Capitolo11 Sola

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-I'm here to stay-

Sola

Appenna uscii dalla mia stanza, seguita da Ariana, mi incamminai verso il piano inferiore pronta per andare alla festa.
"Niall?" Lo chiamò la ragazza dai capelli rossi.
Una ventata di aria fresca mi colpii in pieno facendo muovere un po' il bordo del mio vestito.
Il ragazzo esaminò minuziosamente il volto della ragazza e, solo dopo aver capito che non le avevo torto un capello, la abbracciò attirandola al suo corpo.
Sentendomi di troppo mi allontanai dai due e mi diressi verso il salone.
Ancora non ero stata in grado di memorizzare i particolari della casa, l'unica stanza che conoscevo bene era quella in cui il Vampiro mi costringeva a rimanere e lì, per quanto avessi cercato, non c'erano vie di fuga.
Appena portai lo sguardo verso la finestra, che illuminava flebilmente la stanza, vidi Justin intento ad ossevare il panorama. Deglutendo serrai la mascella continuando a tenere gli occhi puntati, da lontano, sul suo smoking nero.

"Sapevo che quel vestito rosso ti sarebbe stato bene" disse facendomi stringere i pugni lungo i fianchi.
In quel momento sarei voluta tornare indietro per cambiarmi d'abito, purtroppo così facendo avrei rovinato l'intero lavoro di Ariana.
Appena il Vampiro si girò verso di me potei vedere un fazzoletto rosso nel taschino dalla giacca.
Per quanto odiassi andare alla festa con lui come accompagnatore, non potei fare diversamente e onestamente non avrei voluto che nessuno altro avesse preso il suo posto, in queste circostanze.
Se in quella festa sarebbero stati tutti vampiri solo Justin avrebbe avuto la possibilità di proteggermi. Quindi, per quanto l'idea mi disgustasse ero costretta dalle circostanze.

"Vogliamo andare?" Mi chiese il Vampiro porgendomi la sua mano destra attendendo così che io l'afferrassi.
Scetticamente feci finta di nulla e mi incamminai verso la porta d'ingresso.

"Ariana, noi andiamo!" Gridai sperando che andassimo tutti in una macchina ma, quando mi urlò un okay, capii che sarei rimasta sola con il mio sequestratore.
Justin mi aprii lo sportello della sua auto facendomi accomodare nel sedile del passeggero. A niente erano servite le suppliche per farmi sedere nei posti posteriori, anzi, mi aveva proprio ignorata.
"Posso riavere il mio telefono?" chiesi appena la suoneria del mio cellulare arrivò al mio orecchio.
"Perchè?" Chiese facendo partire la macchina.
"Perchè è mio, perché voglio parlare con la mia famiglia e perché non hai nessun diritto per appropriartene" risposi incrociando le braccia al petto rivolgendogli uno sguardo pieno di disprezzo.
"E se io non volessi? " Chiese ipotizzando.
"Io farò in modo di renderti in imbarazzo a questa stupida festa" ribattei io facendolo leggermente ridere.
Attendendo una risposta che non arrivò sorrisi vittoriosa.
"Il mio telefono?" Chiesi mostrandogli un sorriso pieno di soddisfazione.
Il Vampiro non sembrò seccato e agilmente portò il busto verso i sedili posteriori afferrando il mio amato telefono.
Appena si ricompose e riacquisì il controllo della macchina mi porse il telefono.
Convinta di aver vinto afferrai l'estremità libera del dispositivo non riuscendo però ad averne il possesso perché lui lo teneva stretto nella sua mano.
"Ti ridò il telefono ma al primo messaggio sospettoso lo perderai nuovamente"
Annuendo mollò la presa e solo in quel momento mi resi conto che i miei amici e la mia famiglia avevano provato a contattarmi numerosissime volte e che i messaggi non letti erano più di cento.
Scorrendo tra i messaggi raggiunsi gli ultimi inviati solo pochi minuti fa.

Da: Demi
Dove cazzo sei finita Sel?
Se puoi inviai un messaggio con su scritto dove ti tengono rinchiusa.
Mi manchi molto.

Da: Mamma
Chiunque sia in possesso del telefono di mia figlia; sappiate che non avrò pace fino a quando non vi vedrò morire sulla sedia elettrica

Da: Mamma
Se mia figlia ritorna con qualcosa fuori posto vi farò desiderare di non essere mai nati figli di puttana.

Proprietà del Vampiro ||Justin Bieber & Selena GomezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora