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‘Il treno del binario 8 è in partenza per Manchester.’ La voce meccanica dell’altoparlante poco sopra di me attirò la mia attenzione. Guardai l’orologio, era arrivata l’ora di lasciarmi tutto quello che riguardava il mio passato alle spalle, ed era anche l’ora di prendere quel fottuto treno.

‘Ciao tesoro, mi raccomando fai la brava e divertiti.’ Abbracciai calorosamente mia madre.

‘Sì, divertiti, ma non troppo.’ Sorrisi alle parole di mio padre abbracciando anche lui.

‘Charlie, è giovane, lasciala divertire finchè può!’

‘Ricordati che sarai sempre la mia bambina.’ Mi sussurrò all’orecchio.

Salutai per l’ultima volta i miei genitori e salii sul treno. Era stracolmo di persone ma fortunatamente riuscii a trovare un posto a sedere, sembrava che aspettasse proprio me. Guardai fuori dal finestrino appannato dal freddo di Ottobre e mentre il treno partiva vidi la città passarmi davanti agli occhi. Trascorsi le due ore di viaggio ascoltando la mia musica preferita e quando la voce annunciò la mia fermata scesi dal treno.

***

Mi ritrovai davanti un edificio enorme, quello che sarebbe stato il mio college, quella che sarebbe stata la mia nuova casa per i prossimi 10 mesi. Varcai l’entrata trovandomi in un ingresso perfettamente in stile inglese con tanto di trofei, medaglie e palloni da calcio autografati direttamente dai giocatori storici della scuola. Mi incamminai lungo il corridoio principale notando l’incredibile numero di studenti presenti. Ero affiancata da due file di armadietti, mi chiesi quale sarebbe stato destinato a me. Giunsi davanti alla segreteria, aprii la porta e, ad accogliermi, trovai una giovane donna.

‘Posso aiutarla?’ Domandò lei.

‘Sì, sono appena arrivata. Posso rivolgermi a lei per avere le chiavi della mia stanza?’

‘Certo! Come ti chiami?’

‘Baily. Baily Clark.’

***

Poggiai la mia valigia accanto alla porta e mi sedetti sul letto. Era una stanza piccola, ci sarebbero potute entrare al massimo quattro persone. C’erano tre letti di cui due già occupati, dedussi quindi che non sarei stata sola. Notai pile di vestiti buttati alla rinfusa per terra, letti disfatti e libri scolastici gettati sciattamente sulla scrivania. Un forte colpo alla porta attirò la mia attenzione e poco dopo si spalancò.

‘Traditrice! Ti avevo chiesto di passarmi le soluzioni del compito. Avrò preso sicuramente un insufficienza e mi rovinerò la media, tutto per colpa tua!’

‘Adesso sarebbe colpa mia? Se tu ieri non fossi stata tutto il tempo fuori con Liam e avresti studiato per il compito, non saresti in questa situazione.’

‘Le vere amiche si aiutano nel momento del bisogno!’

‘Se avessi avuto l’occasione di passarti le soluzioni lo avrei fatto, ma quel cazzone del prof. Richards non smetteva di fissarmi.’

In quel momento le due ragazze si voltarono verso di me, forse accorgendosi finalmente della mia presenza. Mi fecero entrambe un sorriso a trentadue denti.

‘Brava, l’hai spaventata! Tranquilla, non fa sempre così, comunque io sono Emma.’ Una ragazza bionda, minuta che aveva capelli lisci come spaghetti e due grandi occhi scuri, mi porse la mano.

‘E io sono Aileen.’ Mi sorrise l’altra. Notai immediatamente il piercing al naso, aveva i capelli castani raccolti in uno chignon e dei bellissimi occhi verdi.

‘Tu devi essere la nostra nuova compagna di stanza.’ Continuò lei.

‘Io sono Baily.’

‘Da dove vieni?’ Mi chiese Emma.

‘Vengo da Londra, sono qui per studiare lingue.’

‘Oh mia cara, non solo studierai…’ Cominciò Aileen.

‘Ma ti divertirai anche un sacco!’ La fermò Emma. Le due ragazze si scambiarono occhiate di fuoco.

‘Dato che sei la nostra nuova compagna di stanza è nostro compito farti conoscere i nostri amici.’ Disse Aileen.

‘Nonché i pezzi meglio della scuola! Che ne dici quindi di venire a pranzare con noi?’ Mi propose Emma. Valutai l’idea accettando riluttante. In fondo queste due ragazze non sembravano male.

         

Wrong - Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora