Capitolo 4

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Si sistemò in spalla il borsone, contenete tutto il necessario per affrontare una lezione di contemporaneo e moderno, ed entrò nella palestra a due piani che frequentava da qualche anno.

Si morse il labbro percorrendo l'ingresso; salutò l'anziana signora dietro la reception e si diresse nella sala contenente i tipici attrezzi addetti all'allenamento fisico.
Inspirò ed espirò ripetutamente, sapendo che lì dentro si trovasse il ragazzo a lui ancora sconosciuto, ma che da quel che aveva capito, lui lo conosceva molto bene.

Attraversò tutti quei ragazzi intenti ad usare gli attrezzi e si morde il labbro, quando sentì qualcuno colpire un sacco da boxe.

"Frequento il corso di boxe."

Guardò i suoi piedi, mentre attraversava la parte di sala dedicata alla boxe, e stinse la corda del borsone quando non sentì più uno dei ragazzi picchiare il sacco da boxe.

Era lui, lo sapeva, sapeva che lo stesse guardando, sentiva il suo sguardo su di lui.

Voleva voltarsi, dare un volto a quello sconosciuto ma non ci riuscì.
Riuscì solamente a premere il tasto dell'ascensore e dirigersi al secondo piano.

«Perfetto come sempre.» lesse sullo schermo del suo cellulare.
«Smettila.» scrisse, tremendamente in imbarazzo.
«Troppo tenero con quelle guance rosse.»
Jimin si morse il labbro e sorrise, buttando il telefono nel borsone e dirigendosi ad ore di relax nella sala dedicata al ballo.

~

Finì di asciugarsi i capelli, e si distese prontamente sotto le coperte.
Era stanco, ma stranamente era sereno, e ancora non riusciva a realizzare di averlo avuto così vicino.
Ma la domanda che si poneva era il perché di tutto l'interesse nei confronti di quello sconosciuto.
Arrivò però presto alla conclusione.
Era l'unico che gli donava amore.
L'unico che gli diceva cose dolci.
A fargli complimenti.
Che si preoccupava per lui.
Stava diventando la sua prima volta in tutto.

«Vai a dormire, domani hai scuola e quando sei uscito dalla palestra eri molto stanco.»
Di nuovo lui.
Si stava preoccupando per lui. Di nuovo.
Sorrise.

«Tu non hai scuola?» decise di porre quella domanda volendo cercare di definire un'età a quel ragazzo.

«Sono stato sospeso.»

Ed improvvisamente si accese qualcosa in Jimin.
Era stato sospeso.
Era lui.
Il ragazzo dai capelli marroni che aveva visto in presidenza.

«Ora ho capito.» scrisse il ragazzo dai capelli rosa.
«Cosa?»
«Come hai fatto a proteggermi.» digitò con gli occhi lucidi. «Sei il ragazzo che stava in presidenza.»

Non poteva crederci, quel ragazzo aveva picchiato quei quattro bulli per lui.
L'aveva difeso, riducendo malissimo quei quattro ragazzi.
Si era fatto sospendere per lui.
«Buonanotte Chimmy.»
Sorrise, mentre una lacrima di gioia percorreva il suo volto.

«Buonanotte, ragazzo dai capelli marroni.» scrisse, prima di spegnere il telefono e cadere in un sonno profondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26, 2019 ⏰

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