Novembre 2018
Ti giuro, oggi non avrei voluto dirtelo ma
ma ti ho detto ciao, ma ti ho detto ciao.
Anzi forse non avrei voluto dirtelo mai
All'inizio di novembre, Fabrizio si era finalmente deciso a mettere un punto ai suoi dubbi. Dopo ormai due mesi di paranoie mentali che non avevano portato assolutamente a nulla, aveva deciso che le cose non potevano andare avanti in quel modo.
Si era reso conto che ogni volta che parlava con Ermal, ogni volta che si mettevano a fare programmi per il futuro che entrambi sapevano essere irrealizzabili, sentiva un fastidioso nodo alla gola che gli impediva di respirare.
Si sentiva soffocare alla sola idea di non poter dare a Ermal ciò che secondo lui meritava ed era giunto alla conclusione che tra la sua felicità e quella del compagno avrebbe sempre scelto Ermal, senza rendersi conto che in realtà le cose coincidevano.
Ermal non voleva altro che stare con lui e, per quanto una parte di sé avrebbe voluto vivere quella relazione alla luce del sole, in realtà non gli importava poi molto di doversi nascondere se aveva Fabrizio al suo fianco.
Ma Fabrizio - completamente accecato da ciò che credeva fosse giusto - aveva deciso che appena avrebbe avuto l'occasione di parlare con Ermal di persona, avrebbe messo fine a quella storia prima che uno dei due ci rimanesse troppo male. Ammesso che ormai arrivati a quel punto fosse possibile non rimanerci male.
Ciò che però Fabrizio non si aspettava, era che il momento di parlare con Ermal arrivasse così presto.
Quella sera, Fabrizio si era lasciato convincere da un paio di amici ad uscire con loro. Erano andati in un pub appena fuori Roma - un posto che conosceva bene e in cui era andato spesso insieme a Ermal - e avevano mangiato qualcosa insieme e bevuto un paio di birre.
Per Fabrizio era stata una boccata d'aria fresca passare un po' di tempo fuori casa con i suoi amici e i suoi figli. Gli aveva dato modo di distrarsi e di non pensare alla situazione con Ermal per un paio d'ore.
Almeno fino all'arrivo di un messaggio in cui proprio Ermal gli raccontava la sua giornata e gli chiedeva cosa stesse facendo.
Fabrizio rimase a fissare lo schermo per qualche secondo, prima di decidersi a rispondere semplicemente: "Sto al pub con i bambini e qualche amico. Ci sentiamo domani?"
Si sentiva combattuto.
Aveva voglia di sentirlo, ma allo stesso tempo voleva evitare di pensare a lui. Avrebbe voluto dirgli che lo amava da morire e allo stesso tempo era ancora convinto che la loro relazione dovesse finire.
Spense il cellulare e lo infilò nella tasca dei jeans, prima di rimettersi a chiacchierare con i suoi amici, ignaro che proprio in quel momento Ermal lo stava per raggiungere.
Quella di Ermal, era stata una decisione improvvisa, presa senza rifletterci troppo.
Al termine dell'evento a cui aveva partecipato ad Arezzo, aveva impiegato pochi secondi prima di decidersi a controllare quanti chilometri lo separassero da Roma e aveva impiegato ancora meno a decidere di prendere la macchina - inventando delle scuse assurde a cui Pastorino ovviamente non aveva creduto - e mettersi in viaggio verso casa di Fabrizio.
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Affetto placebo
FanfictionMaggio 2019. Ermal e Fabrizio sono stati insieme per un po', poi si sono lasciati e nessuno dei due comprende fino in fondo i motivi che li hanno spinti ad allontanarsi. Ma forse, ripensare al passato e a ciò che hanno vissuto insieme, potrebbe aiu...