5)NELLA NOTTE (pt2)

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"William - sussurrò - finalmente"
Davanti a lui, un giovane uomo vestito in modo formale, i capelli ben sistemati, l'espressione seria.

"Ciao Grell - disse scostando lo sguardo - questo posto diventa più terribile ogni giorno che passa"

"Oh non fa niente, dopotutto è qui che dobbiamo stare - sorrise afferrandolo per un braccio e tirandolo dentro - sono giorni che non ti fai vivo, ma cosa è successo?"

"Sono stato impegnato con il lavoro - spiegò sedendosi sul letto e togliendosi la camicia - ho dovuto lasciare la città per qualche giorno"

"Uffa, che noia - sospirò - fra tutti proprio uno che doveva fare l'avvocato mi doveva capitare?"

Il corvino lo guardò, accigliato. Questo avrebbe dovuto dirlo lui. Qualcuno che in teoria doveva tutelare la legge, era finito con il diventare complice di quell'illegalità, senza che potesse ritrarsi. Grell lo aveva attratto a se con le sue spire rosse come la passione, senza dargli la possibilità di fuggire.

"Vedi di parlare poco, se volessi potrei farvi mettere tutti in prigione"

"Ma so che non lo farai - sussurrò languido sedendosi sulle sue gambe - dopotutto io sono il tuo favorito, e fai quello che voglio, vero?"

William si rispecchiò nei suoi occhi del proprio identico colore. Effettivamente, quel tipo di rapporto funzionava al contrario: era il rosso a dettare legge, ed era lui a pendere completamente dalle sua labbra. Non era innamorato, semplicemente era legato a quel ragazzo da una forte alchimia che superava di gran lunga i suoi doveri.

"Troia - sussurrò digrignando i denti - se continui così ti scoperò così forte da farti piangere"

"E' proprio quello che voglio, mio caro" - sussurrò ancora, facendo per dargli un bacio.

L'altro però, lo precedette, poiché non aveva intenzione di lasciarsi comandare, almeno non quella volta. Scivolò dalla sua presa, afferrandogli le braccia e costringendolo a pancia in giù sul letto.

"Oh Wiru - sorrise - non mi aspettavo tutta questa tua audacia"

"Piantala di chiamarmi in quel modo - sussurrò mordendogli l'orecchio - non scopo ormai da troppo e il mio cazzo vuole sfondarti"

"E cosa stai aspettando?" - domandò con aria di sfida. Il corvino a quel punto prese a sfilarsi la cravatta con una mano.

Dopodichè utilizzò quest'ultima come una benda che andasse a coprire la bocca del rosso, impedendogli di parlare.

"Adesso voglio vedere com'è che fai" - accennò un sorriso divertito.

Sapeva che quella non sarebbe stata una sofferenza, anzi, un piacere per entrambi, il rosso amava quel genere di cose. Successivamente si sfilò via la cinta, usandola per legargli le mani, non dando importanza al fatto che potesse fargli male.
Quando capì come la sua preda fosse inerme, si chinò sul suo collo, iniziando a mordergli il collo e lasciandogli numerosi succhiotti su quest'ultimo e su tutta la linea della colonna vertebrale. Il rosso poteva soltanto trattenere i suoi ansimi e i suoi gemiti. Poteva sembrare strano, ma adorava essere in parte maltrattato quando faceva sesso, specie se a maltrattarlo era proprio William.
Egli lo afferrò con impeto, costringerlo a piegarsi di novanta gradi.

"Sarà meglio che stai fermo - sorrise - potresti farti male".

Grell fremette al rumore di William che si sfibbiava i pantaloni e abbassava la zip della cerniera. Ben presto il corvino si ritrovò tra le mani la propria erezione arrivata al massimo. L'avvicinò all'altro, strusciandola prima tra la linea del mezzo che divideva le due natiche. Il rosso rabbrividì di piacere, mugugnando un pò come una supplica.

Kuroshitsuji black butler/ Il demone e il covo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora