Venni svegliata da Eileen, mia madre.
Una bella donna, alta e in forma, capelli corti neri con un caschetto curato, occhi color ambra.
"Tesoro sveglia, devi andare a scuola." Mugugnai qualcosa, non ne avevo proprio voglia di andare dentro quell'orribile struttura comunemente chiamata scuola perciò mi girai e le diedi le spalle sistemandomi sul mio morbido cuscino che per me era la vita.
"Madison, per favore, non farmi arrabbiare."
Mi trattenni dall'urlare, presi un bel respiro profondo e la guardai sorridendo. "Arrivo donna."
Mi preparai e misi un filo di mascara, mi guardai velocemente allo specchio, ai piedi avevo le mie Converse bianche, un jeans a vita alta nero, una sweatshirt grigia e il mio giubbino in pelle nero. Sistemai i miei capelli marroni ed eccomi qua, nei miei 1,69 di altezza, labbra carnose e rosee, con delle lentiggini sul viso, le mie gambe non snellissime ma neanche grossissime e con la mia voglia di non vivere alle 7:30 del mattino.
"Finalmente c'è l'hai fatta,bell'addormentata."
Disse Harry, lui aveva finito la scuola l'anno scorso,bocciato però un anno. Alzai gli occhi al cielo, non avevo voglia di parlare con nessuno, mi mancava già il mio letto che ormai senza di me si sarà già sfreddato.
Diedi un bacio sulla guancia a mio padre Geoff, lui ed Harry erano uguali, alti, slanciati, capelli ricci castani, occhi verdi come i miei e con un ottimo senso dell'umorismo. Ah, i miei uomini.
Mangiammo la colazione preparata da mio fratello, lui lavorava in un forno con delle tenere signore che lo adoravano.
"Muoviti Mad, faremo tardi seguendo il tuo ritmo." "Ho finito Styles, andiamo."
Salutammo i nostri genitori e salimmo sulla sua Jeep nera lucida.
Arrivati a scuola lo salutai e scesi dalla macchina, andai dalle mie migliori amiche mi aspettavano con la schiena contro gli armadietti blu.
"MADISON." Urlarono Olivia e Diana venendomi incontro. Una rossa, e l'altra bionda. Le adoravo.
Dopo averle salutate mi accesi una sigaretta che portai subito alle labbra, amavo quel sapore.
Parlammo sin quando non suonò la campanella, speravo che quelle cinque ore passassero in fretta.
Finita scuola presi la metro, feci tre fermate e poi scesi, dieci minuti ancora e sarei arrivata a casa.
Fece una soffiata di vento che mi costrinse ad alzarmi il cappuccio della felpa, mi strinsi nelle spalle e continuai a camminare.
Nonostante avessi il collo al caldo, sentì un brivido percorrermi lungo la schiena.
C'era molto vento.
Mi sentivo strana, a me sconosciuto era il perché ma davvero, come se ci fosse qualcosa che non andasse.
Accelerai il passo, solo che ad un certo punto sentì qualcuno tirarmi lo zaino che avevo sulle spalle.
Mi girai, ma nulla.
Là incominciai a correre, molto probabilmente ero solo stanca, solo che nella via ero sola e la cosa mi fece leggermente impressione.
Finalmente arrivai a casa.

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she's not afraid |Z.M|
Fanfic"Lui era come la sigaretta che avevo fra le labbra. Nociva, distruttiva. Ma non potevo resistere alla tentazione. Forse c'ero già troppo dentro, e allora tanto vale andare fino in fondo."