Epilogo

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Ottobre 2019

Siamo pattini sull'acqua,
fuori luogo e senza strategia.
Noi però restiamo a galla
e ce la facciamo a braccia in un mare di vigliaccheria.


Sei mesi.
A pensarci bene, non sono tanti. Eppure quante cose possono succedere in sei mesi.
Sei mesi era il periodo di tempo in cui Ermal si era innamorato di Fabrizio, il periodo di tempo che avevano trascorso insieme.
Sei mesi era il periodo di tempo che avevano trascorso separati, dopo che Fabrizio lo aveva lasciato una sera di novembre dell'anno precedente.
Sei mesi era il tempo che era trascorso dall'ultima volta in cui era stato in quella stanza.
Ne erano cambiate di cose dall'ultima volta che era stato nel camerino del Forum di Assago. E fortunatamente, per una volta, erano cambiate in meglio.
"Ehi, tutto bene?"
Ermal si voltò verso Fabrizio e annuì. "Stavo solo ricordando l'ultima volta che sono stato qui."
Fabrizio capì subito che si riferiva al concerto che aveva fatto la sera del suo compleanno, quel concerto a cui lui avrebbe disperatamente voluto essere presente ma a cui non aveva potuto partecipare per ovvi motivi. E gli ovvi motivi erano tutta colpa sua.
"Quella sera è stato strano stare qui senza di te, visto che giusto un anno prima eravamo insieme" disse Ermal.
"Avrei voluto esserci."
"Anch'io. Ma va bene così. Forse avevamo bisogno di stare lontani per capire che dobbiamo stare insieme."
Sì, forse era così.
Sembrava un ragionamento contorno - stare separati per rendersi conto di dover stare insieme - però aveva senso.
Fabrizio gli prese la mano e intrecciò le dita con le sue. "Sei ancora sicuro di volerlo fare?"
"Sicuro. Mi manca cantare con te. E tu sei sicuro di voler condividere questa serata con me?"
"Io con te voglio condividere la vita, Ermal. Non solo questa serata" disse Fabrizio.
Ermal sorrise e si avviò verso la porta, ma Fabrizio lo bloccò prima che potesse uscire dal camerino.
Ermal lo guardò curioso, senza capire perché lo avesse fermato.
"Ermal, dico sul serio."
"Cosa?" chiese il più giovane, continuando a non capire.
"Ti ho già perso una volta, non succederà di nuovo. Voglio stare con te almeno finché tu vorrai sopportarmi, anche tutta la vita. Dico davvero."
"Tutta la vita è un tempo piuttosto lungo. Non ti preoccupa più tutta quella faccenda del non poter vivere la nostra relazione come una coppia normale?" chiese Ermal con tono scherzoso, prendendolo volutamente un po' in giro perché credeva davvero che tutta quella faccenda per cui si erano lasciati - ormai quasi un anno prima - fosse una gran stronzata.
"Ovvio che mi preoccupa, ma mi preoccupa di più restare senza di te."
Ermal non poté fare a meno di sorridere, mentre il cuore gli batteva un po' più forte.
In quel momento, anche se non sapeva bene perché, ebbe la certezza che sarebbe andato tutto bene.
Ci sarebbero stati giorni difficili, questo Ermal lo sapeva bene, non aveva certo la presunzione di credere che sarebbe stato sempre tutto perfetto. Ma finché avevano l'un l'altro, finché entrambi sarebbero stati l'affetto placebo dell'altro, non avevano niente di cui preoccuparsi.





Spazio autrice:
Siamo giunti alla fine di questa storia.
Portate pazienza per il testo, che è formattato un po' da schifo rispetto al solito, ma io proprio non ce la faccio a pubblicare dal tablet. Sono proprio incapace.

Questa volta il titolo della canzone del capitolo ve lo piazzo subito ("Asia"), perché poi avrò bisogno di dilungarmi un po' con i ringraziamenti.
Per primo credo che dovrei ringraziare Raige (anche se mi auguro che lui non lo venga mai a sapere, che in quell'ambiente si conoscono tutti ed è un attimo che poi Ermal e Fabrizio scoprono le cazzate che scrivo su di loro) per aver scritto un album che mi ha dato l'ispirazione per scrivere questa roba. Probabilmente senza il suo "Affetto placebo", non ci sarebbe stato nemmeno questo.
Grazie alle amiche che hanno pazientemente letto ogni capitolo e che sono arrivate a minacciarmi per tutto l'angst che ci ho messo. Spero di essermi fatta perdonare alla fine.
Ma soprattutto grazie a voi, che avete letto e commentato ogni capitolo.
Questo fandom è speciale e io mi sento fortunata a farne parte. 

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