Capitolo 15.
Alessandra pov's.
Lo abbiamo fatto davvero.
È successo così: all'improvviso.Eh già..
Provate ad immaginare le labbra di quell'uomo sulla vostra bocca..Così delicate, dolci, morbide..sinuose..che si muovono sensualmente soltanto per voi, consentendo alla vostra bocca di schiudersi.
È a due centimetri da me..
Il suo naso perfettamente imperfetto tocca e si sfrega contro il mio, e quel suo profumo inebriante non mi dà modo di pensare ad altro se non al suo contatto.Si sporge ancora una volta verso la mia bocca, come se non riuscisse a farne a meno adesso, e la sua barba, sfiorandomi, influisce a contribuire quel tocco di ruvidità che serve a bilanciare il movimento così dolce delle sue labbra chiare. Apre un po' di più, volendo di più, ricevendo di più. È un bacio che è iniziato 4 anni fa, ma ha avuto modo di mostrarsi soltanto adesso. Eravamo attratti inevitabilmente l'uno dall'altro già dall'ora.. e se non ci fossimo accorti che qualcuno ci stava fissando attraverso le fessure della saracinesca, probabilmente sarebbe accaduto già da allora.
Lino pov's.
"Dobbiamo andare adesso"-le accarezzo i capelli.
"Ho freddo.."
"Se non avessi iniziato a fare la bambina con l'acqua gelida, tutto questo non sarebbe successo. Ora non avresti freddo."
"Ma se non lo avessi fatto.. nemmeno..tu..mi avresti.."-si interrompe sul più bello, come per evitare il discorso e si mette in custodia nel suo cappotto.
"Baciato? E dillo,no? Ti fa paura questa parola?"-la guardo e sorrido.
"Vieni qui.."-la invito ad avvicinarsi dopo aver congedato il musicista, ringraziandolo.Alessandra pov's.
"È colpa mia."-inizio il discorso, mentre ci addentriamo per la strada che conduce al Colosseo.
"Non è colpa di nessuno."-mi rimprovera, stringendomi più forte mentre passeggiamo.
"E adesso?"
"Adesso.. e adesso..dovrei baciarti anche davanti al Colosseo!"-svia il discorso cercando di fare il sarcastico e strappandomi ancora un altro sorriso.
"Non ci pensare nemmeno.."-sostengo, inarcando un sopracciglio e facendolo tornare alla realtà.
Lui continua a stringermi forte.
"Lì eravamo soli..qui potrebbe esserci gente, dobbiamo restare a distanza."- faccio notare, vantandomi e scappando via di qualche passo.
Lui resta alle mie spalle, immobile.
Mi raggiunge poco dopo, riprendendomi per i fianchi.
"Allora andiamo via.."-propone sussurrando all'orecchio, senza pensarci due volte.
Quella frase genera in me non poche sensazioni..io e lui..da soli..da qualche altra parte..che non sia qui..
Lino pov's.
Non intendo trascorrere il resto della serata senza poterla nemmeno sfiorare, dopo quello che è successo.
Sì volta verso di me, osservandomi.
Dopo averlo fatto per un po', riprende a parlare:
"Perché?""Ma come perché.."-mi avvicino nuovamente a lei, accarezzandole le braccia, e per un attimo dimentico che adesso intorno a noi, c'è un bel po' di gente..
Resta immobile a quel mio contatto e l'unica cosa che facciamo, adesso, è quella di scambiarci sguardi.
"Non abbiamo ancora mangiato qualcosa, vuoi che ti porti in un locale?"-domando.
STAI LEGGENDO
Lino e Alessandra: Porti i miei occhi con te.
Fiksi PenggemarPrima che possiate iniziare a leggere, tengo a precisare che questa storia è incompleta. Se vi fa piacere, potete comunque leggerne i capitoli che sono Stati scritti. Dopo l'affetto dimostrato e con, se possiamo così definirlo, "successo" della pri...