Era mattina quando mi svegliai con un forte mal di testa. Mi attraversavano la mente le immagini di ieri sera, Zayn scomparve quando arrivarono i miei amici.
Zayn, è la prima persona che conosco con questo nome, è particolare, mi piace.
"Hey Boo sto entrando, non voglio vedere nulla che non debba vedere." Fece irruzione un Harry vivace facendomi ritornare con i piedi per terra.
Scoppiai a ridere per la sua tanta energia di prima mattina, accesi il telefono e vidi che erano solo le 9:00 del mattino, spalancai gli occhi.
CHE PROBLEMI LO AFFLIGGONO.
"Harold ma sei pazzo, è Domenica ed è prestissimo, perché mi hai svegliata così presto!? " Gli urlai contro, ma vi pare?
"Non mi chiamo così." Mi disse incrociando le braccia. "Secondo l'anagrafe si." Gli dissi stiracchiandomi. Harry ruotò i suoi magnifici occhi verdi e nulla è così bellino. Gli voglio un mondo di bene.
"Mamma sta facendo i pancake, ma se non ne vuoi non fa nulla, più nutella per me mia cara Madison Danielle." Disse con tono di sfida mio fratello. Il mio secondo nome, Danielle, lo odiavo.
"Styles, non chiamarmi così." Ringhiai, "L'anagrafe lo farebbe." E con tono soddisfatto scese giù.
Buongiorno mondo.
La colazione era ottima, presi anche un medicinale per il mal di testa.
"Tra non molto è Natale!" Esclamò felice mia madre, "Cosa regalerò quest'anno a Lou?" Disse pensieroso Harry, Louis compiva gli anni il 25 Dicembre. "Un altro paio di bretelle andranno bene." Disse mio padre sorseggiando il suo ice-coffee.
All'inizio non prese bene la notizia del fatto che Harry fosse fidanzato con colui si credeva che fosse il suo migliore amico, ma la mamma lo fece riflettere e ora è felice perché noi tutti lo siamo.
Ci fu una risata generale e poi un po' di silenzio, stavamo sparecchiando la tavola quando sentì il mio telefono squillare quindi salì su in camera mia.
Numero sconosciuto, decisi di rispondere comunque.
"Pronto?" Dissi ma nessuno rispose quindi attaccai.
Squillò di nuovo ma sempre la stessa cosa.
Scrissi un paio di messaggi alle mie amiche, chissà come starà Diana dopo la sbronza di ieri.
"Perché riattacchi sempre?" Sentì dire alle mie spalle, "Perché appari sempre così dal nulla?" Risposi di rimando. "Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda sai, Boo ?"
"Perché non parlavi, Zayn" Gli dissi.
"Non ho nulla da dirti, sei tu quella interessante tra i due." Disse avvicinandosi quasi pericolosamente a me. "Ah e bel pigiamino, Danielle." Mi sussurrò all'orecchio.
Indossavo una maglietta lunga dei Lakers dalla quale si intravedevano le mie gambe leggermente in carne..
Lo guardai con nonchalance e mi sedetti sul mio bel lettone mentre lui si sedette su una mia poltrona color grigio metallizzato.
Nella stanza regnava il silenzio così parlai, "Grazie per ieri sera" Lui sorrise compiaciuto "Dovere" Rispose semplicemente.
Si alzò e si mise seduto vicino a me toccandomi i capelli con le dita che svolgevano movimenti circolari e mi appoggiai a lui.
Mi sentivo al sicuro quando stavo con Zayn, nonostante io non so chi sia. Come si può stare tranquilli con qualcuno che vedi ovunque e che sembra che ti segua. Stare al sicuro con una persona che nemmeno conosci.
Una persona che cambia il colore degli occhi a seconda delle circostanze e a seconda delle persone che lo circondano.
Una persona...
E se non fosse una persona ?
STAI LEGGENDO
she's not afraid |Z.M|
Fanfiction"Lui era come la sigaretta che avevo fra le labbra. Nociva, distruttiva. Ma non potevo resistere alla tentazione. Forse c'ero già troppo dentro, e allora tanto vale andare fino in fondo."