il suono del violino

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Questo è l'ultimo capitolo della prima storia. Spero vi sia piaciuta questa piccola storiella💕😉

Sei in giro per Londra da ore, ma del consulente investigativo nessuna traccia.
Sembra che una voragine si sia aperta sotto i suoi piedi, facendolo scomparire agli occhi di tutto e tutti senza lasciare la minima traccia.  
Stanco e con il morale sotto la suola delle scarpe ti dirigi verso casa, con un vuoto all'altezza dello stomaco e la consapevolezza che, questa volta hai perso per sempre Sherlock Holmes.   

Ringrazi mentalmente la vostra padrona di casa per non averti permesso di riconsegnagli le chiavi dell'appartamento, il giorno in cui gli hai fatto visita annunciandogli il tuo imminente matrimonio con Mary.
Altrimenti a quest'ora saresti a Scotland Yard per schiamazzi notturni nel vano tentativo di richiamare l'attenzione dell'anziana signora per convincerla ad aprirti la porta nel bel mezzo della notte.
La prima cosa che ti colpisce, quando entri nella'ingresso è una debole luce proveniente dalla porta socchiusa al piano di sopra, e l'inconfondibile suono del violino. 
Senza perdere neanche un secondo, inizi a percorrere la distanza che ti separa da quella melodia in un baleno.
Ti fermi proprio ad una spanna dalla porta e rimani per un secondo a fissarla, indeciso sul da farsi.
Ma evidentemente il tuo coinquilino non è del tuo stesso parere, perché la melodia si interrompe pochissimi secondi dopo, dei passi decisi e forti che si avvicinano alla porta e un secondo dopo, la sua figura longilinea è sulla soglia che ti guarda con sguardo impassibile. 
Nella tua testa i pensieri scorrono così velocemente che fatichi a stargli dietro,  così fai l'unica cosa che ti sembra giusta in quel momento. 
Percorri la brevissima distanza che vi separa, afferri il tuo coinquilino per il colletto della camicia che indossa e premi le tue labbra sulle sue .
Sherlock emette un lievissimo suono che assomiglia a metà tra dolore e la felicità più assoluta.
Subito dopo, le sue sottili dita sono infilate tra i tuoi capelli biondi, alla ricerca di un contatto più profondo.  
Quando alla fine siete costretti a staccarvi l'uno dall'altro per mancanza d'aria noti che i lineamenti del tuo compagno sono insolitamente stravolti dalla gioia e che un sorriso che non gli hai mai visto sfoggiare prima di allora fa capolino sulle sue labbra perfette.
E tu non puoi fare a meno di gettarti a capofitto su di esse ancora una volta.  

Siete seduti entrambi sul divano accanto al camino, le vostre gambe intrecciate formano un intrico inestricabile e una tazza di te caldo tra le mani.
Agli occhi di qualsiasi altra persona, quella sarebbe potuta sembrare come una scena vissuta milioni e milioni di volte, ma non c'era nulla di normale e ordinario, in quella nottata a Baker Street .

Per un secondo, il tuo sguardo viene catturato dalla figura di Sherlock, intento a soffiare sulla bevanda calda che aveva tra le mani.
E i tuoi occhi non possono fare a meno di fissare le sue labbra, come avevi fatto molte volte prima di allora. Solo che, l'unica -grande-  differenza è che adesso quelle labbra hanno baciato e sono state baciate da te.
Ti saresti aspettato di provare disprezzo nei tuoi confronti, per aver atteso così tanto prima di fare un passo del genere, ma il tuo cuore e il tuo petto sono così pieni di gioia e euforia, da non lasciare spazio a nient'altro.  

'Credevo di averti perso, e questa volta per sempre. Credevo che avessi scelto lei." 

La sua voce è un bisbiglio a malapena udibile mentre fissa il pavimento con aria scontenta e gli occhi che si posano su qualunque oggetto inanimato presente nella stanza, tranne che sulla tua figura.

"'Tu non mi perderai mai, okay?  Io ti amo, Sherlock. E mi dispiace essermene accorto troppo tardi ma non voglio Mary voglio te. Ho scelto te."  
Improvvisamente gli occhi del tuo compagno sono fissi nei tuoi, e non puoi fare a meno di ricambiare il suo sguardo a tua volta.
Ricordi perfettamente il giorno in cui l'hai incontrato, la prima cosa che hai pensato è che quegli occhi fossero la cosa più stupefacente che tu avessi mai visto. Ora invece sono semplicemente casa, inesplicabili e dolorosamente famigliari. 

Ti chini in avanti e prendi a lisciare i riccioli di Sherlock che sembra apprezzare, visto il mugolio d'apprezzamento che rilascia nascosto Nell'incavo del tuo collo.

"Io ti amo, sociopatico iperattivo. E voglio che tu lo ricordi. Da oggi e per sempre.' 

E in quel momento, non ci sono più bisogno di parole, perché Sherlock prende a baciarti e a sorriderti con così tanta enfasi che il resto del mondo potrebbe anche cessare di esistere.
Ma voi due non vi accorgereste di nulla.
                                                                                      Perché siete Sherlock Holmes  e  John Watson .  
Voi due soli, contro il resto del mondo

Immagina JohnlockDove le storie prendono vita. Scoprilo ora