POV'S ISABELLA
Sento qualcosa suonare vicino a me ormai da 5 minuti. Decido di alzarmi e vedo che era il telefono, ed è un numero a me sconosciuto ma decido di rispondere.
INIZIO CHIAMATA....
<<Pronto? Chi parla?>> chiedo
<<Signorina Johnson, sono Sarah la segretaria di suo padre e...>>dice Sarah ma la interrompo.
<<Mio padre non c'è>> dico subito
<<Signorina lo so che suo padre non c'è, ma abbiamo bisogno di lei in azienda, abbiamo un problema>>
<<Che problema?>> chiedo
<< Sono arrivate alcune persone che dicono di essere della Robert's Company e...>>
<<Arrivo subito, quelli della Robert portano guai anche se sono inferiori a noi>> dico riattaccando.
FINE CHIAMATA
Chiudo velocemente la chiamata e mi vesto in fretta, mi trucco un pochino, prendo la borsa e scendo. Esco dalla camera e trovo le ragazze, visto che ieri sera si era fatto tardi e Robert era andato via nel pomeriggio, e dico <<Ragazze devo correre in azienda velocemente hanno un problema, avvisate i ragazzi e Marta, credo di non andare oggi a lezione, se incontrate le altre avvisatele.>> loro in risposta annuiscono.
Scendo verso il garage velocemente, prendo la Lamborghini e 20 minuti dopo sono già davanti al grande palazzo della Johnson Enterprise da 62 piani.
Parcheggio l'auto davanti all'entrata dove ci sono Sarah e altri uomini. Scendo e ho tutti gli occhi puntati su di me, arrivo davanti a loro e un uomo sulla mezza età prede parola <<Lei deve essere la signorina Johnson- dice guardandomi con superiorità- Io sono l'amministratore delegato della Roberts Company.>> <<Abbassa la cresta lei, potrebbe essere a capo della Roberts Company, ma si ricordi chi ha più potere in questo momento, anche se sei più vecchio e con più esperienza di me chi ti dice che non sia io più brava di te>> dico ma questa volta sono io che lo guardo con superiorità. <<Sarah è pronto?>> chiedo e in risposta annuisce. <<Allora porti la sua squadra e mi segua>> dico a quelli della Roberts Company.
Arriviamo fino agli ascensori e saliamo fino al ventesimo piano dove ci sono le varie sale per le assemblee. Entriamo in una di queste e ci accomodiamo << Non penso che siete venuti per un saluto, quindi ditemi quello che volete>> dico con voce dura <<Voglio che la vostra azienda ci aiuti, la Dallas Corporation ha minacciato mia figlia di voler avere il controllo della mia azienda>> mi dice lui <<E la nostra azienda cosa centra con la vostra?>> gli chiedo << La vostra è una delle più importanti e >> lo fermo subito <<è vero la nostra azienda è una delle più importanti, ma ricordati questo: tu non hai il diritto di chiedere queste cose e se poi il Signor Dallas ha detto questo ci sarà un motivo e dovresti sapere che aziende importanti come la nostra non si abbassa ad aiutare voi aziende di basso livello facendo un torto a quelle più importanti perché noi possiamo fare cose che la tua azienda non può neanche sognare>> gli dico <<Ricorda che se vuoi aiuti da noi potevi risparmiarti di portare altre persone perché la mia azienda non ti aiuterà né adesso né in futuro, quindi porta il tuo culo fuori da questo edificio IMMEDIATAMENTE e non fatevi più vedere qui, se mi chiamano per venire per venire perché ci sei te o uno dei tuoi non sarà la Dallas Corporation a prendere il controllo su quella insignificante azienda, ma sarò io stessa a farlo>> dico con un po' di rabbia e con aria scocciata. Dopo questo se ne va furibondo e indignato con al seguire dei suoi uomini <<Sarah controlla che se ne vadano davvero e che non ficcanasi negli altri piani e poi vieni nell'ufficio di mio padre>> avviso Sarah <<Va bene Signorina>> dice lei in risposta. Così esce anche lei e io inizio ad andare nell'ufficio di mio padre.
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L'amore vince sempre
Teen FictionIsabella Johnson ha 20 anni e ha iniziato l'università da due anni.Prossima a prendere in mano l'azienda di suo padre. Anche se molto giovane e deve ancora concludere l'università è pronta a essere a capo dell'azienda. Riccardo Dallas ha 24 anni,dop...