Capitolo 22

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Mi svegliai con il lato destro della bocca umido, probabilmente dalla mia stessa saliva: disgustoso. La mia faccia era ancora premuta scomodamente sul cuscino e la mia mano ancora sulla vita di Magnus; mi girai lentamente, ancora intorpidito dal sonno pesante e notai che il più grande si era spostato leggermente nel sonno e ora aveva il viso rivolto verso il muro e il suo sedere era a contatto con il mio fianco sinistro. Eravamo ancora entrambi nudi e coperti, solo dalla vita in giù, dal suo lenzuolo blu scuro e il cotone infastidiva la mia pelle. Mi alzai e cercai i miei boxer, indossandoli goffamente, per poi girarmi in direzione dell'altro e fissarlo mentre ancora dormiva con la bocca leggermente aperta e le ciglia lunghe ad accarezzargli la guancia. 

Lo trovai maledettamente carino e attraente e mi maledissi per la dolcezza che si stava impossessando del mio solito animo cinico che tanto apprezzavo. 

-Buongiorno fiorellino. - sussultai alla voce non essendomi nemmeno reso conto del risveglio dell'uomo sul letto, troppo assorto a fare apprezzamenti sui muscoli evidenti della sua schiena. 

-Buongiorno anche a te Magnus. - 

-Stavi scappando? - lo disse ridendo leggermente ma lo conoscevo abbastanza bene da capire la reale preoccupazione dietro alla sua domanda. 

-No, mi stavo semplicemente vestendo, il tuo lenzuolo mi irrita la pelle. - sorrisi, per poi concludere la frase con una smorfia infastidita. 

-Oh povero, hai la pelle delicata? - 

-Sì, sfotti pure, intanto ieri ti ho sfondato. - sorrisi soddisfatto facendolo ridere. 

-Quanto sei romantico cazzo. - risi avvicinandomi al letto per poi sdraiarmi affianco a lui. 

-Sai che il romanticismo non è nel mio DNA. - 

-Sì infatti, il tuo non è acido desossiribonucleico, è acido e basta. - risi ancora più forte e lo guardai confuso ma divertito.

-Non ha senso quello che hai appena detto, lo sai vero? - 

Sì invece! Sai quali sono le basi azotate che compongono il DNA? - io lo guardai ancora più confuso e ci pensai un attimo prima di rispondere, per fortuna ero sempre stato abbastanza bravo in scienze. 

-Adenina, Timina, Guanina e Citosina, giusto? - 

-Esatto, solo che le tue hanno altri nomi. - mi guardò con fierezza, come se si aspettasse un nobel per la scienza solo per la battuta che, probabilmente, aveva in mente. 

-Ah sì? E quali sarebbero? - 

-Acido, Testa-di-cazzo, Grande-cretino e Coglione. - scoppiò a ridere per la sua stessa battuta facendomi fare uno sguardo di disappunto. 

-Per quanto apprezzi la tua conoscenza in fatto di genetica, sono costretto a farti notare che non faceva affatto ridere e che non aveva assolutamente senso. - lui mise un broncio e io sorrisi toccandogli le labbra con l'indice. 

-Sei cattivo, ammetti che faceva ridere! - 

-Se lo ammetto mi dai un bacio? - 

-Anche due. - sorrisi e ammisi, nonostante non fosse assolutamente vero, che la sua battuta era sensata e divertente, mettendo da parte l'orgoglio ma meritandomi due baci a stampo che mi fecero sorridere teneramente. 

-Grazie. - sorrise e io mi sporsi per baciarlo ancora, questa volta approfondendo e mettendomi sopra di lui mentre le nostre mani vagavano sul corpo dell'altro recuperando il tempo perduto. 

-Era da anni che speravo in una cosa del genere. -disse con una punta di rammarico nella voce, un retrogusto amaro al dolce sapore delle sue labbra. 

Teacher||MALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora