Stregata!

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Non devo aspettare molto tempo prima che lui accetti la mia richiesta di amicizia, solo un paio di ore. Ore che mi sembrano infinite. Per un minuto interminabile fisso il pallino verde accanto al suo nome. È online. Mi si annoda lo stomaco, ma mi faccio coraggio. "Ciao" scrivo "ti ho cercato prima al lido, ma te n'eri andato..." "Ciao. Perché mi cercavi?" Ovvio che sia freddo, mi sono comportata da stronza. "Non volevo fare la stronza prima" "Ma l'hai fatta" "Lo so e mi dispiace". "Ok, ora devi farti perdonare" "Cosa?" "Hai capito bene" "E sentiamo, in che modo dovrei farmi perdonare?" "Uscendo con me :)" "Un appuntamento?" "No, una punizione" "E quando sarebbe?" "Domani sera" "Va bene, ma ci vengo solo perché mi sento molto in colpa" "E io che pensavo venissi per me! Mi hai spezzato il cuore" ma so che sta scherzando. Ci scambiamo i numeri di telefono, poi mi saluta perché deve lavorare. E mi ritrovo a fissare lo schermo del computer chiedendomi com'è potuto succedere. Ho un appuntamento con l'animatore più corteggiato del lido. Io che non piaccio mai a nessuno. Se solo si spargesse la voce morirebbero tutte di invidia eppure non sono così contenta di andarci o forse lo sono, ma non voglio ammetterlo nemmeno a me stessa per paura di quello che significherebbe. Come sono passata dal non sopportarlo all'uscirci insieme. Respira profondamente per calmarmi, dopotutto è solo un appuntamento e non significa niente. Per quanto non me ne importi non riesco a restare del tutto indifferente al suo fascino.

Il giorno dopo al lido non ci sono visti, non c'è animazione di venerdì. Ho cambiato il turno con Madison in modo da finire per le 16 e avere tutto il pomeriggio per calmarmi, decidere cosa mettermi e fare tutte quelle cose che si fanno prima di un appuntamento. Dio vado in iperventilazione solo a pensare la parola appuntamento. Nel tardo pomeriggio, quando inizio a chiedermi se non è stato tutto uno scherzo, un modo per vendicarsi, mi arriva un messaggio di Harry "pronta per stasera?" "Si :)" "passo a prenderti alle 21. Vestiti carina" alzo gli occhi al cielo leggendo il messaggio. "Ora vuoi anche dirmi cosa mettermi?" "Io proporrei un vestito corto e scollato" "Vaffanculo!" "A dopo bellezza". Non voglio dargli l'impressione di aver perso tutto il pomeriggio a prepararmi, anche se è quello che sto facendo, ma nemmeno il contrario. Quindi, dopo aver provato tutto quello che contiene il mio armadio e eliminando a priori i vestitini solo per non dargli soddisfazione, scelgo un paio di pantaloncini neri di raso, una maglia bianca che arriva ai fianchi con dei ricami dietro e una scollatura generosa. Abbino un paio di zeppe nere con il fiocchetto davanti e la borsa coordinata. Poi passo ai capelli, i miei ricci ribelli richiedono tempo, ma dopo lo shampoo, il gel e un'asciugatura con phon e diffusore il risultato non è niente male. Infine, cosa più importante il trucco. Mi trucco con calma, scegliendo bene colori e abbinamenti. Sono pronta. Resto a specchiarmi per 10 minuti, cercando imperfezioni, difetti, fino a quando lui non chiama per dirmi che mi aspetta davanti al cancello. Scendo le scale stando attenda a non cadere, so di avere il suo sguardo addosso. Apro lo sportello dalla parte del passeggero "Ciao" lo saluto sorridendo "Ciao" risponde lui squadrandomi da capo a piedi. Mi inchioda con uno sguardo di fuoco. Come quello di un predatore quando punta la sua preda deciso a non lasciarsela scappare. Mi trovo subito a mio agio in macchina. Harry fa partire un cd di musica italiana, stranamente abbiamo gusti simili e ci ritroviamo a cantare a squarciagola come due matti e a ridere. "Dove andiamo?" gli chiedo dopo un po'. "A mangiare" annuisco. "Non mi dire che sei uno di quelli che pianificano tutto" "No, però ho fame quindi ho pensato a un posto dove mangiare" scoppio a ridere. "Ti prego dimmi che non hai pensato anche al dopo serata". Harry alza un sopracciglio, distoglie lo sguardo dalla strada e lo posa su di me un attimo più del necessario. "Perché ci hai già pensato tu?" ride e torna a guardare la strada davanti a sè. "Che scemo!" alzo gli occhi al cielo e scherzosamente gli do un colpetto sulla spalla. "Sono un gentiluomo, cosa credi!?" "Certo, è esattamente quello che si sente in giro sul tuo conto" rispondo ironica. "Mai dare ascolto alle voci che circolano" "Quindi non è vero che usi le ragazze come passatempo?" "Mi piace divertirmi e non costringo nessuno a fare niente. Sanno che non voglio storie serie, sono libere di rifiutare il mio invito se vogliono". "Ma?" "Ma alcune ci stanno per la popolarità che ne ricavano, altre invece pensano di potermi cambiare" "Povere illuse!" lo prendo in giro; lui se ne accorge e ride, nel frattempo arriviamo davanti a un pub. Quando scende dalla macchina mi prendo un attimo per ammirarlo: jeans neri stretti, una maglia semplice nera che gli evidenzia gli addominali e scarponcini. Sta benissimo. "Mi stai consumando, Clary" mi sussurra all'orecchio. Quasi non mi accorgo che si è avvicinato, sobbalzo per la sorpresa e lui ride mostrando due splendide fossette.

Kiss me, stupid! || [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora