Non mi arrendo facilmente

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Marinette pov's...
Dopo l'accaduto della festa Luka mi aveva riaccompagnato a casa visto che ero un po' turbata.
Avevo messo il pigiama e mi ero stesa sul letto a pensare all'accaduto. Mi serviva un vecchio saggio tipo Gandalfh che mi desse consigli.
Din*
Sento la porta bussare.
"Chi è?" Chiedo da dietro la porta.
" Marinette aprimi lo so che sei lì!" È una voce ubriaca ma che riconoscerei subito.
Appena apro la porta vedo Adrian col naso gocciolante di sangue, la camicia nera con una macchia più scura di sangue, le ciocche di capelli bagnate di sudore che gli ricadevano sugli occhi, l'alito che puzzava di alcol e il viso spento sporco di sangue.
Come sempre era un Figo della madonna.
Appena apro la porta si butta addosso, ma lo scostò perché mi potrebbe sporcare di sangue.
"Mary perché mi rifiuti?" Chiede tristemente.
"Adrian sono comunque sempre arrabbiata con te e poi sei tutto sporco di sangue, cosa hai combinato?"
Barcolla un po', poi si siede a terra e dice
"Ho fatto a botte con un tipo perché voleva stuprare una ragazza." Gli sposto i ciuffi biondi dal viso rivoltandoli all'indietro, a questo mio gesto lui si rilassa,noto anche che ha una ferita sanguinante,accompagnata da un lividaccio.
"Cazzo stai messo propio male." Dico e gli accarezzandogli la testa.
Cerca di sbottonarsi la camicia ma non ci riesce.
"Mary questa richiesta può essere un po' inappropriata ma puoi sbottonarmi la camicia"
Poggio le mani sui lembi della stoffa e salgo mano a mano sbottonandogli la camicia il suo corpo era caldo. Una volta sbottonata Poggio le dita sul colletto della camicia e gliela sfilo. Lui mi prende la mano e se la poggia sui pettorali, vicino all'ombelico .
" Come fai ad avere le mani fredde anche a metà maggio? Io sto morendo di caldo!" Dice prendendo anche L'altra e poggiandosela sul viso, è bollente. Appena inizia a muovere la mia mano su e giù su i suoi pettorali avvampo.
"Sei bellissima soprattutto quando arrossisci".
"Adrian ma perché ti sei ridotto così?" Chiedo.
"Perché? E me lo chiedi anche? Marinette ho bevuto come un maledetto, ho dimenticato dove mi trovavo, come si cammina, come si beve, come si mangia ma non mi sono dimenticato il tuo profumo e le sensazioni che mi fai provare" mi guarda dritto negli occhi ma distolgo lo sguardo. Lo incito ad alzarsi, si poggia su di me e lo aiuto a salire le scale e lo Poggio sul letto. Prendo il kit di infermeria da sotto il letto, caccio fuori del cotone e una bottiglia di alcol. Lo verso un po' su un pezzo di cotone e glielo Poggio sulla fronte.
"Ah... gasp... brucia" dice Adrian con la voce roca.
"Sopporta solo un altro pochino " dico io tamponando ancora un po' sulla fronte.
Appena ho finito gli metto un cerotto sulla fronte.
Prendo un fazzoletto di stoffa e con un po' di disinfettante gli pulisco il sangue dal viso e dal petto.
"Ho fatto" dico mettendo tutto a posto e gettando il cotone sporco nella pattumiera.
Mentre sono voltata a mettere in ordine la scrivania lui mi chiama. "Marinette?"
"Dimmi!" Dico un po' irritata.
"Mi sbottoni i jeans?" Mi chiede. Alla sua richiesta sussulto, ma lui non ci riuscirebbe e non ho altra scelta. Mi avvicino e mi siedo sul letto, lui mi fissa come un bambino. Appoggio le mani sul cavallo dei suoi pantaloni, li sbottono e poi abbasso la zip. Lui si morde il labbro, gli sfilo i pantaloni e lui mi guarda ancora.
" ok ora ti do il pigiama vai a dormire". Dico
"Non mi serve ho caldo!" Dice.
" ma non puoi dormire in boxer".sarei a disagio tutta la notte.
"Vuoi che dorma nudo?" Esordisce.
"Ok dormi come vuoi!" Dico scocciata.
Mi metto nel letto, di spalle perché non riuscirei a guardarlo comunque. Lui si avvicina a me e fa combaciare perfettamente la mia schiena con il suo petto e mi abbraccia. Mi addormento con un mix di vaniglia e di alcol sotto il naso, è un po' scioccata per cosa è successo stasera.

S.A che nessuno legge.
Ok oggi mi andava di scrivere ecco cia