<<Altri dieci minuti.>> mugugno spegnendo la sveglia, ma a questo punto ci pensa mia madre che entra nella mia stanza e spalanca le finestre facendomi coprire gli occhi con il cuscino a causa della troppa luce.
<<Sveglia Jeongguk, di sotto ho rimasto la colazione, devo svolgere delle commissioni con papà. Mi raccomando non fare tardi a scuola.>> e si allontana facendo battere i tacchi sul pavimento.
Quando sento la porta d'ingresso che si chiude decido di alzarmi.
Per quanto possa piacermi la scuola, oggi non ne ho proprio voglia.
È una giornata no.
L'unica cosa che mi sprona ad alzarmi dal mio favoloso letto è il fatto che ci assegneranno la famiglia ospitante.
Ci consegneranno quindi un altro foglio, sul quale ci sono scritti i nomi e l'età dei membri della famiglia, i loro hobby e inoltre ci sono delle foto della casa.
Spero solo di essere ben accolto, ma farò del mio meglio per integrarmi nella nuova famiglia.
Scendo al piano di sotto e guardo l'orario: le 6:00; ho ancora tempo.
Sul tavolo c'è la colazione di cui parlava mia madre: dei pancakes e una tazza ti thè.
<<Ah mamma, allora a volte ti ricordi di avere un figlio.>> sorrido e nel frattempo mangio il soffice dolce.
Arrivo a scuola e la lezione di scienze inizia ad essere troppo noiosa e pesante.
<<Lisa.>> bisbiglio cercando di non farmi sentire dalla professoressa.
<<Eh?>>
<<Quando ci faranno sapere con chi dovremmo andare a vivere?>>
<<All'ultima ora.>> risponde forse a voce troppo alta.<<Signorina Manoban, con chi sta parlando?>> la rimprovera la professoressa con quella voce squillante che mi dà sui nervi.
<<Con nessuno, sarà stata un'allucinazione.>>Purtroppo Lisa è sempre stata così: per quando possa andare bene a scuola, ciò che la penalizza è il carattere, le piace sfidare gli insegnanti.
Si becca una nota disciplinare.
<<'Sti cazzi.>> si mangiucchia il tappo della penna.