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Era un uomo incappucciato con una tunica nera e con l'inconfondibile anello della congrega di Lizior. L'incappucciato ricevette l'amuleto dal sacerdote che dileguò velocemente la folla, finendo in fretta i riti per un corpo che ormai era svanito.
L'uomo incappucciato arrivò ai piedi di un colle, sul quale vivevano Leija e suo figlio.
Bussò tre volte alla porta di legno con una lenta metrica, una voce dall'interno chiese: "Chi è?".
L'uomo disse di essere un amico della madre da poco deceduta, e la porta si spalancò in un istante.
L'uomo disse: "Ciao Riyen, posso entrare?".
Riyen lo fece entrare, singhiozzando e trattenendo le lacrime; chiuse di scatto la porta e chiese: "Chi sei e cosa sei venuto a fare qui?".
L'uomo si tolse il mantello nero che lo attorniava da capo a piedi, aveva un leggero vestito di raso; di un rosso cremisi che partiva dalle braccia, circondava il busto e arrivava fino a sotto la cintura di cuoio scuro.
La sua faccia era delicata con dei capelli neri e degli occhi scuri attorniati dalla pelle chiarissima; come il volto la sua statura non era molto imponente. Dopo aver piegato il mantello disse: "Io sono Reynor, sono qui per darti questo amuleto che tua madre ti deve in eredità, con questo tu potrai padroneggiare la vita a tuo piacimento, anch'io ne ho uno; e nella nostra congrega posso entrare solo persone come noi".
Riyen rispose perplesso: "Tu conoscevi mia madre e mi vieni a dire che ho potere sulla vita!?".
Reynor rispose: "Puoi far tornare in vita Leija se vuoi, con l'ausilio di uno scettro magico".

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