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Beatrice
Certi momenti cambiano ogni cosa.
Quando pensi di essere sul punto di vincere la partita, la vita mischia le carte, perché non ci sta a tenere tutto assieme.
Io caddi a pezzi e non riuscii a ricompormi.
Ci provai, ma ne uscii diversa da com'ero prima.
Davanti al bivio tra l'esser forti o il crollare, scelsi la seconda opzione. O meglio...fu lei a scegliere me.
Quando andai da Mattia, rimasi qualche ora coricata sul divano e non fui in grado di pensare ad altro che a Federico.
Arrivai da Paulo e Veronica in lacrime.
'E lui lo sa?' chiese l'argentino, l'unico in grado di parlare dopo il mio racconto.
'Lei stava andando a dirglielo' balbettai.
'Lo hai sentito?'
'Continua a chiamare ed io a non rispondere'.
'Quindi diventerà padre?'
La risposta era piuttosto ovvia, ma, alcune cose, se dette ad alta voce, diventano più reali e, tutti e tre, lo sapevamo bene.
Per spiegare la situazione, avevo sfoggiato le mie doti da mimo, immedesimandomi in una donna incinta.
La casa sprofondò nella quiete dopo quella domanda. Nessuno volle aprir bocca e render tutto più vero.
Il silenzio fu rotto dal rumore del campanello.
'Sono io!' sentimmo gridare da dietro la porta.
La voce di Bernardeschi risuonò per tutta la stanza ed io percepii un tuffo al cuore.
Non appena la sentii, mi ritornarono alla mente le parole di Alessia di poco prima e, per un attimo, persi i sensi.
'Digli di andare via' ordinò la mia ex coinquilina.
'E come faccio?Andate a nascondervi!'
Veronica mi prese la mano e mi spinse in bagno, prima che lui potesse entrare e vedermi.
'È un casino Paulo' esordì Federico, non appena fece il suo ingresso.
'Lo so' replicò l'amico.
'Aspetta. Come fai a saperlo?'
'Ehm...io intendevo la vita. La vita è un casino a volte'.
Dybala cercò di salvarsi in extremis, ma non era il massimo in quel genere di cose ed alla mia migliore amica scappò una risata.
'Alessia è incinta'.
'Questo è un bel problema' disse, fingendosi sorpreso.
'Stava finalmente andando tutto bene' sospirò. 'Tra me e Bea'.
Nel suo tono, colsi una dose di disperazione pari alla mia.
'Ho saputo che ha lasciato Chiesa' commentò Paulo.
'Sì'.
'Cosa pensi di fare?'
'Io sono innamorato di lei, ma...non posso lasciare da sola Alessia'.
'Certo che non può' bisbigliai. 'È la madre di suo figlio'.
Ogni volta che quel pensiero mi sfiorava la mente, mi si bloccava la circolazione sanguigna.
'Bea non accetterà mai la cosa'.
'Le hai parlato?'
'Non mi risponde e non so dove andare a cercarla. Non è né da Giuseppe né da suo fratello'.
'Forse posso aiutarti' proferì con naturalezza.
Dybala venne ad aprire la porta del bagno, rivelando la mia presenza a Bernardeschi.
Giustificò, l'avermi messa allo scoperto, dicendo che tutti meritano di essere ascoltati.
'Ciao' sussurrò Federico timidamente.
Dalla sua faccia, chiunque avrebbe potuto constatare quanto fosse a pezzi.
'Noi ce ne andiamo di là' disse Veronica imbarazzata, seguita dal fidanzato.
Tornai in salotto e mi sedetti sul divano, facendo finta che lui non fosse lì con me.
Sarebbe stato più facile se non l'avessi visto.
Rimasi in silenzio e vagai con lo sguardo, evitando in ogni modo di incontrare i suoi occhi.
'Bea...dì qualcosa'.
'Congratulazioni. Che altro dovrei dire?'
'Qualcos'altro'.
'Cosa vuoi che dica Federico?'
'Che non cambierà niente tra di noi'.
'Hai ammesso anche tu che è un casino' gli ricordai, cercando di trattenere le lacrime.
'Ma con te, so di poterlo affrontare'.
Mi prese la mano e mormorò, con tutta la dolcezza del mondo: 'È te che amo e niente cambierà quello che provo'.
Lui era sempre stato capace di dire le cose giuste.
Sceglieva accuratamente le parole da usare.
Come nessun altro, lui sapeva, con esattezza, quello che avevo bisogno di sentirmi dire.
In quel momento, cominciai a credere che forse lo avremmo superato davvero e che, se certi ostacoli ci si presentano davanti, è soltanto per metterci alla prova.
'Ti amo anche io'.
'È solo un nuovo inizio' prese un respiro profondo. 'Inventarsi sempre nuovi inizi: lo dicevi tu, no?' mi citò, sorridendo.
Dopo le sue parole, arrivai alla conclusione, che si è destinati a perderle, certe partite...ma, se non avessimo il coraggio di giocarle, non esisterebbero neanche.
Avremmo avuto la rivincita e forse la vita ci avrebbe aiutato.
'Un nuovo inizio' ripetei piano, per poi gettarmi tra le sue braccia.
La nostra storia non ne mai avuto uno vero.
Un vero e proprio inizio.
Mi fece sperare che, forse, non avrebbe avuto neppure una fine.

Back to you | Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora