2) risveglio

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Adrien non la sopportava più. Era una donna arrogante e egocentrica e malediva il suo stesso padre per averli combinati insieme, quel padre che gli aveva affidato un regno e il posto da "Re Sole". Che idiozia secondo i francesi il re era dio sceso in terra. Adrien odiava tutto della corte dai pettegolezzi agli affari politici , quanto avrebbe dato per essere un comune ragazzo borghese e poter scegliere chi amare, scegliere cosa fare e con chi parlare.

Come sempre a cena bisognava seguire l'etichetta , questo voleva dire una noiosa cerimonia d'apertura l'arrivo del cibo, balli , discorsi OGNI SERA LA STESSA TIRITERA. Ma non quella sera, la cerimonia stava per iniziare quando Nino spalancó la porta del salone per riferire o meglio urlare "SIRE LA RAGAZZA È SVEGLIA!"

Adrien si alzó di scatto sentendosi però tirare la veste. " sua maestà! L'etichetta!" "Sai che le dico mia regina? Si fotta l'etichetta" e se ne corse verso le stanze degli ospiti dove riposava la ragazza. Kagami fu circondata da risatine coperte da ventagli ricamati , si prendevano gioco della regina come se fosse un fenomeno da baraccone. "SMETTETELA O VI BRUCIO VIVE SERPI!" Kagami chiamó a se Lila e insieme si diressero verso il cortile per prendere una boccata d'aria.
"Mia signora come osa quel burbero trattarla cosí!" Lila iniziò ad adulare la giovane donna per tranquillizzarla o meglio entrare sempre più in confidenza. Lila era nota per essere una gran ruffiana a corte ma questo di certo la regina non doveva saperlo. "Lila mia fidata serva e amica come posso fare" "mia regina penso che bisogna solamente aspettare ho il presentimento che avremo la opportunità di ribaltare la situazione"
Mentre le due tramavano da una vetrata si intravedeva una luce fioca di candela. La stanza da cui proveniva la luce era proprio quella della ragazza misteriosa salvata la mattina stessa.

"D-dove sono?" La ragazza si stupì nel vedere così tanta opulenza. Il soffitto era affrescato con figure ispirate agli dei greci , si stupì nel vedersi immersa in un mare di coperte ricamate color rubino , girando la testa di qua e di là vide una ragazza che la guardava con un sorrisone accogliente ma un po' inquietante. "SEI SVEGLIA" la poveretta sbiancó dallo spavento "Io sono Alya e ho vegliato su di te da stamattina " "Dove sono? Cosa ci faccio qui?" "Diciamo che sei nella reggia di Parigi " "PARIGI e come ci sono finita?" "Se non lo sai te... a proposito il tuo nome è?"

La ragazza riflettee e riflettee su quale fosse il suo nome, ma non se lo ricordava assolutamente probabilmente i forti urti durante la sua caduta nel fiume avevano provocato una perdita di memoria. Prese la sua borsa e cercó qualcosa che le potesse dare qualche indizio , tiró fuori un piccolo blocco da schizzi esso conteneva diversi disegni di piante e animali. Osservando meglio vide una firma sotto uno dei tanti disegni "il mio nome è Marinette" "bene Marinette il re sarà qui a momenti quindi ti conviene prepararti" "IL RE?" "Guarda che ti ha salvato lui non vorrei dire"

Le due furono interrotte da dei passi nervosi e veloci. Il re stava per aprire la porta in fretta e furia quando Nino lo bloccó dicendogli "sire magari si sta cambiando, bussi" Adrien arrossí al pensiero di vederla...beh seminuda e annuí bussando nervosamente "s-sono il re p-posso entrare?" "Sire sembrate un bimbo" "SILENZIO NINO"

"Sua maestà è qui mia cara apro e vi lascio soli, mi raccomando ringrazia" Alya aprí la porta fece un piccolo inchino alla vista del re e se ne andó richiudendo la porta.

Adrien rimase stregato dallo sguardo profondo della ragazza che intanto si era goffamente alzata in piedi traballando. "Lei è il re giusto? Voglio porle i miei più sentiri ringraziamweeee" barcolló pensando di cadere sul duro pavimento quando invece sentí delle braccia sorreggerla "m-menti" il silenzio piombó lasciando in sottofondo lo schioppettare della legna.

Marinette si ricompose e rimase a testa bassa " mi scusi" sussurró. "N-non si deve scusare signorina?"
"Marinette" "un nome aggraziato quanto lei" il re si pentì di aver detto quelle cose immediatamente e cercó di sviare il discorso "mi dica signorina Marinette ricorda nulla riguardo a prima della caduta nel fiume?"
Marinette riflettee  per un poco ricordandosi a tratti piccoli frammenti. "Stavo disegnando e era apparso un...un cervo sì! E volevo vederlo più da vicino e poi forse son caduta, non ricordo più nulla" "voi disegnate?" La ragazza annuí timidamente mostrando il suo quadernino logoro. Il re lo sfoglió con una espressione meravigliata "siete davvero straordinaria un talento tale può solo che essere messo all'opera. Siete brava con i ritratti?" "Sire può vedere gli ultimi fogli, sono ritratti di miei compaesani" Adrien esterrefatto non ci pensò due volte a esclamare "se non vi dispiace vi vorrei come pittrice di corte sempre se per voi va bene" "i-io? La vostra ritrattista? A-accetto assolutamente " il re le sorrise arrossendo , era così bella che non poteva veramente resisterle. Non era il solo a subire il fascino di qualcuno visto che Marinette stessa si perse in quegli occhi verde smeraldo "siete assunta! D-detto questo devo andare" Marinette fece un lieve inchino e Adrien sgattaioló via chiudendo la porta dietro di sé. "Un re che balbetta, che direbbe mio padre" si disse da solo una volta entrato nelle proprie stanze. Quella ragazza infestava i suoi pensieri, voleva parlarle ancora e ancora ma non aveva il coraggio, davanti a lei si sentiva terribilmente vulnerabile eppure l'attrazione era fin troppo forte.

Zordanna scrive: chissà come la prenderà Kagami , comunque domani prossimo capitolo in cui Adrien stringerà i rapporti con Marinette o almeno è quello che proverà a fare , alla prossima~

[Ai suoi ordini Madame]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora