Capitolo 6

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Mi trovo sola a casa, i miei genitori sono andati a Parigi da una persona sempre importante, non ditemi niente non ricordo il nome perché di queste cose non mi interesso proprio.

Ah si ricordo, da loro vecchi amici la contessa Camile e suo marito il conte, François.

Si conobbero al ricevimento della duchessa Sophie in Olanda, quattro anni fa ed ora si trovano lì perché il conte non si è sentito tanto bene.

Finalmente non ci sono loro, ma purtroppo non c'è nemmeno Daniele.

Nemmeno sua madre si è sentita bene ed ora lui le deve stare accanto.

Quindi a casa stiamo io, la servitù, Elena e il gallinaccio.

-Elena, Elena...dissi andando verso di lei.

-Si, signorina cosa c'è?

-Ho avuto un'idea, andiamo a trovare la mamma di Daniele?

-Sai che se ci vede Barbara, glielo va a raccontare ai tuoi genitori e finiamo molto male..

-Non mi importa, andiamo a dirle che andiamo a vedere qualche preparativo per i matrimoni...

Convinsi Elena ed andammo dal gallinaccio per dirle che uscivamo per andare dalla sarta, visto che lei non poteva venire da noi.

Andammo per il paese e tutte le persone che venivano si fermavano davanti a me per farmi un inchino.

-Nono, non dovete inchinarvi, alzatevi. Dissi vicino ad una signora ed il marito.

Dicevo sempre le stesse cose vicino alle persone, non si dovevano inchinare perché io sono una persona normale come loro, come qualsiasi altra persona che esiste a questo mondo.

Per le strade del paese, quello più povero, dove abitava Daniele, incontrai una bambina con delle trecce bionde e gli occhi azzurri, mi colpì molto il suo sguardo triste e pensieroso.

Mi avvicinai a lei per chiederle il nome, ma non mi rispondeva.

-Allora, il tuo nome, non me lo vuoi proprio dire?

-Si, mi chiamo Bella.

-Un nome adatto per te, sei veramente molto bella. Quanti anni hai? Le chiesi

-Ho sei anni. Devo andare ora i miei genitori mi stanno chiamando.

Chissà come mai questa bambina ha lo sguardo molto triste.

Tristissimo.

E quando mi ha detto che doveva andare dai genitori? Stava molto tesa e ansiosa.

Domando a qualcuno del posto di quella bambina.

-Si la figlia, di Giacomo Fiore?

-Credo di si, abita li..

-Il padre picchia sempre quella bambina e si ubriaca, da quando la moglie è morta.

Ecco perché la bimba era cosi triste, il padre la maltratta.

#Scusate se è corto, ma visto che ho scritto le altre due storie, ora non ho nemmeno tanto tempo e quindi devo andareee, alla prossima younger!

❤❤

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora