Capitolo 1

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Vendeva parti del corpo. Okey, se avesse venduto polmoni o fegati volendo avrebbe avuto senso. Ma non era così semplice. Vendeva gli arti: braccia, gambe, mani, dita, e tutto il resto, anche il busto.

L'unico problema è che se compravi un arto poi dovevi andare da un medico, e pagare anche il medico, sempre in nero, ma come cosa funzionava bene, entravi con un braccio e uscivi con due.

Ma poi gli arti andavano a male, sì, anche gli arti hanno una data di scadenza e quindi ecco che bisogna tornare da lei e poi dal medico, dopo un po' diventa un'abitudine.

Non riuscivo a capire cosa avesse quell'uomo di strano. Di solito, quando un arto va a male, inizia progressivamente a staccarsi, ma lui no, era perfettamente normale, e a quanto sapessi io a quel tempo, non si potevano prendere arti per gli altri.

Entrò nella solita porticina a sinistra del bancone, se devo dire la verità non c'ero mai entrato, gli arti li avevo ancora tutti, per fortuna, e non avevo neanche mai visto Azzurra, nonostante vivesse in paese da sempre, come me, non era mai uscita di casa.

La porta cigoló un poco, tutti nell'osteria cercarono di sbirciare l'interno ma non c'era nulla. Solo buio.

Ora, non voglio mettere in dubbio nulla, ma la mia curiosità prese il sopravvento e così chiamai il mio migliore amico (che era l'unico ragazzo sotto i 20 anni a parte me in paese) e lo feci preparare per un piano malefico...

Il segreto di AzzurraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora