Capitolo 4

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La mattina seguente a svegliarmi sono i riflessi del sole che penetrano dalla finestra, dopo pochi minuti mi alzo e sistemo il posto in cui avevo dormito. Dopo di che vado in bagno per farmi una doccia veloce , mi vesto mettendo un semplice jeans chiaro e un top nero . Sento una voce dalla cucina che mi chiama. - Jennifer, è pronta la colazione.- urla Mark , vado in cucina trovandomi un piatto di pancake accompagnati da fragole e frutti di bosco. - oddio, non ho mai visto cibo così bello in vita mia !- esclamo -beh qui ora assaggerai molte cose nuove- sorride . Dopo qualche attimo sentiamo Gavin che scende con indosso una maglia tutta stropicciata e i capelli in disordine, si siede alla mia destra non degnandosi manco di un buongiorno e delle scuse.
Jennifer hai dormito bene ?!- domanda Mark , - in verità il divano era un po' scomodo ma tutto sommato sono stata bene!- rispondo . Gavin continua a mangiare ,indifferente, la sua colazione - Menomale - dice con nonchalance - Aspetta un attimo ! Divano ?! - La stanza era occupata- risponde freddamente Gavin - GAVIN dovete condividerla , non è possibile che dorma su un divano , ne avevamo anche parlato!!- dice Mark alzando il tono di voce - Non t-ti preoccupare- Sibilo - No, non scherziamo proprio jennifer per favore - dice Mark - Eh va bene !- sbuffa Gavin andandosene via . - Mi dispiace davvero tanto , adesso vado a sistemare stesso io e poi a lavoro , se hai bisogno non esitare a chiamarmi- porgendomi un fogliettino. Gli faccio cenno con la testa ed esco dalla casa.






Devo dire che la giornata non è incominciata come speravo , il disagio che avevo ieri c'è tutt'ora, ho tanta paura, sono sempre stata abituata a stare nel convento dovevo solo stare alle regole. Ho tanta paura di non riuscire ad integrarmi! Che sia solamente un peso! Ma perché mia madre, se si può definire così mi ha lasciato qui, chi sono queste persone ?!
Dopo una breve riflessione mi abbatto nella città di New York, definita la grande mela. È un posto fantastico, molto incasinato, ma anche particolare.
Sono alla ricerca di una scuola di danza per un impiego, non pretendo chissà cosa, anche insegnare ai bambini, mi andrebbe bene!
In lontananza vedo un gruppo di ragazzi di fronte a loro eccola che la trovo: New York, dance accademy. Ne sono subito innamorata infatti deciso di raggiungere anch'io quei ragazzi .
Dopo un paio di minuti entriamo in questa Accademia è gigante, un tetto a forma di cupola , e le pareti di un colore pastello, tutto molto allegro. Ci sono un sacco di sale di svariate misure , il tutto con pareti di vetro quindi posso vedere tutto.
Decido di entrare in una sala perché ad attirarmi è una ragazza, dalla corporatura robusta e i capelli color mogano.

-Salve- dico a voce molto bassa, - Heyyyy ciao, il mio nome è Alessia! Sono l'insegnante qui, tu sei nuova?- dice tutto con un sorriso a 32 denti . Dandomi sicurezza - Io sono Jennifer, non sono nuova in verità, vorrei lavorare qui - dico molto timidamente. Lei mi guarda un po' stranita come se avessi detto chissà cosa - Scusami ?! Credi di arrivare qui , così e noi ti diamo un lavoro ?!- sputa veleno

Come cambiano le persone

i -io- sibilo - eh no cara dobbiamo prima vedere di cosa sei capace se meriti questo posto !!- dice lei -Adesso vai alla reception a prendere dei moduli compilandolo con tutti i tuoi dati ! Ti chiameremo noi per le selezioni. Scioo- fai lei con un gesto della mano


Mi sento molto imbarazzata come ho potuto credere che mi avrebbero presa subito , come sono stupida...
Cammino con lo sguardo abbassato ma non mi accorgo che avanti a me c'è una persona , senza volerlo gli vado addosso.
- Cazzo!!- fa questa

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