Capitolo 13

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Ero a fare shopping con Cecile e non avevamo smesso di ridere un secondo. Tornata a casa sentì bussare la porta così con solo il top sportivo e dei leggins andai ad aprire e vidi Travis,messo abbastanza male
<<wow...em
posso?>>annuì e lui entrò, chiusi e mi avvicinai,lo vidi in difficoltà ma non ci feci caso, faceva troppo caldo,e poi era un top che copriva anche il petto e non lo consideravo volgare
<<con chi hai litigato stavolta?>>ridacchiaió
<<con uno...ma non è nulla di...>>lo interuppi
<<arrivo non muoverti o ti spezzo>>annuì divertito,presi la casetta del pronto soccorso e mi avvicinai,era sul divano e visto che non voleva saperne di farmi stare comoda,lo scavalcai e mi misi davanti a lui con le gambe divaricate
<<vedo che sai arrangiarti in tutto anche sulla medicazione>>annuì e lo medicai
<<Fa piano cazzo>>gli tirai uno schiaffo sulla testa
<<la prossima volta evitavi di fare rissa...voi maschi siete tutti uguali.. sai quante volte ho dovuto medicare i miei fratelli?
Una cosa come venti volte al mese e tutto di nascosto da nostro padre,io non ho mai avuto neanche un ragazzo per colpa sua, fortuna che non è il nostro vero padre>>avevo i muscoli rigidi e il cuore che stava martellando forte nel mio petto, non sapevo perché l'avessi detto
<<ehi... quante cose in una volta sola... quanta rabbia tieni
adosso?>>sbuffai
<<lascia stare>>mi fermò dai fianchi così da non poter scappare,e mi guardò
<<no.. non posso lasciare stare>>sbuffai,mi fece sedere sul divano
<<io non ho mai avuto un ragazzo,ho avuto l'occasione di baciarne uno e lui ha rovinato tutto,e ora sono chiusa. La prima volta che mi innamorai lui mi beccò mentre ci baciavamo e l'ha picchiato cacciandolo via e poi ha picchiato me>>gli indicai la cicatrice sotto l'ombelico
<<i miei fratelli invece.. bè lui ci provava con le loro fidanzate e una volta riuscì a farsi la ragazza di David, prova ad immaginare come fosse incazzato, bè lo era così tanto che andò con Morgan per un mese a vivere dai miei zii nel West Virginia>>sgranò gli occhi
<<Morgan non ha mai fatto nulla senza suo vabbè ovviamente il sesso>>rise facendo sorridere anche me
<<rimorchia anche con suo fratello?>>annuì
<<si e sono incredibili,a scuola hanno tutte ai loro piedi,David è un po'più timido,ma è per questo che tutte lo vogliono,noi ragazze amiamo la dolcezza, non troppa ovviamente>>mi guardò con un  leggero ghigno
<<togliti quel  ghigno, altrimenti perdi le palle>>rise alzando le mani al cielo
<<va bene va bene>>sorrisi fiera
<<posso farmi una doccia?.. così la metto ad asciugare è un po' bagnata>>annuì
<<fa pure>>lui si alzò e andò in bagno chiudendosi a chiave
MEZZ'ORA DOPO
Stavo per sistemare il tavolo per la cena, quando sentì che si stava avvicinando
<<peccato hai messo la maglietta>>sussurró, cazzo...
<<stanno tornando i ragazzi... loro sono miei fratelli, è stano stare in top davanti a loro>>mentii e lui purtroppo sa capire quando mento,mi sfioró la pelle nuda che si vedeva sotto la maglietta e m'irrigidí
<<la mia maglietta è ancora bagnata,e non so cosa mettere>>si avvicinò ancora di più al mio orecchio e baciò sotto a esso,poi mi morse il lobo e ansimai,mi girai e fummo troppo vicini, non capì più un cazzo, volevo averlo,ma non potevo,fu lui a rompere le distanze e a baciarmi, gli tirai leggermente i capelli dietro la testa e lui gemette facendomi provare una bella sensazione,mi tirò da un fianco e fui sul tavolo ancora vuoto,si mise fra le mie gambe e continuó a baciarmi con passione, sfioró le mani cosce ed ero fortunata ad avere i leggins,ci separammo e arrossí mentre mi guardava,abbassai lo sguardo e lui con un dito me lo rialzò,mi morsi il labbro nervosamente
<<cazzo...come faccio a resistere, dimmelo tu>>deglutí e sentì la schiena sudare
<<non lo so... è già tanto se resisto io>>mi guardò,ma lo zittí
<<zitto>>sorrise
<<a modo tuo hai amesso che non mi resisti... chissà se riuscirò a farti dire il resto>>mi coprì la faccia con le mani
<<lo sai che è così>>rise
<<voglio sentirtelo dire bellezza... però ora ti aiuto qua, rimango qua>>annuì.
DOPO CENA
I miei fratelli avevano lasciato che Travis rimanesse a dirimere da noi,e io ora ero sul mio letto che parlavo con Cecile al telefono
<<oddio,amica mia devi fare qualcosa,ti farà ammalare di...>>
<<macché... è solo un bacio...ahah, non puoi immaginare come posso stare quando è senza maglietta, è come vedere un Dio Greco in versione americana>>
<<Ahahah...come Rik... è così sexy,sai che mi ha chiesto di andare a Woshimton con lui, ovviamente ho accettato>>
<<ovviamente... vero..fai divertiti e mi raccomando non farmi diventare zia>>
<<ci penserò, anche perché ha ventitré anni potrebbe essere un'idea plausibile>>
<<aspetto i ventiquattro, facciamo venticinque>>
<<Ok, mamma.. vado ciao amica mia>>
<<ciao>>riattaccai e misi il telefono sotto carica e mi buttai sul letto sorridendo e pensando al nostro primo bacio,a quello di ieri e di oggi pomeriggio così mi addormentai, altro che contare le pecore

Amarti É Uno Sbaglio Che RifareiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora