[non tutto è una bakudeku<sequel>]

[get out]

Avevo dato ad un ipotetico assassino il nome di un povero ragazzo...
Kaminari...
Come ho potuto?

Quattro giorni dopo...
*driin driin*
Uraraka: "Midorya! Hanno appena rilasciato Kacchan dalla prigione!"
Deku: "Ah... davvero? Come mai?"
Uraraka: "Dicono di aver trovato il vero colpevole, dicono che sia Kaminari!"
Deku: "Davvero?!?! KAMINARI?"
Uraraka: "Si, anch'io ero perplessa!"
Deku: "Hanno trovato prove?"
Uraraka: "Dicono che su un coltello c'erano le sue impronte, tutto quí"
Deku: "Ah.. ok! Vado a prenderlo io?"
Uraraka: "Stiamo andando noi, se vuoi raggiungici!"
Deku: "Sarò lì fra circa 20 minuti"
Uraraka: "Ok, a dopo!"

30 minuti dopo...
Deku: "Hey ragazzi, eccomi"
Todoroki: "Ciao"
Mineta: "Eccolo! Sta uscendo"
Kacchan mi sembrava strano...
Era come se non credesse a ció che gli avevano detto... insomma lui sapeva di averlo ucciso! Non capiva da dove fosse uscito Kaminari.

Mi guardò negli occhi.
Kacchan: "Cos'hai fatto?"
Deku: "Io..."

Lo aveva capito?
Sapeva che io avevo fatto qualcosa?
Come?
Non era possibile...

Il giorno seguente...
Mi trovavo a casa, nel mio letto.
Da solo.
Come ogni giorno e notte.
Kacchan era a casa...
Kaminari era in cella...
Tutti ridevano e scherzavano...
E il rimorso mi perseguitava...

Dovevo fare qualcosa.
Ma non ebbi tempo di uscire dalla porta di casa che qualcuno bussò.

Dabi: "Hai visto?"
Deku: "Grazie mille, quanto le devo?"
Dabi: "Non voglio soldi, solo non dica a nessuno della mia esistenza"
Deku: "Sarà fatto, grazie mille!"
Dabi: "Arrivederci!!!"

Andai verso la casa di Kacchan...
*ding dong*
Kacchan: "Ciao"
Deku: "Hey..."
Kacchan: "Come stai?"
Deku: "Bene... come va il tuo primo giorno fuori di prigione?"
Kacchan: "Si..credo..non so perché mi abbiano fatto uscire, l'ho ucciso io!!!"
Deku: "Sai che l'ho fatto...."
Kacchan: "Si lo so"
Deku: "Allora...non mi odi?"
Kacchan: "Come potrei?"

Iniziammo tutti e due a ridere e ci guardammo per circa 20 secondi negli occhi.
Deku: "Ora devo andare..."
Kacchan: "No rimani per stanotte"
Mi prese per la camicia e mi portò in casa.