3)la bella addormentata

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Adrien doveva vederla di nuovo, voleva rivedere quegli occhi blu e bramava di poter accarezzare quei capelli setosi. "Potrei fare una azione azzardata, pericolosa ma mi permetterebbe di rivederla" disse fra sé e sé . Un pazzo avrebbe avuto un'idea meno malsana. Il re aprí  il finestrone e si arrampicó sul cornicione. Passare per il corridoio sarebbe stato sospetto e poi era infestato dalle guardie e cameriere pronte a iniziare una cascata di pettegolezzi. Al re non sarebbe importato ma di sicuro la regina avrebbe fatto espellere Marinette o peggio...giustiziare. Adrien scacció quei pensieri e si trovó appeso davanti la finestra della ragazza.

Marinette era davanti al camino a guardare il danzare vorticoso delle fiamme quando sentí imprecare fuori dalla finestra. Un ragazzo vestito di nero era appeso al cornicione con un gatto ringhiante addosso,scena comica indubbiamente ma il poveretto sembrava aver bisogno di aiuto. Marinette si precipitó alla finestra cercando di salvare il salvabile, prese per il mantello il ragazzo e per la coda il gatto buttandosi all'indietro scaricando il peso sul tappeto. Marinette si ritrovò il viso aggraziato e giovane del re a pochi centimetri dal suo "M-MI SCUSI" Adrien scattó indietro colpendo il gatto con un braccio che di tutta risposta lo graffió e scappò dalla finestra. "Sire che...che ci fa qui?" Adrien non poteva di certo rispondere con PER TE o VOLEVO VEDERTI sarebbe stato imbarazzante così inventó una scusa su due piedi abbastanza credibile. "Volevo un ritratto insomma per testare la vostra bravura" Marinette gli credette e prese il suo blocco armandosi di matita "le farò avere materiali migliori di questo blocco " la ragazza sembrò contrariata "È l'unico regalo che mi abbiano mai fatto quindi non me la sentirei di sostituirlo " Adrien si sentì veramente in colpa e per scusarsi le disse "se vuole il ritratto può farmelo lì, mi farebbe molto piacere " Marinette gli sorrise e iniziò a disegnare. "Sire potrebbe girare il volto perfavore?" "Chiamami Adrien"
L'espressione sorpesa di Marinette non aveva eguali. Il re che la pregava di chiamarlo con il suo nome. "Si-Adrien potresti girare la testa?"
Il re ubbidí sorridendole "in pochi possono chiamarmi così sai?" Marinette stette zitta per un po'  per poi lasciarsi uscire un sussurrato "ha degli occhi perfetti" "lo so " ammiccó il re. Si stava sentendo sempre di più in sintonia  con la ragazza tanto da dirle "i miei occhi son belli certo ma mai quanto i suoi" Marinette arrossí vistosamente, si sbrigò a finire il disegno e lo consegnó al re che lo guardó gongolando. "È davvero stupendo sei straordinaria " "d-davvero?" "Sì lo giuro sul mio regno!" Marinette scoppió a ridere vedendo Adrien gonfiarsi il petto per sembrare autoritario. L'orologio rintoccó , era l'una passata e il re doveva tornare nelle sue stanze "signorina Marinette resterei qui molto volentieri ma devo tornarmene in stanza" Marinette lo salutó con un inchino , il re boffonchió "non c'è bisogno, siete mia amica ora" E se ne andò come era venuto lasciando Marinette in fiamme. "Amica" disse "SONO L'AMICA DEL RE?" Insomma era successo tutto in fretta ricordava a malapena chi fosse e si era trovata a essere amica e ritrattista del re.

Era tarda mattinata quando il re le fece portare un vestito color fiore di ciliegio e delle scarpe nuove. In allegato vi era un bigliettino con scritto : per girare a corte e non essere tartassata dai pettegolezzi ti serve un vestito come si deve, ho pensato che fosse  un ottimo pagamento per ieri sera"
Il vestito glielo aveva portato Alya che ora aveva il compito di educarla a essere una cortigiana modello , o quasi. "Alya sono felice di vederti di nuovo!" "Ragazza sarò la tua guida passeremo moltissimo tempo insieme e ciò non mi dispiace affatto "

Alya aiutó Marinette a vestirsi. "Peeeerfetta" era veramente aggraziata e femminile , un diamante grezzo da trasformare in una pietra rarissima.

Quando  Marinette fece ingresso nel salone principale si sentí lo sguardo meravigliato e invidioso di molte dame. Guardandosi intorno incroció lo sguardo verde smeraldo del re che la prese per mano e la presentó alla corte .

"Lei è  Marinette, la fanciulla salvata pochi giorni fa e dato che è estremamente dotata nell'ambito artistico specialmente ritratti è promossa da me come ritrattista di corte"

"Non è lei la sgualdrina salvata nel fiume? Messa per bene sembra quasi una borghese, quasi" la regina aveva fatto il suo ingresso vestita in rosso seguita dalla fedele Lila.

"Mia regina come osate rivolgervi alla meravigliosa Marinette in questo modo?"

"Si dia il caso che sono la regina, colei a cui dovresti fare dei regali invece li fai a trovatelle poco affidabili "

Il re prese per mano Marinette che era sull'orlo delle lacrime.

"Non pensavo di dover dire nulla di simile ma IO TI RIPUDIO. Non sarai più mia moglie, non lo sei mai stata"

Il mondo crolló addosso a Kagami che fu portata via insieme a Lila dalle guardie sotto ordine del re. "Ecco cosa succede a chiunque faccia un torto a Marinette! Vieni andiamocene"

La portó nella villetta interna del giardino e Marinette scoppió in un pianto disperato. "Io non sono fatta per la corte ha ragione la regina sono solo una sgualdrina!" Adrien provó a parlarle ma Marinette  scappó perdendosi nel bosco.
"NINO IL MIO CAVALLO!"

Zordanna scrive: Povera Marinette, si è trovata in una situazione estranea alle sue abitudini riuscira Adrien a consolarla e a riportarla a corte?

[Ai suoi ordini Madame]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora