3)LA SCOMMESSA (pt2)

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Claude lo fissava, con i suoi occhi dorati. Ciel dovette zittirsi davanti il tanto fascino di quel ragazzo, la sua espressione diceva "lussuria totale". Aggrappata al collo aveva specie di fascia, una di quelle che di solito si mette sulla bocca, segno che sicuramente aveva fatto del sesso molto violento.

Il più grande lo osservò, senza dire niente per alcuni istanti. Ciel ricambiò lo sguardo, per poi abbassarlo subito dopo. Lo scansò, allontanandosi alla svelta da quello strano tipo che sicuramente gli avrebbe causato altri guai.

Sebastian si era liberato della giacca piena di cerniere, e adesso in piedi, con una mano in tasca e l'altra impegnata a tenere tra le dita una sigaretta, aveva lo sguardo rivolto verso l'esterno che era possibile intravedere, più o meno, dalle scure finestre impolverate.

Il suo pensiero era rivolto a Ciel, ennesima vittima della sua perversione. Era per certo che quel ragazzino dalle nobili origini non avrebbe resistito più di quarantotto ore in quel covo di lupi affamati.
Fece dei cerchietti di fumo, tenendo gli occhi vitrei dritti davanti a se.

Improvvisamente udì una voce a lui familiare.
"Recluti nuovo personale e non mi dici niente?"

La figura ancora malconcia di Claude gli comparve davanti. Lo fissò, ispirando il fumo.
"E da quando in qua sono tenuto a dirti quello che faccio? Dopotutto sono il capo"

"Questo non lo metto in dubbio - disse andandogli accanto - e in quanto capo devo dire che hai scelto davvero un prelibato bocconcino. Come sei riuscito a convincerlo?"

"Non ci vuole molto con quelli ingenui come lui. Ciel è un adolescente, è scapestrato e ha voglia di infrangere le regole. Da quel che ho capito vive una situazione di tensione in casa, proprio per questo è in bilico sul voler rimanere qui o no. Voglio vedere se riesce a resistere una settimana, proprio come ha detto"

"Una settimana, eh? - domandò leccandosi le labbra - può essere poco tempo... così come tanto... Io dico che ce la farà..."

"Come fai ad esserne certo?"

"Mmh - disse assumendo un sorriso sadico - chi sprofonda in basso raramente è in grado di risalire. Io direi di fare una scommessa"

Sebastian aggrottò la fronte. Se c'era uan cosa risaputa, era che mai bisognava fare delle scommesse con Claude. Lui, ex giocatore d'azzardo, era stato in grado di fregare anche persone importanti, ed era finito con il diventare possessore di grandi ricchezze che erano poi andate perdute, tutte, eccetto il talento per imbrogliare il prossimo.

Eppure, nonostante lo sapesse, non sarebbe stato in grado di dire no al suo amico/rivale.
"Che tipo di scommessa"

"Se ho ragione io - disse sfilandogli la sigarette dalle dita e portandosela tra le labbra - mi concederai il tuo posto di capo, ed inoltre Ciel diverrà il mio nuovo favorito. Ci stai?"

Tipico di quella carogna di Claude mettere in gioco qualcosa di così alto. Qualcosa di troppo importante per potersi permettere di perdere, ma Sebastian avrebbe saputo come contraccambiare quella proposta.

"Ci sto - disse avvicinandosi al suo viso - ma se ho ragione io, tu smammi via, e Alois diverrà mio"

Quegli occhi d'oro lo fulminarono. L'altro sapesse come Alois fosse il punto debole di Claude, quanto ne fosse geloso. Sapeva che, con una posta in gioco così alta, il suo ora rivale si sarebbe impegnato fino in fondo.

"Come vuoi" - fece fulminandolo con lo sguardo.

Sebastian sorrise, nonostante non fosse del tutto tranquillo. Aveva portato lì Ciel, e adesso la sua posizione dipendeva completamente da lui. Era sicuro però che prima di una settimana sarebbe scappato via a gambe levate. E in caso contrario, sarebbe dovuto toccare a lui far sì che quel ragazzino scappasse via, in un modo, o nell'altro...

Kuroshitsuji black butler/ Il demone e il covo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora