Capitolo 2 il Grande capo

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Io Vincenzo ci dirigemmo in un luogo vicino a una casa Sembrava un luogo che non veniva usato da anni. dentro il cortile c'erano tanti ragazzini all'incirca dell'età di 8 agli 11 anni  Che giocavano spensierati nel giardino facevano degli strani canti degli strani giochi e sembravano felici io invece ero lì che fissavo quella scena tenera. Mentre osservavo i bambini vidi Vincenzo che arrivava vicino ad un uomo. L'uomo era anziano aveva all'incirca 47 anni il suo sguardo era profondo era piuttosto alto e pure sembrava così simpatico, Sembrava avesse un obiettivo E mentre lo fissavo intensamente quell'uomo e pensavo a tutte le esperienze che aveva vissuto, Vincenzo interruppe il mio filo dei pensieri dicendo
"Ehi, Dafne a cosa stai pensando, Ti presento nostro grande capo si chiama Maurizio"
"Piacere di conoscerla" Risposi,  l'uomo stette  in silenzio per un po'Poi mi disse con aria tranquilla e con voce  paziente e profonda :
"Sei tu Dafne"
"Si sono io"
"Vincenzo mi ha parlato di te e so che ti sei affascinata alle attività scautistiche"
" si è vero sarei molto onorata di entrare in questo gruppo"
Quando disse queste  parole, l'uomo se in silenzio di nuovo fissando il vuoto io lo guardavo e pensavo "accidenti adesso mi rifiuterà" ma mentre stavo finendo il mio pensiero mi disse
"Dafne quanti anni hai?"
Io risposi con voce tremante "ne ho 14 signor Maurizio" lui si ammutolì di nuovo ma stavolta disse con aria burbera e rispettosa
"Bene Dafne  sei una dei nostri stare nel reparto in reparto Volturno"
"Il Reparto Volturno cos'è"
"Il reparto il Volturno E nostro gruppo di esploratori e guide loro che sono lì sono divisi in squadriglie Le nostre squadre sono Orsi e cobra da oggi esistere una terza squadriglia sarà la squadriglia delle aquile e sarà composta da Maria Laura Dafne e Esperanza"
Mentre lui mi disse queste cose io pensai
"Sarà bello stare in una squadriglia potrei imparare molto da loro"
Mentre pensavo queste cose Maurizio fece chiamare gli altri e mi furono presentate quelle là che dovevano essere la mia squadriglia tra loro c'erano Esperanza Era la caposquadriglia molto burbera e chiusa, poi c'era Maria dolce e paziente e poi c'era Laura una ragazza che per nulla si faceva scoraggiare. Il capo mi fissò e poi mi disse
" ora vai con le tue nuove compagne da oggi siete una squaglia quindi decidete l'urlo"
"Bene"
Le ragazze e io ci voltammo ed entrammo nella struttura lì c'erano degli altri ragazzi divisi nei cobra e negli orsi erano entrambi squadriglie maschili. I ragazzi a primo impatto sembrarvi molto simpatici e infatti lo erano uno di loro mi disse
"Sei la nuova ragazza?"
"Si sono io"
"Piacere io sono Mario uno degli squadruglianti degli orsi spero che faremo amicizia"
Dopo aver detto queste parole il ragazzo si allontanò e io rimasi con la mia squadriglia anche se non capivo cosa volesse dire urlo perché modestamente non ero mai stata una scout ne sapevo nulla così le ragazze furono costrette a spiegarmi tutto loro sapevano cosa fare e così con tanta pazienza imparai a fare le cose degli scout anche se il percorso secondo me non era per nulla facile infatti non lo è perché seSecondo le ragazze non tutti possono diventare i cavi se non hai il coraggio di affrontare alcune situazioni di certo il coraggio non mi mancava però ero sempre tentata dal desiderio di diventare capo scout direi che in quel giorno mi ero fatto dei nuovi amici che non va e non vedevo l'ora di condividere tante esperienze con loro proprio mancava ancora un passo mi mancava fare la promessa. È quella che ti rende un vero scoutMi ri riferire al capo ma mi disse che era troppo presto per pensare alla promessa e che per il momento dovevo accontentarmi di fare parte del gruppo quando sarebbe stato il momento avrei dovuto chiedere la promessa e mi sarebbe stata fatta per ma fino ad allora dovrò attendere il momento giusto per fare la promessa in infondo era arrivata da poco tempo Ti valeva la pena di provare e di aspettare un po' . Il capo torno indietro nella casa con sguardo misterioso e silenzioso.

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