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Contenuti violenti, se siete facilmente impressionabili saltate il flashback.

Flashback
Dylan pov

La situazione è diventata insostenibile, non ce la faccio più. Adam mi usa come se fossi il suo bambolotto e per giunta non mi ha detto nulla ancora, non sono riuscito a tirargli fuori nulla. È come un fottutissimo muto, non mi serve a niente ma devo fare i suoi comodi. Non mi piace quello che sto facendo ma mi tocca farlo altrimenti non si sa cosa farà la sua testa malata. Non si vede quasi mai e non mi è assolutamente utile. Megan mi ha chiamato, era distrutta, non so con quale forza le ho chiuso il telefono in faccia, mi sono sentito malissimo.  Qualcuno bussa alla porta del buco di casa in cui sono rinchiuso perché non posso nemmeno tornare a casa mia. Fottuto stronzo.
Apro la porta e mi ritrovo proprio di fronte allo stronzo che vorrei prendere a calci.
"Bene bene Smith che facevi qui?"
"Niente"
"Ti manca la tua bambolina?"
"Non tirare troppo la corda Adam"
Tiro fuori il cellulare dalla tasca facendo partire una registrazione senza farmi vedere. L'ho già fatto altre volte ma non ha mai detto niente, ha fatto solo discorsi su come avrei dovuto portare la droga di qua, portare i suoi amici di la eccetera, sempre il solito schifo.
"Ti manca fottertela ovunque pensando che sono stato il primo a farlo?"
Mi avvicino minacciosamente a lui e lo faccio sbattere contro il muro, mi ride in faccia e vorrei solo spaccargli quei denti.
"Ah sì? Così come hai fatto con la sua migliore amica che si è suicidata per colpa tua?"
Questa volta è il suo turno, mi spinge con una forza disumana e mi ritrovo contro l'altra parete e con un pugno in faccia, poi un altro e un altro ancora.
"Non ti piace quello che ti dico vero? Perché è la fottuta verità, vero Adam?"
Mi tira un altro pugno sulle costole, la sua faccia è rossa dalla rabbia e i suoi occhi sono diventati scuri, se non avessi tutta questa adrenalina in corpo mi sarei spaventato
"Tu non sai proprio un cazzo"
Mi arriva un altro pugno ma forse, finalmente, ho capito come farlo esplodere.
"Ah no? Non ti è piaciuto stuprarla in quel parcheggio vero?"
Mi tira un ennesimo calcio nelle costole, penso di essermi rotto qualcosa.
"Non hai idea di quanto sia stato bello, farmela mentre mi implorava di smetterla, mentre piangeva sotto di me chiedendomi di smetterla, quanto era stretta. In quel momento però pensavo a Megan, alla prima volta che l'ho fatto con lei, a quanto le fosse piaciuto"
Gli tiro un pugno dalla rabbia, come fa a parlare così sapendo di avere sulla coscienza una persona?
"Come cazzo fai a parlare così sapendo di avere sulla coscienza una persona che aveva in grembo il tuo fottuto figlio?"
"Il mio fottuto figlio? Non credo nemmeno fosse mio"
Gli rido in faccia, mi fa schifo.
"L'avevi messa incinta stronzo, si è suicidata per colpa tua"
"Se l'avevo pure messa incinta allora ha fatto bene, immagina me che le pagavo metà degli alimenti e toglievo i pannolini a un poppante"
Scoppia a ridere, in una risata agghiacciante perfino per lui, come fa a parlare così? Lo prendo a calci, nero dalla rabbia, si accascia a terra e ride.
"Sai qual'è il tuo problema? Che pensi che il tuo giocattolino sarà fedele a te per sempre, che ti starà sempre dietro ma in questo momento, sarà sotto a uno, urlando il suo nome e tu sarai solo un ricordo lontanissimo"
Continuo a ricordarmi che devo tirare fuori delle informazioni e che non devo farmi provocare.
"La differenza tra me e te é che io non faccio schiantare la mia fidanzata contro un camion perché sono arrabbiato mentre 10 giorni prima violentavo la sua migliore amica"
"Beh che dirti Smith, è la verità, me la sono fatta, ho goduto e 10 giorni dopo ho fatto schiantare le sue migliori amiche contro un camion, sono cose ordinarie vero?"
Gli tiro un pugno e esco di fretta da quella stanza soffocante. Mi viene da vomitare a pensare che un verme del genere sia in libera circolazione mentre gente per molto meno è rinchiusa in cella. Controllo che il telefono abbia registrato tutto e finalmente tiro un sospiro di sollievo. Sono libero.

Fine flashback

"Quindi sono andato dall'avvocato, mi sono fatto consigliare, sta raccogliendo le prove e finalmente possiamo sbatterlo dentro"
"Ti sei fatto picchiare"
"Si Megan mi sono fatto picchiare e quindi? Abbiamo la confessione, vediamo se può essere usata in tribunale o meno e fine, non mi sembra una grande cosa"
"Megan se posso dire una cosa in sua difesa ha ragione, era l'unico modo per rendere giustizia a te ma soprattutto a Abby"
"Oh Brian avanti, parli tu che sei qui solo perché te lo ha chiesto lui? A te ha fatto comodo che si sia preso lui i calci nonostante non conoscesse nemmeno Abigail"
Perché non riesce a capire che ho fatto tutto per lei, per farla stare meglio? È focalizzata sul fatto che avrebbe dovuto farlo uno di loro ma non è così perché tutti siamo stati vittime di Adam e se avesse continuato sarebbe successo ad altre persone.
"Non riesci a capire che non è solo quello il punto? Non hai sentito il tono che aveva quando ha detto che per lui sono cose ordinarie, cosa dovevo fare? Lasciare che facesse questo ad altre Abigail?"
"Non erano cazzi tuoi"
Torna in camera sua e non saluta nessuno. Vorrei strapparmi i capelli dalla frustrazione, non troveremo una via d'uscita.
"Ragazzi io vado da lei, restate o..?"
In realtà spero vadano via
"Noi andiamo, passiamo stasera come al solito, sei stato grande comunque"
Peccato siate solo voi a pensarlo. La raggiungo in camera ma è affacciata alla finestra, non so nemmeno se se ne è accorta che sono qui.
"Megs, quanti passi indietro dobbiamo fare prima di farne qualcuno in avanti?"
"Finché non capirai che non devi più intrometterti nelle mie cose"
"Mettiamo che io lo abbia capito"
"Non l'hai capito se sei stato due mesi a farti prendere a calci per una registrazione che non si sa nemmeno se sarà utile, per un problema MIO. Era un mio fottuto problema ma tu hai fatto di testa tua pensando di fare l'eroe"
"Secondo te io merito di essere trattato così? Mi stai trattando di merda quando ho solo fatto la cosa giusta, volevi andare tu eh? A farti fare dio solo sa cosa? Sai quante ragazze andavano via piangendo da lì? Non saresti sopravvissuta un giorno con quel verme"
"Perché tu si?"
"A me poteva solo prendermi a schiaffi, a te poteva fare migliaia di altre cose. Non metto in dubbio il fatto che tu possa difenderti da sola ma essere minacciata costantemente non ti faceva stare bene e si vedeva. Attacchi di panico, avevi notti insonni, vomitavi, dovevo continuare a vederti mentre ti distruggevi?"
"Se non mi ha distrutta Abby non ce l'avrebbe fatta lui"
"E invece lo stava facendo quindi metti da parte l'orgoglio e cerca di capire che non l'ho fatto solo per te"
"Cos'hai risolto? Sai quanto sarà arrabbiato? Sta volta invece di un pacco con le nostre foto ci porterà animali morti o ossa, o magari piazza direttamente una bomba in una scatola"
"Non sa ancora che siamo qui, ho pagato l'agenzia per non dare nessuna informazione"
"Sa dove abitano carry e Matt"
"Non ha interesse a fare niente a loro, erano solo delle pedine divertenti, me lo ha sempre detto, il suo obiettivo era spaventare te"
Non mi risponde ma continua a fissarmi, vorrei tanto si avvicinasse.
"Sei troppo lontana"
"Sto bene qui"
"Non ti avvicini neanche di mezzo metro?"
"Si, cioè no"
Scorgo un mezzo sorriso, vorrebbe avvicinarsi ma è orgogliosa
"Sicura? Nemmeno un po'?"
"No credo di stare bene qui"
Mi siedo sul letto e apro le braccia per farle capire che la voglio abbracciare, fa un sorriso debole e si siede su di me, appoggia la sua testolina nell'incavo del mio collo e sento il suo cuore battere fortissimo. Mi si forma un sorriso spontaneo, sembro uno scemo.
"Devi smetterla di addossarti i problemi degli altri, devi pensare a te stesso"
"Non sono i problemi degli altri, sono i tuoi e i miei, se ci sarà qualcosa che ti farà stare male io lo risolverò"
"Quando sei diventato così premuroso? Quando ti ho conosciuto eri una testa di cazzo"
"Hai detto bene, l'amore ti cambia"
"Beh, se l'amore ti cambia, andiamo a fare shopping? Ho bisogno di vestiti per il lavoro"
"A proposito, come ti trovi? E comunque ti verrei dietro ovunque in questo momento"
"Bene perché ho una gran voglia di mangiare qualche schifezza"
"Sei la solita ingorda"
"Tu il solito stronzo, nessuno è perfetto"
"I miei addominali lo sono"
Non so perché l'ho detto, era una battuta del cazzo ma ha riso, l'importante è questo.
"Sono più definiti rispetto a due mesi fa"
"Non avevo niente da fare, facevo esercizio per sfogarmi"
"Basta che non mi diventi come the rock altrimenti ti lascio"
"Quindi ora stiamo di nuovo insieme?"
"Non lo so, se me lo chiedi gentilmente"
"Possiamo tornare insieme in modo che il mio amico la sotto stia finalmente bene?"
Mi viene da ridere per la faccia che ha fatto, si butta addosso a me urlando che sono un idiota.
"Se ti muovi così li sotto e mi metti le tue amiche qui in faccia non mi fai sentire meglio e finisce che rimani senza vestiti"
"Non mi dispiacerebbe"
Deglutisco e la guardo con tanto desiderio, non ho fatto altro che pensare a lei per due mesi, infondo, sono sempre un uomo.
"Per quanto mi piacerebbe, adesso usciamo, ti compro tutto quello che vuoi e mi racconti come va a lavoro e se hai fatto gli esami online"
"Come fai a sapere che sto ancora facendo il corso online?"
"Io so tutto"
Alza gli occhi al cielo e comincia a svestirsi, mi serve tutto il mio autocontrollo per non fare l'idiota e rovinare tutto, per quanto io voglia fare l'amore so che non è il momento giusto e se faccio un passo falso rovinerò tutto. A quanto pare lo sa ma continua a piegarsi apposta.
"Signorina Campbell sta per caso cercando di provocarmi?"
"A fare cosa?"
Capisco che è sincera e non lo stava facendo apposta, mi vorrei prendere a schiaffi da quanto sono idiota.
"Perché giri in casa senza maglietta? Ti hanno visto così la vicina, Zac e pure la mia migliore amica, non credo tu sia a corto di vestiti"
"Ti dà fastidio?"
"Che ti abbia visto la vicina tantissimo"
"Perché?"
"Perché è pur sempre una donna e perché è più piccola e le sembrerai una specie di Dio irraggiungibile"
Scoppio a ridere e mi avvicino a lei. Le accarezzo la schiena e le viene la pelle d'oca, adoro l'effetto che ho su di lei. Appoggia le mani sul mio petto e ci abbracciamo. Vale più di mille parole, più di mille gesti. Un abbraccio è meglio di un bacio, l'ho capito col tempo, l'ho capito con lei. Significa che tieni a una persona, che le vuoi bene e che le vuoi dimostrare che ci sarai sempre per lei.
Come faccio a farle capire che è la cosa più importante?
****
"Dylan cazzo comprami quel fottuto yogurt"
"Hai mangiato un cheeseburger, le tue patatine grandi e le mie, il pollo fritto, I nuggets e la cheesecake, non ti compro anche lo yogurt"
"Sei il fidanzato più stronzo che una ragazza possa avere"
Una bambina corre pericolosamente davanti a noi e cade proprio sulle mie gambe. Fa che non pianga, fa che non pianga.... Scoppia a piangere e sbuffo sonoramente guadagnandomi un occhiataccia da parte della mia ragazza e anche da parte della madre della bambina, non posso farci niente se non reggo i bambini quando piangono.
"Dylan che ne dici di comprare a lei il Frozen yogurt?"
"Mi rifiuto categoricamente, andiamo via"
Aiuta la bambina a rialzarsi, le asciuga le lacrime e le da un cioccolatino che è sbucato dal nulla. Sarebbe una madre fantastica.
Mi viene un infarto solo a pensare a ciò che ho detto, non voglio pensarci più, non per ora. È piccola e io non sono ancora pronto a diventare padre. Forse in un futuro lontano.
Viene verso di me tutta contenta di aver compiuto una buona azione e le sorrido come un cretino. Come fa ad essere così bella? Oggi forse l'ho viziata troppo, sono pieno di borse ma diceva che aveva bisogno di trucchi e di vestiti per andare a lavorare, ha un collega che a quanto pare la guarda troppo, scommetto che le guarda le gambe. Vorrei spaccargli la faccia e non lo conosco nemmeno. Al ritorno vuole guidare lei perciò mi metto dalla parte del passeggero dopo aver riempito il bagaglio con tutte quelle borse ingombranti. Mi piace vederla felice.
È diventata anche più brava nella guida ma questo evito di dirglielo, potrebbe arrabbiarsi. Le metto una mano nella coscia con l'intento di essere malizioso, fortunatamente per me ha una gonna oggi.
"Dylan sto guidando"
"Ti sto solo accarezzando la gamba"
"Stai per infilarmi la mano nelle mutande"
"Vuoi che ti infili la mano nelle mutande?"
"Dylan non ho detto questo"
"Sicura? Io sarei felicissimo"
"Non. Qui. Basta"
Mi stacca la mano anche se so che le piacerebbe, ormai è fin troppo che aspettiamo. Ovviamente non voglio farci schiantare quindi mi propongo di fare il buono fino a casa. Solo fino a casa.
Parcheggia perfettamente l'auto e la prendo in giro, di solito prendeva 2 parcheggi, adesso è riuscita a entrare nel garage senza buttare giù tutte le mensole. Si riempie le mani di buste e mi stupisco di quante buste riesca una persona piccolina come lei a tenere in mano. Fa le scale correndo come una bambina mentre io la seguo come un cane, mi sento un idiota. Comincia a spacchettare tutto e si toglie i vestiti rimanendo in intimo. Questa volta non posso aver frainteso, sono sicuro che stia aspettando una mia reazione. Si abbassa a raccogliere cose non necessarie e fa finta di guardare nelle buste. Oh no sta volta non sto al gioco. Mi appoggio alla sua schiena e comincio a baciarle il collo, sorride furba, lo sapevo.
"Stavi cercando di giocare con me Campbell?"
"Mmh chi lo sa, può essere"
"Sai che basta chiedermelo?"
"Così è più divertente"
La giro verso di me facendole scappare un urletto, non se lo aspettava. Le prendo la mano e la appoggio sul mio cuore che batte fortissimo come sempre. Traccia con le dita il suo tatuaggio e mi basta questo. La prendo in braccio e la porto sul letto buttando giù tutte quelle stupide buste. È tutta mia.
Finalmente.

Spazio autrice
Ragazze mancano 4 capitoli, mi piange il cuore ve lo giuro. Scusate l'assenza ma il lavoro mi soffoca e l'ispirazione era inesistente. Spero vi piacciano.
Buona lettura! ❤️

l'inferno nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora