Prologo

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Ne ho sentite a bizzeffe di storie di cavalieri e di draghi, di principesse rapite e scambiate, di streghe malefiche che mangiano i bambini e lanciano malefici inestinguibili, di tesori nascosti in caverne profondissime, di déi decaduti che sotto spoglie umane vagano nel nostro mondo alla ricerca di quel potere che li faccia rivivere.

Insomma, lavoravo in una taverna, è normale che abbia ascoltato così tanti pettegolezzi: fra beoni squinternati, dame loquaci, goblin sotto droghe e aspiranti bardi che ballano sui tavoli (è una rottura convincerli che devono scendere da lì), non c'è ballata epica, segreto sussurrato o fattarello scemo che non sia stato raccontato alla mia presenza.

E tuttavia non ho mai sentito prima d'ora una storia simile alla mia.

Il mio nome è Belarda Cigna e quando avevo sedici anni lavoravo come cameriera al "Cammino delle Leggende", albergo, negozio di souvenir e, principalmente, taverna a buon prezzo per avventurieri posizionata esattamente a metà della grande Strada Azzurra.

La Strada Azzurra è una strada. E non è neanche azzurra, è di un colore grigio che se strizzate forte gli occhi sembra virare un pochino, ma proprio un pochino, al turchese. Apparentemente non ha niente di speciale, ma tutti gli aspiranti paladini la percorrono perché si dice che cose miracolose avvengono lungo questo cammino, apparizioni mistiche che trasformano i ragazzi in uomini e gli uomini in eroi. Dicono che gli angeli siano visibili e che i demoni siano mortali, lungo il cammino.

Sarà pure cosi... ma io ci abito proprio di lato e non mi è apparso mai niente di più strano dello spirito di un gatto volante e tutti sanno quanto gli spiriti di gatti volanti siano comuni da queste parti.

Un giorno, però, qualcosa accadde davvero. Non credevo che c'entrasse niente con la Strada Azzurra: il mondo è strano e le cose capitano.

Ma in quel giorno staordinario iniziò la mia avventura. Non sono un cavaliere dei draghi chiamato a sconfiggere un tiranno, non sono una mezzelfa che deve vendicare la sua specie, non ho una storia d'amore proibito con un vampiro.

Sono Belarda Cigna, ragazza umana al cento percento e senza magia. E la mia è la storia più straordinaria che abbia mai sentito e che probabilmente sentirete mai anche voi.

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