Alessia che mi difende cosa ? Ma cosa è successo a tutti? Prima mi odiano, adesso prendono le mie parti?!
-Jennifer, non ti preoccupare.- Fa lei sorridendomi, e gli altri che all'improvviso cessano di parlare
Io esco fuori a prendere un po' d'aria pensando a tutto ciò che mi stava succedendo.
L'unica cosa positiva è che almeno, Gavin ed Alessia non mi parlano con disprezzo.
Mi sono sentita super imbarazzata e inutile..Quando d'un tratto sento qualcuno alle mie spalle, mi giro ed è Gavin
-Hey- fa lui , -Ciao- rispondo io girandomi e continuando a guardare ciò che stavo fissando
-Mi dispiace, per ciò che è successo- venendo al mio fianco -Non ti preoccupare, sono abituata ormai a stare nell'ombra ed essere umiliata- sento una lacrima che vuole uscire cerco di trattenerla ma questa solca il mio viso , con un scatto veloce l'asciugo subito. Ma Gavin s'accorge di questo gesto . - Jennifer , parlami, cosa ti è successo ?!- fa lui insistente -MA PERCHÉ ALL'IMPROVVISO MI PARLI , VUOI SAPERE DI ME ?! fino a stamattina per te ero una che faceva i canti di chiesa !!- Urlo andandomene via , lasciandolo solo . Entro di nuovo nella sala e solo vedendola e pensando a ciò che era accaduto qualche minuto fa, rabbrividisco. Vedo che Alessia stava sistemando la sala per metterla apposto e mi avvicino verso di lei.
-Volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me- dico sorridendo , - oh ma non ti preoccupare, ho capito che persona sei e sono stata stupida anche io dal principio a trattarti in quel modo, ti sarai fatto sicuramente una brutta impressione su di me, però sappi che non sono affatto così! Domani mattina ritorna e ti darò una mano anche per le selezioni!- si ferma per un secondo -Mi dispiace davvero tanto , abbiamo incominciato col piede sbagliato, incominciamo da capo- sorride - io sono senza parole , grazie di cuore, ne sono molto felice! Per me non c'è problema- le sorrido nuovamente. - Beh allora domani, con noi ci sarà kekka è una mia collega , ma vedo che l'hai conosciuta già!-Il mio cuore si riempie di gioia, non mi aspettavo assolutamente una cosa del genere, aveva ragione Mark. Però non voglio cantare subito vittoria e non fidarmi troppo.
Sento una voce che mi chiama, Gavin
Dai jenni andiamo a casa.- dice assumendo un tono autoritario
-Perché deve venire con te?-Domanda Alessia , -Perché vivo a casa sua- rispondo , -E per quale assurdo motivo, cioè nel senso non ti ho mai vista prima- dice lei con un tono incredulo -Ti spiegherò tutto domani- le dico con un sorrido.Ce ne andiamo da lì e salgo in macchina sfinita, desiderando solo che la giornata finisca. Tra me e Gavin non c'è conversazione, a spezzare il silenzio tombale e il suona della musica alla radio.
Arrivati a casa non vedo Mark suppongo stia dormendo, mi reco subito in bagno per mettere il pigiama. Ma aspetta dove devo dormire? Sembra quasi che Gavin mi abbia letto nel pensiero.-Il tuo letto già è preparato- fa lui da dietro la porta del bagno
Esco e lo vedo a torso nudo, mi sento male.
-Grazie mille - rispondo
- Quanto è carino il tuo pigiama- dice lui ridacchiando
-Non sei affatto simpatico- rispondo facendo un ghigno , mi siedo sul mio letto , quando poi noto che Gavin sta fissando il vuoto.
-Tutto bene ?- dico interrompendo quel silenzio e i suoi pensieri che si erano creati
-Hem, non lo so credo di sì- risponde lui posando lo sguardo nei miei occhi
Decido di avvicinarmi e sedermi di fronte a lui e fu lì che i nostri occhi s'incrociarono, quegli occhi così scuri che potresti perderti dentro.
- Sei sicuro?- , - sei curiosa, non so tu cos'hai? Perché sei venuta qui, chi sei?- dice lui non staccando gli occhi dai miei
-Non so perché sono qui, me lo domando anch'io, non capisco perché mia madre mi ha fatto tutto questo, non la conosco nemmeno. Non so com'è fatta ho un ricordo raro, solo quando mi portó in convento. Ma non la ricordo per niente.- rispondo -Anche io non conosco mia madre , mio padre dice che purtroppo dalla mia nascita ha vissuto solo pochi momenti con me, ma poi se n'è andata , perché dice che è sempre impegnata per lavoro. Ma com'è possibile che in questi anni non si è mai fatta vedere?- dice lui - Mi dispiace, almeno abbiamo qualcosa che ci accomuna, ho scoperto anche che con te si può parlare senza finire con l'insultarsi- sorrido per sdrammatizzare la situazione.
- Dai infondo non sei così male,Jenni- sorride dandomi una pacca sulla spalla , guardo la sua mano sulla mia spalla e subito dopo la leva.
-Allora ti va di vedere un film ? - domanda lui , -Certo perché no !- rispondoMi siedo al suo fianco , posso sentire il calore della sua pelle. Mi sento molto imbarazzata non sono mai stata così in contatto con un ragazzo tantomeno ad averci una conversazione. Poi si è confidato con me. Già il fatto che non mi disprezzi più. Che mi guardi con occhi diversi. Ci stavo male al pensiero di essere odiata o non voluta bene. Non credo che lui mi voglia bene. Ma siamo ad un buon punto. Infondo si è un bravo ragazzo.
Lo fisso per un secondo e noto che anche lui faceva lo stesso , ma subito distoglie lo sguardo verso il televisore.-A che stavi pensando?- fa lui interrompendo i miei pensieri
- Niente di che adesso , guardiamo il film- rispondo in modo fredda
Mentre guardiamo il film dopo un'oretta abbondante mi appisolo sulla sua spalla e ci addormentiamo entrambi non facendo caso a questo gesto .
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I dettagli fanno la differenza.
RomancePrologo Una donna, un uomo un figlio Una famiglia insomma. Beh, c'è qualcun'altro di nascosto Ma non solo questo qualcun'altro è nascosto anche I Segreti che ha con se ,lo sono. Bridget, 36 anni newyorkese è un'importante donna d'affari andata i...